Lo spazio è la destinazione agognata da ogni uomo fin dall’infanzia e una volta raggiunta cosa si può fare? Quali nuovi stimoli si possono trovare in un luogo così grande e sconfinato? La conquista degli altri popoli, il dominio di tutti i cieli e l’evoluzione della propria nave, flotta e impero sono le strade offerte da Starpoint Gemini Warlord, edito da Iceberg Interactive e sviluppato da Little Green Men Games.
Il titolo offre un mix di generi, dandoci il comando diretto di una navicella da migliorare e potenziare con cui potremo girare liberi nei cieli stellati, prendendo a piene mani dai sistemi di progressione del genere RPG tramite alberi di skill e avanzamento con un sistema di sblocco delle abilità a livelli e punti. Oltre a questo sarà presente una parte puramente gestionale, tipica dei giochi 4X, in cui dovremo raccogliere risorse, organizzare e creare le nostre truppe per poter evolvere il nostro impero e conquistare i territori nemici.
La miscela unica di generi ci permetterà di entrare in campo in prima persona per poter assalire le fazioni avversarie, permettendoci di cambiare anche drasticamente le sorti della battaglia ed essere gli eroi del nostro regno.
Gran bel pianeta!
Lo spazio di Starpoint Gemini Warlords è vasto e potremo muoverci al suo interno in modo diretto e senza limiti, ma nonostante questa sua vastità non risulta vuoto, né spento e ben che meno abbandonato da ogni forma di civiltà. Nei cieli che solcheremo ci saranno molte cose a tenerci “compagnia”, partendo da blocchi di ghiaccio a detriti di antiche navi a fasce e aggregazioni di meteoriti a nebulose e anomalie vaganti; ovviamente non si muoveranno insieme a noi solo oggetti inanimati, utili all’estrazione di risorse o al completamento di missioni, infatti non mancheranno anche le stazioni spaziali e altre navi e flotte, sia alleate che nemiche.
La mappa di gioco è quindi sia vasta che ben fornita di elementi e tutti hanno un livello di cura e di dettagli elevato, ciò crea un grande coinvolgimento nelle sezioni di gioco a comando della nostra navetta che risulteranno essere un piacere per gli occhi; sono ben fatti anche gli effetti visivi utilizzati per i motori, le armi e più genericamente tutti i particellari sfruttati come decoro e riempimento per l’ambiente spaziale. Unica pecca che si può muovere al comparto grafico è la presentazione delle stazioni e dei pianeti, una volta attraccati, dato che si può muovere liberamente la camera per guardarsi attorno, ma l’ambiente risulta un po’ spoglio e poco curato; non è ovviamente un problema eclatante, dato che è contenuto a una zona in cui normalmente si interagisce con i vari menu di gioco, ma essendoci la possibilità di osservare l’ambiente circostante è un peccato che non sia stata sfruttata appieno.
Altro neo in Starpoint Gemini Warlords è nel comparto sonoro che risulta essere un po’ povero, sia per la soundtrack, che diventa molto rapidamente ripetitiva a causa delle poche tracce audio, sia per gli effetti sonori delle armi e delle navi che risultano poco caratterizzati. A risollevare la qualità audio del titolo ci pensa però il doppiaggio dei personaggi con cui interagiremo o quelli dei nostri sistemi automatizzati, che suonano ben fatti e espressivi e piacevoli da ascoltare.
Varie mappe di guerra
Come già detto prima Starpoint Gemini Warlords racchiude diverse tipologie di gioco, la parte di simulativa spaziale è la prima che ci viene presentata ed è quella che ci permette di girare nello spazio profondo a bordo della nostra navetta; la libertà di movimento e di esplorazione è indiscussa, ma i comandi e le spiegazioni non troppo complete che ci darà il gioco saranno dei grandi ostacoli per potercele godere appieno, ma andiamo in ordine e vediamo cosa ci aspetta.
A zonzo nello spazio
I comandi in un gioco di simulazione spaziale sono il fulcro dell’esperienza del giocatore e di solito viene favorita la facilità di manovra per dare più spazio alla difficoltà nelle battaglie, premiando una buona mira o una grande abilità nel muoversi, ma in questo caso i comandi risulteranno molto difficili da gestire in assenza di Joystick e comunque non ottimali anche utilizzandolo. Questa difficoltà nei movimenti è principalmente data dal movimento autonomo della nave nei 3 assi rispetto al mirino, andando a complicare di molto le manovre e ci si ritroverà nei combattimenti, in cui si dovrà tenere inquadrati, a fatica, i nemici per mantenerli come obiettivo per lasciar lavorare il fuoco automatico su di loro e potergli lanciare contro le abilità della nave; questo porterà spesso a trovarci fermi in mezzo al nulla, cercando di tenere sotto tiro i propri bersagli e a girarsi solo per far colpire una sezione di scudo diversa o usare un’abilità che ha un requisito di direzione.
