Tra i tantissimi giochi presentati sul palco delle varie conferenze tenute all’E3 2017 di Los Angeles non si può non parlare di Monster Hunter: World, che segna il tanto atteso ritorno della saga sviluppata da Capcom su varie console casalinghe e PC, dato che il titolo non è più un’esclusiva Nintendo. Per quanto riguarda le piattaforme su cui si potrà giocare la scelta di PlayStation e Xbox non stupisce, mentre rende molto felice gli appassionati la possibilità di poter godere dell’esperienza di caccia offerta dal titolo anche da PC, questo perché sono pochi i titoli simili in commercio e l’ultimo marchiato Monster Hunter è Monster Hunter Frontier G, che però non ha mai visto la luce al di fuori della frontiera Giapponese.
Frenando ora l’entusiasmo andiamo ad analizzare ciò che sappiamo su questo titolo e cosa possiamo aspettarci, dato che quello che è stato presentato è sì un Monster Hunter, ma tutto ciò che conosciamo ed è sempre stato amato dai fan è rimasto nel gioco o è stato modificato per essere reso più appetibile ad un pubblico più ampio?
Una natura selvaggia
La prima cosa che colpisce del trailer di Monster Hunter: World presentato è la bellezza delle ambientazioni e la vastità di queste ultime, nonostante sia stato mantenuto l’approccio tipico della serie di divisione della mappa in zone è già stato confermato dagli sviluppatori che ognuna di queste sarà molto più ampia rispetto a quelle dei capitoli precedenti e non ci sarà nessun tipo di caricamento durante gli spostamenti; questo è un cambio molto gradito, dato che il ritmo di gioco veniva molto spezzato dal movimento tra aree, portando non poca frustrazione durante l’inseguimento dei mostri (tipo quando un Rathalos decide di passare tra quattro zone diverse prima di atterrare e ognuna di queste comporta un caricamento). Per quanto riguarda le ambientazioni, sembra soprattutto che i miglioramenti estetici siano dovuti sia all’aggiornamento dello storico motore di gioco alla base della serie, che ormai non veniva rinnovato da tempo, sia alla disponibilità di hardware decisamente più potenti e performanti rispetto a quelli messi a disposizione dalle console marchiate Nintendo.
Altra innovazione sembra essere quella data dalla grande possibilità di interazione con l’ambiente circostante, possiamo di fatto vedere il cacciatore usare corde e rampini per muoversi più agilmente tra gli scenari e addirittura sfrutta dei cespugli per nascondersi dai mostri oppure fa franare dei blocchi di pietra su una creatura per causargli ingenti danni e buttarla a terra, ma sono proprio queste ultime cose e altre presentate che fanno nascere i primi dubbi sul titolo e sulla sua fedeltà al marchio Monster Hunter.
Dubbi mostruosi
Come dicevamo prima in nessun titolo della serie, fino ad oggi, si erano viste alcune delle meccaniche proposte, dato che ci viene presentata la possibilità di nascondersi alla vista (anche all’olfatto?) delle prede più grandi tramite una sorta di camuffamento che si può indossare; in Monster Hunter: World questa sembra una bella novità che può introdurre nuovi approcci alla caccia, se non fosse che, nel video presentato, il personaggio può passeggiare così “nascosto” a qualche centimetro dalla sua preda senza essere notato e ha tutto il tempo del mondo per poter piazzare una trappola, così da avere un grande vantaggio iniziale sulla creatura.
Altra novità vista all’interno del trailer di Monster Hunter: World è quella di cui si parlava prima, cioè l’interazione con l’ambiente, che sembra dare un grande respiro e una grande possibilità di movimento aggiuntivo, inoltre queste nuove azioni vengono anche sfruttate contro la creatura, per poter tornare sulla sua schiena una volta disarcionati; unica perplessità è data dalla possibilità di far franare un pezzo di caverna sul mostro per causargli ingenti danni, dopo che il cacciatore sembra averlo voluto appositamente portare in quel luogo per attuare questa strategia. Il dubbio su questo tipo di interazione nasce dal fatto che non si sa, ancora, quanto queste risultino “mandatorie” per poter portare a termine la caccia in tempi ragionevoli o se sono piacevoli extra sfruttabili se si vuole avere un vantaggio, dato che se fossero rese obbligatorie ci si allontanerebbe molto dall’anima del titolo che ha da sempre dato la massima libertà di scelta sul da farsi per poter portare a termine il proprio obiettivo.
Altra componente che ha insinuato qualche dubbio negli appassionati è quella delle “lucine” che segnalano i punti d’interesse e quelli con cui si può interagire, oltre a mostrare le impronte delle creature per poterle trovare più facilmente, di per sé non risulta una modifica spiacevole, anzi velocizza il gameplay e porta più rapidamente i nuovi giocatori ai livelli di quelli più veterani; infatti la differenza è poca tra il sistema applicato ai vecchi titoli della serie in cui era necessario impararsi a memoria i punti di raccolta nelle mappe e le posizioni di partenza (o trovarli su internet) e questo nuovo sistema che li indica direttamente; ciò che mette dei dubbi è che questa sia una delle tante semplificazioni fatte al gioco per renderlo più accessibile.
Nel video di presentazione però non si sono viste solo interazioni che hanno insinuato delle perplessità, ma anche molte novità che possono rendere Monster Hunter: World un degno erede della serie storica infatti, in alcuni frame, si può notare come la mobilità del personaggio sia di molto aumentata, con la possibilità di saltare su un albero per evitare una fiammata oppure la modifica alla possibilità di cavalcare i mostri, che sembra aver abbandonato il vecchio quick time event, che richiedeva la distruzione dei controlli della console, a favore di un qualcosa di più pacato e forse anche più ragionato; vediamo infatti il cacciatore aggrappato a lato del mostro che sfrutta l’occasione per piazzargli un paio di fendenti oppure lo dirige verso una trappola. Oltre a ciò molte meccaniche tipiche del gioco sono rimaste e anche le creature che ormai sono l’emblema della serie, si può infatti vedere lo spadone all’opera con il classico sistema di parata non perfetta o l’apparizione degli Aptonoth e di un Rathalos, affiancati da nuove creature mai viste prima.
Ultimo elemento che si può evincere dal trailer è quello del ritorno della possibilità di cacciare con amici o altre persone online, dato che vediamo apparire vari cacciatori, trascinati da creature volanti, richiamati dal segnale di aiuto del guerriero armato di spadone; questo è da sempre uno degli aspetti focali del gioco, che fa del multiplayer il suo cavallo di battaglia, incoraggiando gli utenti a giocare con altre persone mettendo a disposizioni sfide dalla difficoltà quasi estrema se affrontate da soli.
Che la caccia abbia inizio
Bisognerà quindi attendere per capire se questo Monster Hunter: World sarà effettivamente un degno erede di una saga che non è scesa a compromessi per aprirsi a un pubblico più ampio, allontanandosi dalla sua natura, oppure se ci si aprirà davanti una nuova tipologia di gioco che potrebbe scontentare i fan storici, ma rendere felici molti nuovi cacciatori che non si erano mai avvicinati prima alla serie. La finestra temporale prevista per il lancio del gioco è agli inizi del 2018 per le console della famiglia PlayStation e Xbox, mentre è previsto con qualche mese di ritardo per PC; di sicuro Capcom pubblicherà altre notizie a riguardo da qui a fine anno e non mancheremo di riportarvele per poter sempre restare aggiornati su questo titolo.