Dopo l’ottimo esordio con l’horror Layers of Fear uscito nel 2016 il team polacco Bloober Team ci riprova con Observer, promettente thriller con ambientazione cyberpunk che mi ha colpito positivamente fin dal primo trailer d’annuncio e disponibile dallo scorso 16 agosto per PC (via Steam e GOG), PlayStation 4 e Xbox One.
Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.
Gli sviluppatori polacchi non nascondono, a partire dall’anno in cui sono ambientate le vicende narrate in Observer, i riferimenti e le ispirazioni prese a piene mani da icone della letteratura sci-fi e cyberpunk, che vanno da 1984 di George Orwell (citato anche da me nel titolo del paragrafo) a Neuromante di William Gibson dal punto di vista letterario e da Blade Runner a Minority Report da quello cinematografico, riuscendo a creare un’ambientazione convincente ed ispirata.
Ci troviamo a Cracovia nel 2084, nei panni dell’anziano detective Daniel Lazarski, che ha le fattezze ed è doppiato da Rutger Hauer, celebre attore internazionale che proprio in Blade Runner interpretava un androide; il nostro protagonista questa volta non è un’automa ma un’Osservatore, speciali agenti che possono collegarsi con impianti cybernetici alla mente delle altre persone per estrarne informazioni utili ai fini delle proprie indagini.
Il futuro che ci attende come location di Observer ci viene spiegato brevemente dalla stessa voce del protagonista da una serie di scritte bianche a scorrimento su sfondo nero che ci introducono al menu di gioco. In un mondo tecnologicamente avanzato controllato da una spietata multinazionale, la Chiron, in cui gli uomini hanno impianti e arti cybernetici, la società è in declino per colpa delle continue guerre e di una piaga digitale, il nanofago, che ha ucciso buona parte dei “potenziati” e costretto i sopravvissuti (ed il nostro protagonista) ad un continuo utilizzo di una droga, la synchrozine per poter riuscire a gestire psicologicamente i propri innesti e stabilizzarli evitando delle vere e proprie crisi. Dopo questa epidemia, ancora letteralmente in corso, la gente comune, i poveri e i derelitti sono sempre più chiusi nelle proprie case fatiscenti a cercare conforto con droghe e realtà virtuali.
Esplorazione, investigazione e qualche spunto stealth
A dare incipit in Observer all’indagine di Lazarski è la telefonata del figlio, Adam, coinvolto in affari loschi e sparito da anni, che ci portano alla location principale di Observer, il complesso abitativo da dove il figliol prodigo ha fatto la chiamata. Dovremo districarci in questo labirintico “palazzo” che verrà isolato per motivi ignoti e dove troveremo subito un cadavere misteriosamente senza testa, esplorando ed interrogando il custode e gli inquilini attraverso i citofoni ed investigare sull’omicidio, utilizzando gli strumenti a disposizione del nostro detective di polizia.
Daniel non è armato ma possiede, grazie ai suoi impianti cibernetici, la visione notturna, una sorta di biovisione e la possibilità di zoomare con la visione migliorata, simile alla realtà aumentata di Batman, che gli permette di scansionare oggetti e di scoprire dettagli non visibili ad occhio nudo, oltre ovviamente alla possibilità di collegarsi neuralmente ad altre persone, vivendo i loro ricordi in prima persona.
A livello di gameplay, oltre all’esplorazione e l’interazione con numerosi oggetti e la possibilità di aprire porte, cassetti e armadietti per scoprire indizi, trovare dosi di synchrozine e le fotografie delle vittime del nanofago (i collezionabili nascosti in tutta l’enorme struttura e nei ricordi delle menti “osservate” dal protagonista) e le già citate capacità tecnologiche di Daniel, alterneremo le fasi di indagine con fasi stealth, in cui dovremo nasconderci da un pericoloso “cacciatore” digitale, con in aggiunta un buon numero di puzzle e serratura elettronica da violare.
