Benvenuti al nostro commento dell’episodio 12 della terza stagione di The Flash, intitolato Untouchable, uscito martedì sera negli Stati Uniti.
#3e12(Untouchable) – Analisi senza spoiler
Un episodio, il dodicesimo, pieno di avvenimenti e senza punti morti all’interno: ogni scena è funzionale per giungere al finale e davvero nulla risulta in eccesso.
Il villain torna ad essere una parte centrale dell’episodio e costringe i nostri due velocisti a migliorarsi per riuscire a sconfiggerlo.
La storia legata a Caitlin fa un enorme passo in avanti, rimescolando le carte in tavola e mostrando nuove speranze ed opportunità per questo personaggio.
Anche la trama legata al nemico principale di questa stagione, Savitar, fa qualche flebile progresso e sembra preparare la serie a quello che sarà sicuramente il rush finale, anche se il prossimo episodio sembra essere una piccola pausa, visto che la scena finale preannuncia una puntata ambientata su Terra 2.
Come al solito, i riferimenti al mondo nerd fioccano, e questo episodio in particolare riuscirà a strapparci più di un sorriso.
Ottimo episodio, che rilancia la serie dopo un periodo un po’ “ristagnante”, almeno per i miei gusti, con un villain nuovamente carismatico e realmente pericoloso per Central City.
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Attenzione, da qui in avanti analizziamo la trama dell’episodio, pertanto è SPOILER.
Pronti, partenza, via!
È così che inizia l’episodio, con una gara fra Wally e Barry, con tanto di scommesse clandestine effettuate dai membri del team Flash: Caitlin e Iris puntano sul cavallo in rosso mentre HR punta su quello in giallo.
La gara inizia e i due restano appaiati fino alla fine, quando Barry, da buon hardcore player, sfrutta i vantaggi derivanti dalla mappa: cambiando di fase riesce ad attraversare un palazzo, arrivando prima di Wally, che invece opta per correrci sopra. HR fischiettando si allontana senza pagare. Idolo!
Nella scena successiva ci troviamo al ristorante “Luigi”, dove viene rinvenuto un cadavere in pessime condizioni. Barry e Julian rimangono stupiti nello scoprire che l’ora del decesso della vittima risale solamente ad 8 ore prima.
I due sospettano di qualche meta-umano, ma non avendone ancora la certezza, decidono quindi di portare il corpo ai laboratori S.T.A.R., dove potranno fare dei test più approfonditi.
Joe parla con Barry ed invita lui e Iris ad un nuovo appuntamento con Cecile e sua figlia Joanie. Non è dato sapere se il vecchio marpione intenda avvalersi della famosa “Legge della Maniglia”, ma continuiamo a scoprire questo nuovo lato del detective, in versione “Casanova”, con molto piacere.
Iris, nel frattempo, cambia idea sulla morte: se prima la sua paura più grande era morire senza aver lasciato il segno, ora il suo peggior incubo è la morte stessa. Certo non si può biasimarla, ma un po’ di coerenza non guasterebbe.
Tempo di trasportare il cadavere ai laboratori, che quello si è già trasformato in cenere: Julian e Caitlin rimangono perplessi e la teoria sul possibile colpevole meta-umano si consolida.
Cambio di scena ed ecco apparire il meta-umano, Clive Yorkin, che per presentarsi in bellezza pensa bene di mietere un’altra vittima, Julio Mendez, con una semplice stretta di mano (la mia diffidenza verso il prossimo si rafforza).
Intanto l’allenamento di Wally ha qualche piccolo intoppo: il ragazzo non riesce a cambiare di fase per attraversare le cose, continuando a tirare craniate alla velocità della luce contro una parete di legno. Non ci sembra piacevole, ma scommettiamo che rimanga comunque un’esperienza più gradevole che “cozzare” accidentalmente contro un destro di Iris. E Wally lo sa bene.
Rinvenuto il cadavere della nuova vittima, Barry ricorda che Mendez era un membro della polizia in Flashpoint, e capisce che anche l’altra vittima era un agente, nell’universo alternativo.
Il team Flash ora non ha più dubbi che si tratti di un meta-umano (mentre noi, di dubbi, non ne avevamo nemmeno uno, ovviamente).
Vista la velocità con la quale l’altro cadavere si era deteriorato, Barry decide di caricarsi questo in spalla e portarlo di persona ai laboratori S.T.A.R., (mi chiamo Barry Allen, e sono il carro funebre più veloce del mondo).
Ai laboratori, Julian e Caitlin riescono a trovare una traccia del DNA del meta-umano e scoprono che è uno dei sei creati da Julian quando diventava Alchemy.
A questo punto scatta il momento “latin lover”. All’appuntamento si discute su chi sia il migliore tra Flash e Kid Flash, Joanie sostiene che Kid Flash sia più bello e più eroico, Cecile invece sostiene che Flash sia il vero eroe.
Girano poi la domanda a Joe, che ritrovandosi in una situazione alquanto spinosa temporeggia, finché non viene “salvato” dall’arrivo di Yorkin, se non fosse che il meta-umano è lì per ucciderlo. A questo punto però viene da chiedersi se sia proprio Joe che porta sfiga, o se è una concatenazione di eventi casuali imbarazzanti. Possibile che ad ogni cavolo di appuntamento tra il nostro marpione e la bella procuratrice distrettuale debba sempre arrivare il cattivone di turno? Non sarebbe il caso di evitare di invitare in luoghi pubblici Cecile e passare direttamente alla cenetta intima casalinga?
