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Remothered: Tormented Fathers – Brividi di terrore, estasi per gli occhi – Anteprima

15 Mag 2017 | Anteprime, PC, PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, Speciali, Videogiochi

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Darril Arts, in partnership con Stormind Games, ha recentemente, e con una facilità abbastanza sorprendente, ottenuto l’approvazione della community di Valve su Greenlight del nuovo titolo Remothered: Tormented Fathers che quindi verrà, dopo una fase di accordi, pubblicato su Steam.

Le motivazioni per un successo così clamoroso ottenuto da queste software house indipendenti italiane, come andremo ad analizzare in seguito nella nostra anteprima, non sono casuali poiché, già solo dalla versione alfa della demo per la stampa del gioco fornitaci dagli stessi sviluppatori, sono intuibili le molte potenzialità che quest’ultimo possiede. Ci è stata così offerta l’opportunità di pregustare ciò che potrà offrire quest’opera col suo rilascio ufficiale, previsto entro il 2017 per PC e PlayStation 4.

Il silenzio di una folle dimora

Remothered: Tormented Fathers

La nostra avventura in questa versione di prova, ha inizio nel vivo dell’azione: Rosemary, una detective decisa a scoprire cosa stia succedendo all’interno dell’abitazione dei Felton, si reca sul luogo con l’obiettivo di indagare sulle ragioni della scomparsa di Celeste, figlia di Richard, il padrone della magione.

Una volta varcata la porta, veniamo subito colti da una bizzarra ed inquietante melodia di quello che sembra essere un trentatré giri; il primo compito del giocatore sarà appunto cercare di comprendere e stabilire l’origine di tale suono: questo ci offre l’opportunità di prendere confidenza coi comandi e di esplorare l’ambientazione che si rivelerà essere sempre più “squisitamente inquietante” man mano che ci addentreremo nei bui anfratti della casa.

Quest’ultima risulta essere ben arredata, al punto da non farci di per sé sospettare quasi di nulla: si riconosce qui la mossa astuta da parte degli sviluppatori di sfruttare fino in fondo la componente thriller del gioco, senza rivelare dettagli o indizi su ciò che sta per succedere prima dei momenti cruciali, cosa che purtroppo accade spesso, volenti o nolenti in titoli di questo genere; in questo modo vengono messi in risalto sia l’enfasi che l’introspezione dei personaggi che, diversamente da così, apparirebbero molto più scontati.

Remothered: Tormented Fathers

Lo stile e la trama presentano più di un riferimento al film “Il Silenzio degli Innocenti”, pellicola pluripremiata uscita nelle sale cinematografiche nel ’91, la cui attrice protagonista, Jodie Foster, assomiglia in tutto e per tutto alla detective che il giocatore impersonerà; ma non finisce qui: le falene, figure ricorrenti nel titolo, o almeno in questa versione di prova per la stampa, potrebbero anch’esse rappresentare una dedica al film sopracitato, poiché in una delle immagini più celebri di quest’ultimo, divenuta in seguito un’icona del cinema e che potete osservare qui sopra, spicca proprio questo tipo di insetto che si posa sulle labbra dell’innocente fanciulla.

Una grafica da brividi

Remothered: Tormented Fathers

Non dilungandomi volontariamente con la narrazione, in modo da non mettere alla luce dettagli che rovinerebbero l’esperienza ai futuri giocatori, voglio piuttosto soffermarmi su quello che è, senza dubbio, la punta di diamante di Remothered: Tormented Fathers, ovvero, il comparto grafico.

Con effetti visivi spettacolari, texture definite in modo impeccabile ed effetti di luci e ombre davvero notevoli, il titolo ci fa capire come, anche senza un budget da tripla A, si possa, grazie ad un lavoro coordinato, ben organizzato ed oculato, realizzare un’opera degna di nota e molto apprezzabile dal suo pubblico; tutto ciò ha trovato infatti riscontro nelle votazioni positive da parte della community di Steam e nella sua approvazione in tempi record.

La cura per il dettaglio è encomiabile: gli ambienti illuminati dalla torcia che si ha a disposizione durante il gioco vengono messi a fuoco in base alla distanza, seguendo una prospettiva ben definita che varia a seconda della direzione dell’inquadratura; i lineamenti e le espressioni facciali esprimono gli stati d’animo dei personaggi, soprattutto nella protagonista che, quando è spaventata, lo si capisce a colpo d’occhio proprio grazie a questo tipo di scelta stilistica. Ciò che vediamo negli specchi riporta fedelmente quello che accade nel gioco, proprio come accade nella realtà quando osserviamo la nostra immagine riflessa; anche gli arredamenti sono tutti studiati in modo meticoloso, al punto che, se non fosse per gli indicatori che ci aiutano a capire cosa poter raccogliere e cosa no, sarebbe veramente difficile riuscire a distinguere quello che possiamo afferrare, senza andare per tentativi sfruttando la logica.