Oltre alla struttura labirintica dell’enorme palazzo, l’assenza di una mappa richiamabile dal menu e la necessità di cercarle nei vari piani rende ancora più difficile orientarsi, permettendo al giocatore di immergersi perfettamente nei panni dell’attempato investigatore e nella sua fragile mente. A tal proposito gli sviluppatori hanno usato ottimamente le crisi d’astinenza (o i momenti di panico) per farci utilizzare spesso la droga per calmare il nostro protagonista, lasciando la narrazione di Observer sempre sospesa tra realtà e viaggi mentali, permettendoci di indagare tanto sulla psiche umana e le sue paure quanto sugli sviluppi futuri tecnologici, che già appartengono al dibattito scientifico da decenni, come lo sviluppo di IA senzienti. All’interno del complesso abitativo inoltre sarà possibile anche svolgere delle sotto-indagini secondarie collegate alla trama principali ma non necessarie per terminare il gioco; la trama permette al giocatore (e lo invoglia molto) a rivivere l’intera esperienza, magari modificando la scelta morale finale a cui sarà chiamato il protagonista, di cui non vi accenneremo nulla in questa recensione.
Narrativamente parlando i ragazzi del Bloober Team hanno fatto centro, riuscendo davvero a creare un’ambientazione perfetta con una storia intrigante e ben strutturata, con diversi colpi di scena e moltissimi momenti di tensione, facendo un’ulteriore passo in avanti rispetto alla loro prima produzione. A livello di giocabilità invece Observer soffre, come gran parte dei videogiochi investigativi, del calo di ritmo tra le visioni “psichedeliche” delle menti esplorate e dei viaggi mentali del protagonista e le parti investigative (e gli stessi “ricordi”) molto pilotate.
Se solo potessi vedere quello che ho visto con questi tuoi occhi!
Per quanto riguarda il comparto tecnico, nonostante in Observer le texture ed in generale la grafica non facciano gridare al miracolo, il lavoro di level design e artistico del team polacco è davvero sublime ed il continuo susseguirsi di immagini digitali, luci e strane tecnologie all’interno del condominio aiutano moltissimo nell’immersione nel decadente prossimo futuro che ci prospettano. A parte qualche incertezza nei caricamenti tra un’area e l’altra e qualche sporadico calo di framerate, la versione PlayStation 4 da noi testata si è rivelata fluida e i comandi sono perfettamente integrati con il pad e di facile assimilazione, nonostante qualche incertezza e imprecisione nelle fasi spiccatamente puzzle che non influisce comunque in nessun modo sulla giocabilità di questa ispirata sorta di “thriller investigativo interattivo”. Sicuramente dal punto di vista della modellazione poligonale e per gli effetti particellari si poteva osare forse di più, ma per una produzione indie a basso budget non ci si può certo lamentare ed in generale il team ha svolto un buon lavoro sull’Unreal Engine 4, seppur con qualche ambientazione riciclata da Layers of Fear brillantemente mascherata da autocitazione.
Il comparto sonoro conta un doppiaggio inglese eccezionale, in cui si può davvero ammirare il grande lavoro della star internazionale che interpreta il protagonista e anche di tutti i comprimari, davvero eccellenti, coadiuvate da musiche ottime e che calzano a pennello per le varie situazioni di gioco, creando il giusto pathos. Gli effetti sonori invece sono per la verità appena sufficienti e non curati alla perfezione, ma restano una componente marginale in un progetto di così lodevole fattura.
In conclusione, consiglio vivamente Observer a tutti i giocatori che cercano una bella storia investigativa sci-fi con elementi classici dei titoli di genere thriller/horror psicologico, che riesca ad intrattenerli per diverse ore, con un’ambientazione artisticamente ispirata; a mio parere una delle opere migliori del genere cyberpunk, ritornato di moda (fortunatamente) negli ultimi anni e di cui questo titolo rispetta perfettamente le “linee” guida dettate da Blade Runner e Neuromante.
Inoltre questa produzione ha un’ottima rigiocabilità dovuta ai finali multipli e alle diverse indagini secondarie presenti nell’ambientazione, oltre ovviamente ai collezionabili da cercare per i completisti ed un trofeo davvero difficile da ottenere (completare il gioco senza morire nemmeno una volta); per completare la prima volta Observer saranno necessarie circa 8 ore, non portando a termine tutte le attività secondarie presenti sul registro di gioco.
*Versione testata: PlayStation 4 grazie al codice fornito dagli sviluppatori.