Senza una guida
Passiamo ora alla seconda nota dolente data dalla sezione di tutorial iniziale, che ci fornirà diverse informazioni sia per quel che riguarda i movimenti nello spazio sia per la parte gestionale delle risorse e della flotta, ma a causa della sua durata ridotta lascia il giocatore con troppe poche informazioni per un gioco così vasto e con così tante possibilità di azione e addirittura va a glissare sulle spiegazioni base dell’interfaccia (solo dopo un’ora di gioco ho realizzato che la barra di energia delle armi era sull’interfaccia che ruotava intorno alla nave, rappresentata da una piccola barra con un fulmine) o su intere meccaniche di gioco che bisognerà scoprire in autonomia.
Piani di guerra
La seconda tipologia di gioco che si incontra è quella gestionale 4X, in cui il titolo brilla, che ci mette a disposizione una mappa contenente informazioni dettagliate sui nostri possedimenti, sui luoghi in cui far svolgere missioni o far costruire navi e le zone di raccolta materiali. Da questa mappa possiamo gestire anche le nostre flotte impartendogli ordini di movimento o di attacco e si possono monitorare i movimenti nemici, abbiamo inoltre anche la possibilità di gestire ed evolvere le nostre strutture per poter recuperare risorse o per dare una spinta al nostro impero in una determinata direzione; insomma, tutto quello che ci si aspetta da un gioco di questo genere è presente ed è sviluppato e strutturato in modo egregio. Ampia è anche la scelta delle costruzioni e delle missioni che si possono far intraprendere alle nostre truppe per la raccolta risorse.
Per quanto riguarda il controllo dei settori bisognerà concentrarsi sulla conquista degli avamposti che, una volta ingaggiati in battaglia, passeranno sotto il controllo di chi avrà un valore di flotta più alto nella zona allo scadere del timer della battaglia; la conquista di una nuova porzione di spazio porterà all’aggiunta di nuove risorse nelle nostre casse e l’accesso a nuove postazioni per la raccolta dei materiali.
Guadagnare
In parallelo alle risorse base dovremo anche fare i conti con i crediti che sono accumulati nel nostro impero e, per poterci arricchire, bisognerà sfruttare il mercato o le missioni; ogni avamposto o pianeta che visiteremo avrà all’interno un mercato autogestito in cui i prezzi sono funzionali alle necessità del luogo; così così le basi per poter intraprendere l’attività del mercante, trasportando beni tra i vari settori dello spazio e dando la possibilità al giocatore di arricchirsi, se riesce a trovare il pianeta giusto a cui rivendere i propri beni. Altra via che si può scegliere è quella dei contratti, con cui si possono intraprendere missioni di vario tipo: dalla ricerca di un obiettivo e la sua distruzione, al recupero materiali, alla scorta o esplorazione; ognuna di queste missioni porterà nelle nostre tasche un buon ammontare di soldi, ma i rischi dati dai combattimenti potrebbero far calare di molto le ricompense ottenute.
Ricercare
Ultimo tassello per la costruzione di un potente impero è avere la possibilità di ricercare nuove tecnologie e armi e sarà possibile farlo quando si sarà costruito il modulo di ricerca nella nave principale; una volta fatto ciò ci si potrà sbizzarrire con vari sviluppi tecnologici per poter aggiungere nuove tipologie di navi alla flotta, o creando nuovi metodi per rendere più efficienti le nostre stazioni o addirittura scoprendo nuovi sistemi da poter installare per potenziare le armi o le difese. Anche queste scelte sono vaste e non mancheranno le decisioni da dover prendere per avere, il più rapidamente possibile, le migliori unità.
Evoluzione
Ultima componente che ci viene presentata è quella RPG, che viene praticamente ignorata dai tutorial di gioco, ma che risulta molto curata e approfondita e permette di personalizzare il proprio stile di gioco tramite la vasta gamma di scelte che ci vengono presentate, sia per l’equipaggiamento della navetta, sia per le skill e i perk del personaggio che si possono sbloccare e potenziare.