L’unico difetto, che potrebbe notare solo il giocatore più pignolo, consisterebbe nelle animazioni e nei movimenti dei personaggi, un po’ rigidi e poco fluidi, anche se gli sviluppatori hanno già risposto a questa esigenza mettendosi all’opera per correggere ogni tipo di imperfezione prima del futuro rilascio.

Fuggi se ti è cara la pelle! Ma senza far rumore…

Remothered: Tormented Fathers

Come è possibile intuire anche dal trailer visualizzabile in testa all’articolo, Remothered: Tormented Fathers si presenta come un survival horror psicologico con forti elementi stealth: Rosemary si ritroverà letteralmente braccata all’interno dell’abitazione dei Felton e dovrà fuggire da quest’ultima per salvarsi la vita.

Chiaramente la protagonista non è una combattente, pertanto, affrontare faccia a faccia un assassino da cui si è perseguitati, non è una scelta opportuna da fare in-game poiché si finirebbe al tappeto in men che non si dica, per poi essere uccisi in modi piuttosto cruenti.

In questi casi, l’ingegno ed una buona dose di furtività sono le armi più potenti che avremo a disposizione per tirarci fuori dai guai; esistono svariati metodi per ingannare il nostro inseguitore: per esempio nel momento in cui lo si sente arrivare, nascondersi in uno dei numerosi armadi per non farsi vedere è senza dubbio la soluzione migliore possibile. Nel caso in cui non ce ne sia uno nelle vicinanze, si può sfruttare invece uno degli oggetti raccolti all’interno della casa per distrarre l’avversario in modo che non si avvicini alla nostra posizione; se invece fossimo già stati scoperti, è possibile lanciargli contro un bicchiere, una bottiglia o qualcosa di simile per destabilizzarlo, guadagnando così il tempo sufficiente per dileguarci da qualche altra parte.

La situazione peggiore è ovviamente quella in cui non disponiamo di nulla di tutto ciò: se fossimo individuati e non potessimo fuggire, la nostra unica speranza sarebbe quella di essere muniti di un’arma da difesa, oggetti contundenti che si trovano un po’ ovunque, come cacciaviti, coltelli, uncinetti, forbici ecc., per costringere il killer, sacrificando l’oggetto in questione, a mollare la presa.

Remothered: Tormented Fathers

Sebbene quanto descritto possa sembrare poco elaborato e semplice, in realtà non lo è affatto: ogni meccanica di gioco, stealth o action che sia, è regolata da un quick time event che, se non superato, porterà ad essere individuati o, nel caso in cui fossimo già stati colpiti e venissimo afferrati dall’assassino che cercherà di darci il colpo di grazia, alla morte.

Anche da un punto di vista di puro gameplay, quindi, si nota la cura per il dettaglio, anche perché correre o accendere la luce in prossimità dell’inseguitore comporterà, quasi sempre, essere scoperti.

Apre il sipario a casa Felton

Remothered: Tormented Fathers

Dopo un’analisi più accurata del titolo in questione, è senza dubbio più chiaro ciò che abbiamo di fronte: un survival psicologico che promette di essere un capolavoro per il suo genere, sia da un punto di vista stilistico, grazie ad un comparto grafico da capogiro, che da quello tecnico, offrendo meccaniche di gioco ben studiate ed appropriate per la tipologia di opera che vuole essere.

Anche la colonna sonora, con effetti acustici e suoni ambientali che variano, aumentando di tono nei momenti di maggiore pathos, svolge a pieno regime il proprio compito, enfatizzando, da buon thriller, l’inquietudine e il livello di ansia nel giocatore.

Tirando le somme, la mia esperienza nella versione alpha per la stampa di Remothered: Tormented Fathers, è stata più che positiva: sebbene la sua longevità, variabile a seconda della velocità con cui si affrontano gli enigmi, si aggiri intorno ai 30/60 minuti, può stupire per la qualità e la complessità delle sue caratteristiche. Tutto ciò denota una dedizione e un impegno costante già a partire dalle fasi iniziali, da parte degli sviluppatori, nell’opera che stanno realizzando e che ora, grazie all’approvazione su Greenlight, stanno portando a compimento.

È quindi proprio il caso di dire che da un titolo così ben curato si possono aspettare solo grandi risultati, ed in redazione aspettiamo con moltissimo hype l’uscita del gioco completo.

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