Mi sveglio in una radura chiusa tra gli alberi di una foresta. Inizia in questo modo l’avventura su Future Unfolding, l’ultimo lavoro di Spaces of Play UG, disponibile su Steam dal 15 marzo.
Sono seduto a gambe incrociate e quando apro gli occhi vengo quasi accecato dalla luce che attraverso le mille tonalità del prisma mi inonda. Non so come io sia finito li e non so come uscirne. Ma devo realmente uscirne? La quiete è scandita dall’adagio che i suoni della natura mettono in musica, e io ancora non riesco a decidere cosa fare; l’unica cosa che so è che stare ancora fermo qui non mi porterà a niente, e io voglio risposte alle mie domande. Mi alzo, cammino sul sentiero e il primo passo arriva alle mie orecchie come il rumore assordante di uno sparo: sono nel tempio della natura e della pace e ogni mio atto profana questo sacrario. Ogni mio contatto col mondo che mi circonda è innaturale, ma io continuo a camminare, affacciandomi timidamente ad un’esperienza del tutto nuova.
IL SENTIERO TRA GLI ALBERI SOTTO GLI OCCHI DEGLI SPIRITI
Future Unfolding, benché sia un indie game, è un titolo coraggioso, che pone ogni giocatore davanti alla situazione qui sopra descritta: siamo davvero in una radura in mezzo ad un bosco e non abbiamo alcun tipo di indicazione, né sullo scopo del gioco, né riguardo alla situazione narrativa nella quale siamo introdotti; non è presente nemmeno una fase tutorial che illustri le possibilità e le capacita del nostro personaggio: solo proseguendo sul nostro sentiero scopriamo che oltre ai tasti di movimento il nostro piccolo signore vestito di azzurro ha a disposizione una mappa dell’ambiente da lui scoperto premendo Tab, può aumentare la sua velocità lasciando una scia indaco dietro di se col tasto Maiuscolo (abilità che sarà fondamentale nel corso della sua storia) e interagire con oggetti notevoli e fauna locale col tasto Spazio.
Realmente pochi comandi, ma più che sufficienti per quello che è a tutti gli effetti poco più di un walking simulator con una grande componente incentrata sulla risoluzione di semplici enigmi ambientali che permetteranno al misterioso viaggiatore dei boschi di avanzare nell’esplorazione del vastissimo mondo di gioco.
Durante il suo viaggio per le foreste, gli stagni, le radure e i canyon, il viandante celeste incontrerà alcune creature diverse da quelle che compongono la fauna, ostile o meno, dell’ambiente: creature superiori come fossero spiriti guardiani di questo mondo. Questi, nelle sembianze di enormi animali bianchi, ci daranno alcuni interessanti spunti di riflessione da approfondire lungo il nostro cammino e ci riveleranno la storia del mondo in cui ci troviamo, chi con curiosità nei nostri confronti, chi dimostrandosi disponibile, chi con ostilità.
Qualcuno di loro proverà a darci anche qualche elemento per cercare di carpire il motivo della nostra permanenza in queste lande e lo scopo del gioco, ma , sempre in un velo di criptica oggettività, quello che potremo intuire è che non siamo stati prescelti per assolvere ad un compito mitico o cavalleresco e non deve per forza esserci uno scopo ultimo ad ogni evento che la Natura decreta. Semplicemente ci siamo trovati nella radura per caso, e se vogliamo uscire da questi luoghi, l’unico modo che abbiamo per farlo è concludere il nostro percorso.
LO SGUARDO ESTASIATO DURANTE IL VIAGGIO
La scelta artistica delle ambientazioni di Future Unfolding è con ogni probabilità non solo uno dei motivi per i quali questo gioco mi ha colpito profondamente alla prima occhiata, ma anche il principale pregio e pilastro sul quale si basa l’esperienza di gioco. La grafica con la quale il titolo si presenta è perlopiù minimalista, le forme e i poligoni sono semplici ma curati per colpire con la loro delicatezza, e la sua unica (e perdonabile) pecca tecnica è il lieve calo del frame rate in alcune piccole parti della mappa.
Le animazioni degli elementi ambientali sono meravigliosamente studiate per essere gradevoli, tecnicamente precise ma capaci di fondersi con le ambientazioni circostanti; purtroppo non risultano allo stesso grado qualitativo quelle del nostro personaggio: la scelta della stilizzazione di quest’ultimo infatti è accettabile, ma per quanto riguarda i suoi movimenti sia sulla terra sia in acqua ci si poteva aspettare qualcosa di più.
Il comparto sonoro è l’altro fiore all’occhiello della produzione. La soundtrack riesce ad accompagnare perfettamente l’esplorazione e a parlare al cuore del giocatore, aprendo le porte della percezione e rendendo la nostra passeggiata nel bosco un intimo percorso di riappacificazione con la natura. Anche gli effetti sonori dettati dall’interazione con gli elementi dell’ambiente vanno a incastrarsi perfettamente con il resto del lavoro, riuscendo a far diventare ogni nostra azione nella foresta una goccia di balsamo per le nostre orecchie.
In conclusione, il titolo di cui stiamo trattando non ha la velleità di nascondere il fatto di essere sviluppato da una software house indipendente, e riesce a lanciare il suo messaggio anche senza il supporto di motori grafici all’avanguardia in maniera encomiabile, trasportando il giocatore sul piano narrativo scelto per l’opera e stupendolo con delle armi che solo chi ha cuore e sensibilità può utilizzare.
All’inizio dell’esperienza ero spaesato da Future Unfolding: ero stato colpito dalla magnificenza del comparto grafico, ma fermo in quella radura non riuscivo a capire dove il gioco volesse “andare a parare”, quale tipo di epifania preconfezionata stesse provando a suggerirmi.
In queste fasi iniziali stavo rischiando non solo di fraintendere tutto ciò che stavo per vedere, ma peggio non affrontarlo con la sensibilità giusta, e rendere il mio viaggio nella foresta del tutto simile ad uno strisciare i piedi annoiato su un grigio marciapiede.
La totale assenza di un tutorial sulle funzioni del gioco mi sembrava potesse rendere il mio walkthrough legnoso (complice anche la mia miserrima esperienza su titoli per PC), ma una volta esplorate in maniera finalmente soddisfacente le mie possibilità, ho potuto vedere e vivere Future Unfolding per quello che è: un silenzioso viaggio attraverso la quiete di una foresta variopinta per imparare a vivere in pace anche col profondo pianeta fuori dalla piatta ristrettezza della mia casa, una danza di gioia davanti ad un tramonto, un tiepido risveglio in una nuova, limpida mattina.