Le navi sono divise in classi che vanno a differenziare gli effetti delle abilità passive e attive equipaggiate, anche la disponibilità e la tipologia di slot di equipaggiamenti andranno a variare dando senso alla scelta della categoria del mezzo che si vuole utilizzare o la specializzazione in un determinato tipo; le armi, a loro volta, sono divise in diverse categorie che si differenziano per gli effetti sui nemici, rendendole più utili contro scudi o corazze e variando gittata e danni, sono presenti quattro tipi di armi: a raggi, a energia, al plasma, pesanti.
Non manca anche la possibilità di personalizzare i propri equipaggiamenti secondari (radar, scudi, motori ecc.), permettendoci di potenziarli aggiungendo effetti addizionali o di installare dei moduli difensivi per evitare che siano disabilitati o distrutti con pochi colpi ben piazzati; oltre a questo è presente la possibilità di aggiungere equipaggiamento consumabile per essere assicurati contro il maggior numero di situazioni possibili, per esempio portando un kit di riparazione rapida per uscire da una battaglia difficile o un sistema di aumento dei danni temporanei, si possono però anche tenere strumenti per la raccolta risorse mentre si viaggia nello spazio per massimizzare i guadagni.
Per quel che riguarda la propria navicella la libertà di personalizzazione è quindi massima e le possibilità date al giocatore di creare il veicolo dei propri sogni sono molte, non da meno è la lista stessa di navi che si potranno andare a comprare proseguendo con il gioco e anche il comparto di decoro prettamente estetico è ben fornito e ricco di opzioni.
Oltre alla personalizzazione della nave è presente anche quella del personaggio che, in funzione della classe base scelta alla creazione, ha quattro abilità attive utilizzabili dopo un tempo di ricarica e anche queste si potranno far salire di livello per aumentare il loro potere o ridurre i tempi di attesa tra gli utilizzi. Il comparto di tecniche che avremo a disposizione è anche in questo caso ampio e c’è un buon bilanciamento tra le mosse offensive e quelle difensive, con anche la presenza di alcune di queste che svolgono simultaneamente entrambi i compiti. Troveremo infatti abilità che ci permettono di attirare tutti gli avversari vicino a noi, oppure una tecnica di carica verso il bersaglio che ci difenderà da tutti i colpi frontali oltre ad infliggere danni. Ogni personaggio avrà inoltre una skill passiva che andrà a influire molto sullo stile di gioco da intraprendere, scegliendo infatti un personaggio di prima linea si avrà la possibilità di fare più danno stando vicino ai nemici mentre, con un cecchino, aumenteranno con la distanza dal bersaglio; così facendo si possono sperimentare vari approcci alla battaglia per trovare quello più congegnale al proprio stile.
In più, per concludere la personalizzazione del personaggio, saranno presenti dei perk da poter sbloccare, sempre tramite il sistema a punti acquisiti tramite i livelli, che miglioreranno l’abilità di utilizzo di una tipologia di nave o i danni di alcune armi o miglioreranno le nostre interazioni politiche per parlamentare con altri personaggi; anche in questo caso le scelte sono molte dando così la possibilità di creare personaggi diversi in ogni sessione di gioco.
Guerra alle macchine
Nonostante l’intelligenza artificiale sia buona e riesca a gestire bene le battaglie, per quel che riguarda le decisioni strategiche sembrano essere troppo condizionate da alcuni punti nella mappa; l’IA, infatti, spesso ci ignorerà completamente finché non cattureremo un determinato avamposto, diventando poi molto tenace negli attacchi nei nostri confronti lanciandoci contro ondate su ondate di navi fino a raggiungere un nuovo periodo di quiete. Probabilmente internamente l’intelligenza artificiale è gestita con alcuni eventi che scatenano reazioni aggressive, ma evitandoli la quiete diventa quasi eccessiva. È invece gestita molto bene la creazione e l’utilizzo delle navi e delle flotte nemiche, che risultano variegate e in linea con quello che ci si può aspettare, senza trovarsi sorprese o apparizione di truppe dal nulla dopo averne sconfitte.
Verso l’infinito e oltre
In conclusione Starpoint Gemini Warlords è un gioco molto vasto e che offre tantissime possibilità al giocatore, sia nell’approccio che nella customizzazione e che può farlo immergere in un universo bellissimo pieno di insidie. Ci sono ancora dei difetti da limare e aspetti da migliorare, ma la longevità del gioco e il buon connubio di generi sapranno far passare molte piacevoli ore di divertimento. Anche il prezzo di € 27,99 su Steam è buono per ciò che il titolo ha da offrire ed è un must have per chi ha già giocato ed apprezzato in passato Star Point Gemini 2, dato che questo titolo è il suo diretto successore con moltissimi miglioramenti.