Tra i titoli migliori pubblicati nel corso di questo 2017, ritengo che debba assolutamente figurare Horizon: Zero Dawn.
L’ultima opera di Guerrilla Games, uscita nei primi giorni del passato marzo, aveva sin da subito impressionato la grande maggioranza dell’audience (me compreso) per la freschezza del suo gameplay, la capacità di colpire profondamente della toccante storia narrata, l’attualità dei temi trattati e la qualità del comparto tecnico e artistico, entrambi a due passi dal lambire la perfezione.
Sono passati ormai mesi dalla data della sua pubblicazione e rileggendo la recensione del titolo, credo che a oggi aumenterei di almeno un punto ogni singolo settore di valutazione, il che notifica che non solo Horizon: Zero Dawn è un gioco che si presenta con un impatto ben oltre il notevole, ma anche che il grande lavoro profuso nel progetto è stato in grado di fare acquistare valore a quest’ultimo col tempo, come avviene per i grandi vini.
Il gioco è un action game open world, con alcune tinte survival incentrato sulle tematiche della caccia, dell’esplorazione e del rapporto con l’ambiente in cui ci collochiamo, qualunque sia la sua natura. Nei panni della guerriera Aloy, ci siamo trovati a vivere in un post-apocalisse che ha regredito il pianeta ad uno stato preistorico e costretto la società umana a riorganizzarsi in tribù che hanno imparato a sopravvivere e anzi convivere con macchine robotiche zoomorfe, le quali occupano ora il gradino più alto della catena alimentare. Immedesimandoci nella cacciatrice dai capelli rossi siamo riusciti a trovare un nostro posto in questo grande e meraviglioso mondo e a fermare un’antica minaccia proveniente da un tempo precedente all’apocalisse avvenuta in questo universo narrativo, ma in un futuro prossimo rispetto al nostro 2017.
https://www.youtube.com/watch?v=J5xsS1WZA54
L’avventura di Aloy però, dopo gli eventi svoltisi durante i giorni dell’E3, sembra non essere ancora finita: è stato infatti annunciato il primo DLC incentrato sulla sua vicenda, intitolato Horizon: Zero Dawn – The Frozen Wilds e atteso entro la fine dell’anno su PlayStation 4. Del contenuto aggiuntivo è stato mostrato un breve trailer, che ha presentato alcuni personaggi tra vecchie e nuove conoscenze. Innanzitutto si è vista la nostra amata protagonista, vestita di tutto punto con quella che è l’armatura probabilmente più potente dell’intero gioco base, e di seguito alcuni misteriosi personaggi il cui ruolo nella nuova storia (come tra l’altro quest’ultima) è ancora del tutto da definire.
Ciò che si sa riguardo a questo nuovo elemento di gioco è stato rivelato dal team di sviluppo, che ha in questo proposito confermato che il DLC porterà con sé una nuova vasta mappa che si snoderà a nord di quella già esistente, molte nuove missioni che ci metteranno alla prova ulteriormente dopo quello che abbiamo affrontato ormai a marzo e nuovi tipi di equipaggiamento tra armi, armature e consumabili. Sui nemici che incontreremo lungo il percorso non è stata spesa alcuna parola, ciò che è reso certo dalla presenza di un’amichevole divoratuono all’interno del video è che le macchine che già conosciamo saranno ancora pronte, come sempre, a tentare di avere la meglio su di noi, se non trattate nella giusta maniera.
Per quanto concerne la storia principale vera e propria, questa sarà intuitivamente collegata alla montagna circondata dalla scura nube percorsa di scosse cremisi che si vede sempre nel trailer, e ci porterà a visitare le lande dei Banuk, un popolo di cacciatori in grado di resistere alle peggiori situazioni, che già conosciamo grazie a determinati pezzi di armatura e un intero set di collezionabili a loro dedicati, delle statuette che, se trovate, avrebbero sbloccato brevi scritti narranti i loro usi e costumi.
Tentando comunque di indovinare quelli che potrebbero essere gli avvenimenti con cui dovremo confrontarci in questo nuovo DLC, le possibilità più probabili sono, a mio personalissimo parere, due (ciò che segue fa riferimento al gioco completo e potrebbe dunque risultare SPOILER):
La prima è di ritrovarci nuovamente ad avere a che fare con Ade, antagonista principale del gioco base che, come sappiamo dalla scena post titoli di coda, non solo è sopravvissuto, ma avrà probabilmente intessuto nuovamente un rapporto poco chiaro con Sylens, che era “dalla nostra parte” durante le vicende di Horizon: Zero Dawn. In questo caso avremmo un’ulteriore possibilità di affrontare nuovamente queste due pericolose figure, e chiudere la faccenda della sopravvivenza del pianeta una volta per tutte.
La seconda possibilità è quella di lasciare il finale aperto (magari per un possibile nuovo capitolo) e andare a concentrarci su un’altra figura presente nell’universo narrativo di HZD: Efesto. Durante le nostre esplorazioni della valle sacra e dei territori circostanti abbiamo infatti trovato più di una struttura definita “calderone” nelle quali un’intelligenza artificiale chiamata Efesto creava nuove macchine zoomorfe da immettere successivamente nel bioma mondiale per ricreare un ecosistema vivo e florido. Con la presa di potere di Ade però, Efesto ha dovuto creare macchine sempre più ostili per sopravvivere alla minaccia della corruzione, col risultato di rendere la terra un luogo selvaggio e pericoloso. Durante la storia del gioco base ci siamo già scontrati con i frutti del lavoro di questa entità, senza però incontrarla mai “di persona” ma solo tentando di riparare alle sue involontarie malefatte. Che possa essere l’arrivo di Horizon: Zero Dawn – The Frozen Wilds l’occasione per approfondire questa parte della trama? Lo scopriremo presto.
In conclusione le aspettative riguardo a Horizon: Zero Dawn – The Frozen Wilds sono molte, ma anche ben definite grazie alla garanzia di qualità che Guerrilla Games ha saputo trasmettere con il suo precedente titolo. Alla luce di questa fiducia di fondo e al fatto che il contenuto, essendo previsto entro la fine del 2017, è ormai a pochi mesi dal lancio e quindi dovrebbe risultare in uno stato di sviluppo avanzato, non resta ai fan che sperare che il nuovo progetto fonda la profondità di ciò che è già stato mostrato nel gioco base con qualche gradevole innovazione in grado di dare nuovo lustro ad un titolo che è già di per sé un lavoro più che ottimo.