È credenza popolare che passando al lato oscuro i giovani padawan abbiano diritto a croccanti biscottini con gustose gocce di cioccolato, quello che però non viene detto durante questa fase di reclutamento è che questo lato oscuro non sia solamente un’idilliaca landa di golosità, ma anche un luogo nel quale i fantasmi di Poe e Lovecraft litigano su chi sia il migliore e delle bambinaie celano misteriosi portali su dimensioni oscure nelle soffitte di tranquille ville bifamiliari. Qualcuno dovrà quindi difendere gli onesti contribuenti del popolo dalle minacce striscianti che senza essere avvertite li soverchiano: qualcuno come un Darkside Detective.
Dylan Dog chi?
In The Darkside Detective, l’ultimo titolo sviluppato da Spooky Doorway e disponibile su Steam, saremo chiamati a vestire i panni del tenace detective McQueen, che in compagnia della sua spalla Dooley sarà chiamato ad investigare in casi apparentemente innocui, ma la cui risoluzione si rivelerà cruciale per il mantenimento del quieto vivere della città nella quale questo dinamico duo opera, e perché no, del mondo intero. Ogni caso corrisponderà dunque ad un episodio stand alone che sarà di conseguenza scisso dal precedente e che permetterà piacevolmente all’utente di godere del titolo in “pillole”, caratterizzando l’esperienza di gioco come leggera, rilassante e poco impegnativa a livello mentale, e creando in questo modo un opera fruibile e divertente senza richiedere un eccessivo quantitativo di concentrazione a differenza di altri puzzle games.
Il gameplay dell’interessante titolo in questione si concretizza in un punta e clicca classico per il genere di avventure grafiche in cui l’opera si colloca: sempre seguendo le vicende del detective McQueen, ci muoveremo attraverso sei casi che ci sfideranno a mettere alla prova le nostre capacità di risoluzione di puzzle ambientali tipici in cui saranno fondamentali le meccaniche di esplorazione per il reperimento di oggetti utili ai nostri scopi attraverso le ambientazioni in 2D.
Una volta raccolti i nostri item avremo la possibilità di unirli per crearne di nuovi e più funzionali, oppure semplicemente portarli in luoghi o a personaggi chiave per avanzare all’interno della narrazione, sbloccando nuove aree o linee di dialogo con i curiosi npc che troveremo nel corso delle nostre eccentriche avventure.
Ogni caso sarà dunque strutturato come un vero e proprio meccanismo di scatole cinesi, all’interno del quale dovremo muoverci per trovare una strada, trovarla bloccata, operare il più classico dei backtracking, trovare la chiave di volta per aprire la via, avanzare verso una zona nuova e ripetere la procedura; le meccaniche illustrate però non risultano legnose come potrebbe sembrare, ma anzi il tono della narrazione aiuta a renderle fluide e rilassatamente in linea con il resto dell’opera.
Parlando del titolo proprio a livello narrativo, The Darkside Detective si mostra come un progetto esuberante, divertente e dissacrante: le possibilità di interazione coi molti oggetti dello scenario infatti esaltano il titolo nel suo essere irriverente, e i divertentissimi siparietti del detective nati dai dialoghi con Dooley e con il resto dei personaggi, (anche grazie alla coerente caratterizzazione di questi ultimi con le ambientazioni in cui sono inseriti) creano delle situazioni al confine tra il demenziale e il non-sense veramente apprezzabili e del tutto dilettevoli.
Dormire con la luce accesa
Per quanto riguarda invece il comparto grafico, The Darkside Detective opera delle scelte a livello artistico del tutto apprezzabili, sfoggiando una pixel art ruvida e volutamente grossolana caratterizzata da forme cubiche esageratamente grandi che permettono a tutto il titolo di accomunarsi con lo stile tipico del suo genere di appartenenza ma anche di non rinunciare ad un impatto visivo di grande rispetto.
Una grande parte in quest’ultimo la fa anche la tavolozza dei colori, che pur presentando tonalità contrastanti tra loro come un giallo vivo e un blu profondo, si definisce nella sua generalità con la messa in campo di toni elettrici e tipici delle ambientazioni a metà tra l’horror e il giallo anni ‘80 classico.
Il comparto sonoro del progetto di Spooky Doorway risulta, sebbene complessivamente all’altezza del prodotto in generale, un poco inferiore dal punto di vista artistico rispetto alla parte visiva dell’opera: i brani della colonna sonora infatti sono delle curate e soddisfacenti arie capaci di creare un’atmosfera corretta e calzante ad ogni situazione in cui ci troveremo, ma nulla di più: non ci sono vette all’interno dell’ost ne velleità di volerle raggiungere, probabilmente in seguito ad una scelta precisa in fase di sviluppo.
A completare il titolo e a renderlo del tutto godibile da qualunque giocatore, veterano del genere o neofita che sia, è un frame rate stabilissimo, una meccanica di auto salvataggio che ci permetterà di non perdere nessun progresso nel corso della nostra avventura, e dei tempi di caricamento irrisori e quasi inesistenti nel passare da un’area all’altra.
In conclusione The Darkside Detective si mostra nel suo complesso come una produzione di tutto rispetto, celebrazione di una decennale tradizione di avventure grafiche e pretendente ad assurgere nel pantheon di queste, riuscendo senza dubbio nell’impresa: il titolo è rilassato divertente e del tutto godibile, senza però rinunciare ad essere artisticamente sofisticato al punto giusto e soddisfacente per gli occhi. L’irriverenza e la brillantezza che sono i punti forti della narrazione inoltre sono la ciliegina sulla torta che contribuisce a rendere il lato oscuro con cui deve avere a che fare il detective McQueen, il più dolce mai visto.