Quando una persona mi propone di giocare a Risiko, so già che non saremo dei grandi compagni di gioco. Dico sul serio. Fortunatamente, Antihero è tutto l’opposto di ciò che odio in giochi come il già citato Risiko o altri che basano le loro meccaniche sul leggendario fattore “deretano”. Se a questo ci aggiungiamo ladri, grafica ispirata e doppiaggio tra il british e il più gutturale irish (quanto lo adoro!), beh… ok, niente celebrazioni in partenza, ruberò un po’ del vostro tempo accompagnandovi con la recensione completa!
Stai lontano dalla mia bicicletta!
Antihero è quello che si può definire un boardgame digitale. Nonostante la grafica ammiccante “all’americana”, lo stile di gioco è “alla tedesca”: regole semplici, interfaccia pulita, fattore C ridotto all’osso. Sulla mappa di gioco due ladri si affronteranno per il dominio della città, e cercheranno di conquistare, attraverso assassinii, corruzione, ricatti e quant’altro, i 5 punti vittoria prima del proprio avversario, aggiudicandosi la partita. Il titolo presenta 3 fasi fondamentali, ovvero esplorazione, combattimento e conquista. Con uno svolgimento di gioco a turni, ogni giocatore muoverà il suo ladro lungo le “nebbiose” vie della città, rivelando quartieri nascosti, derubando piccoli edifici e ispezionando luoghi speciali. Quest’ultimi sono fondamentali al fine della vittoria, ma facciamo prima un piccolo passo indietro per capire il perché. Ogni giocatore, oltre al suo ladro, ha a disposizione una gilda, rappresentata da una sede fisica (dove il ladro tornerà, al sicuro, alla fine di ogni turno) e da vari scagnozzi da arruolare. Per avere accesso a quest’ultimi, la sede deve essere migliorata attraverso l’utilizzo di lanterne, una delle due risorse economiche presenti nel gioco. L’altra, il denaro, serve ad arruolare i nostri scagnozzi, nel momento in cui avremo acquisito il miglioramento necessario per farlo.
Tra questi, ve n’è uno fondamentale: lo sgherro. Una volta perquisito uno dei luoghi speciali che un quartiere offre, è possibile mandare uno (o più) sgherri ad occuparlo: in base all’edificio e al numero di sgherri infiltratisi, otterremo dei bonus specifici. Avere il controllo della Banca, ad esempio, fornirà un’unità d’oro a fine turno in caso di 1 o 2 sgherri infiltrati, e ben 2 monete in più in caso di 3 sgherri. Gli edifici sono vari e ognuno di essi fornisce bonus diversi, e i giocatori cercheranno non solo di controllare più attività possibili, ma di rubarle ai propri avversari per ostacolare le loro strategie! Vi sono ovviamente altre unità, ovvero il bullo, la gang, il dinamitardo, il “truant officer” (quello che si occupa di recuperare gli studenti che marinano la scuola – ndr) e la sorella (assassino), ma non voglio rovinarvi il piacere della scoperta! Sappiate che, in generale, ogni unità, a differenza del ladro il cui numero di azioni dipende dai potenziamenti acquisiti, può compierne soltanto una specifica per turno. Alcuni di essi, in base all’azione scelta, avranno un effetto della durata di due turni, mentre gli altri una volta compiuta la loro azione, abbandoneranno il terreno di gioco.
Rubo ai ricchi per dare a… me stesso!
Il gioco attualmente presenta 3 modalità di gioco: campagna, schermaglia e online. La campagna di gioco funge, per le prime missioni, da tutorial: saremo guidati passo passo a scegliere determinate azioni, in modo da acquisire i fondamentali di gioco. Man mano che andremo avanti, saremo lasciati “liberi” di scegliere autonomamente la strategia da applicare per raggiungere la vittoria, godendo della vera esperienza di gioco. Le missioni sono in totale 11, molte di esse con condizioni di vittoria specifiche e affrontabili a 3 diverse difficoltà. Quella intermedia è piacevole e piuttosto “tollerante”, quella più alta è decisamente spietata: a voi la scelta di che tipo di esperienza intraprendere. Discorso analogo, rimanendo sulla componente offline, per la modalità schermaglia, in cui affronteremo l’I.A. su una mappa e con un set di regole a nostra scelta.
L’online è invece suddiviso in due modalità: live match e casual match. La prima tipologia è il classico 1-contro-1, giocabile sia con un amico o venendo accoppiati casualmente con un altro giocatore (queste partite verranno classificate). Nel primo caso, il sistema funziona perfettamente, con partite ben sincronizzate (1-2 secondi di ritardo nell’esecuzione delle azioni avversarie, zero lag in animazioni o controlli nelle proprie) e matchmaking velocissimo (basta scegliere un nome comune all’avvio della partita). Per quanto riguarda la seconda scelta, invece, al momento i tempi variano tra il lungo e l’infinito: questo perché la community è ancora molto piccola, e perché il matchmaking cerca avversari con livello di abilità simile al nostro, restringendo ancora di più un campo già ristretto.
La seconda modalità è una di quelle piccole cose, così semplici, da risultare geniali. In modalità casual match, è possibile invitare un amico a giocare in modalità asincrona: non servirà essere connessi al gioco costantemente, e verremo infatti avvertiti tramite una mail (all’indirizzo con cui ci registreremo al gioco) di quando toccherà di nuovo a noi. In questo modo le partite potrebbero protrarsi anche per giorni, ma direi che il nome parla chiaro: “casual”. Avete impegni? Non potete stare attaccati al PC? Volete giocare senza impegno? Casual Match is the way!
Lupin Lupin – daran dan daran dan!
Antihero è il classico boardgame che funziona meglio in digitale. Se fosse un gioco in “carta e ossa”, probabilmente il master morirebbe di noia, cosa che non può accadere con un’I.A. che si prende carico di tutto. Il gioco è piacevole, semplice da giocare e difficile da padroneggiare. All’inizio ci sembrerà poco vario nelle strategie da applicare, ma ben presto, grazie anche alla campagna, sperimenteremo nuovi stili di gioco e impareremo a cambiarli al volo durante le partite. Al momento i contenuti single player sono pochi, ma credo che come ogni buon boardgame a più giocatori, il tutto ha più senso se giocato con(tro) degli amici.
Ogni mappa di gioco offre un gameplay leggermente diversificato, e se ne prevedono altre in arrivo, così come modalità 2-contro-2 e, probabilmente, nuovi avatar. A questo punto c’è da fare un distacco netto: se non siete amanti dei giochi da tavola e cercate un’esperienza esclusivamente single player, sentitevi liberi di togliere circa mezzo punto al voto finale. Se invece siete degli amanti o dei semplici estimatori dei boardgames, avete un amico con cui giocare o in futuro, un gruppo, beh… non fate la fesseria di NON comprarlo! Considerate che dietro questo gioco c’è un solo sviluppatore con ottime idee, e un prezzo molto interessante (14,99€). È vero che al momento manca l’italiano, ma l’interfaccia di gioco è chiara e il testo molto semplice. Se dovessero poi mantenere le promesse, aggiungere un mezzo voto in più non sarebbe affatto uno scandalo. Insomma…
… non comprarlo sarebbe un furto!
You see what i did here, Tim?