Tornando all’episodio, Wally corre a cambiarsi e torna nei panni di Kid Flash e con i suggerimenti di Barry riesce a mettere in fuga il nemico.
Tornati ai laboratori S.T.A.R., Iris decide di condividere con Joe la storia di Savitar e della sua morte, e come ci potevamo aspettare Joe non la prende benissimo.
Nel frattempo Julian e Caitlin hanno un piccolo diverbio e la scienziata se ne va decisamente indispettita per l’offesa subita, come suo solito.
Successivamente Yorkin decide di attaccare Iris, quindi le va a fare una visita di cortesia a casa, Iris lancia subito l’allarme che Cisco e Wally ricevono, il giovane West, che dopo il precedente confronto si sente imbattibile, decide di affrontare il villain da solo e accorre subito in aiuto della sorella, ma arriva tardi e Iris viene toccata da Yorkin che poi se la da a gambe.
L’unica speranza per salvare Iris è Caitlin, che deve ricorrere ai suoi poteri per congelare la zona “contaminata” dal meta-umano così da riuscire a fermare il contagio.
Dopo qualche iniziale resistenza, Caitlin inizia la procedura e stabilizza momentaneamente la paziente.
Wally si sente responsabile per l’accaduto, come è anche giusto che sia, ma Barry lo rassicura dicendo che la colpa non è sua, ma propria, per non essere un buon insegnante per l’inesperto velocista.
HR e Cisco hanno un’idea per localizzare Yorkin, se riescono a capire quale sia l’obiettivo del meta-umano sapranno dove trovarlo, ma perché questo sia possibile Cisco dovrebbe guardare negli eventi di Flaspoint. I due allora chiedono a Barry di concentrarsi per ricordare la linea temporale alternativa, così che Cisco possa vibrare attraverso lui.
Il piano è un successo e scoprono il nome dell’agente che in Flashpoint ha arrestato Yorkin, Stone, che in questa realtà fa l’investigatrice privata.
Joe, che conosce Stone, va da lei e la mette in guardia ma l’investigatrice non sembra molto convinta della veridicità delle sue parole: i due salgono su un treno seguendo una donna che la Stone sta pedinando, ma Yorkin, che era là e ha visto tutto, decide di agire di conseguenza.
Le condizioni di Iris peggiorano e anche Caitlin inizia a dare segni d’instabilità, Killer Frost sta prendendo il sopravvento, fortunatamente Julian riesce a far calmare la scienziata, salvando così la premurosa e facilmente irascibile Caitlin che conosciamo.
Sul treno intanto la Stone continua a ripetere a Joe di essere una tipa tosta e che non c’è nulla che la può preoccupare, eccezion fatta per la cronologia del suo browser quando si scorda di cancellarla.
Yorkin che sente probabilmente fischiare le orecchie e decide di smentire l’investigatrice, facendo crollare un cavalcavia sui binari del treno, Barry e Wally arrivano per salvare la situazione ma ormai non c’è più tempo per riuscire a fermare il treno.
Allora Barry ha l’idea di far vibrare il treno abbastanza velocemente da farlo passare di fase, in modo da superare i detriti senza schiantarcisi contro. Ovviamente il piano funziona e il treno è salvo.
Rimane solo Yorkin, che si trova faccia a faccia con Kid Flash: Barry stremato lascia tutto nelle mani di Wally e confida in lui per sconfiggere l’avversario, a quanto pare il sangue dei velocisti è in grado di annullare i poteri di Yorkin, quindi il piano diventa fare entrare quest’ultimo in contatto con il sangue del giovane West senza che sua volta entri in contatto con il villain, oltre a sembrare uno strano scioglilingua, cambiare di fase sembra essere l’unica soluzione.
Wally si fa un taglio sul palmo della mano e cambiando di fase passa attraverso Yorkin annullando così i suoi poteri (sarò io ad essere un po’ pignolo ma non mi è ben chiaro come passandogli attraverso Wally riesca a “contaminarlo” col suo sangue, visto che anche il sangue dovrebbe vibrare inseme a lui cambiando fase e attraversando Yorkin, ma va bene così).
Iris si salva grazie ad un antidoto creato grazie al sangue di Yorkin, tutto si conclude in bellezza, e anche la disputa fra Julian e Caitlin di metà puntata viene risolta, tanto che i due vanno a bersi un drink insieme.
Subito dopo vediamo Barry, intento a montare sulla porta di casa tre nuove serrature che saranno utilissime a fermare i meta-umani malintenzionati, per poi raggiungere Iris sul divano.
La giovane esprime il suo amore per il nostro protagonista e gli spiega quanto, dopo questa vicenda, si senta al sicuro vicino a lui, e quindi probabilmente morirà malissimo a breve.
Nella scena finale Jesse torna da Terra 2 attraverso un varco, si imbatte in Wally e gli chiede aiuto per salvare suo padre preso in ostaggio da Gorilla Grodd.
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Alla prossima settimana con il commento del 13 episodio intitolato Attack on Gorilla City