Dopo l’esperienza dei primi due capitoli di Guardians of the Galaxy, Telltale Games ritorna alla carica con il seguito di quest’ultimi, il terzo episodio, che prende il nome di More Than a Feeling, con il quale la Software House si appresta ad entrare nella parte clou della vicenda e nelle storie emozionanti di Peter Quill e dei suoi compagni, i Guardiani della Galassia.
Al netto di due episodi iniziali poco brillanti soprattutto per quanto riguarda il ritmo di gioco, troppo compassato, ed una continua sensazione di non poter scegliere ed indirizzare la storia a proprio piacimento, riuscirà More Than a Feeling a ribaltare la situazione?
Una scelta determinante
Dopo aver trattato il passato di Rocket nel precedente capitolo, anche in questa occasione rivivremo spesso situazioni antecedenti al flusso temporale in cui si svolgerà la vicenda. Inizialmente si parlerà ancora del rapporto tra Peter e la madre che fino a questo capitolo rimane sempre uno degli elementi chiave riportati nel gioco, per poi spostarsi, analogamente al secondo episodio, su altri personaggi chiave della nostra avventura.
More Than a Feeling infatti sarà incentrato in questo frangente sull’approfondimento del rapporto burrascoso tra le due figlie di Thanos, Gamora e Nebula, che ci verrà raccontato abilmente tramite flashback ben curati e approfonditi conditi da qualche scena d’azione sempre riportata tramite i mai banali Quick Time Event.
Ma non sarà solo questo il punto fondamentale di questo capitolo, dato che, nel corso della terza iterazione della serie avremo a che fare con l’arrivo di un nuovo personaggio, già conosciuto a coloro che hanno avuto modo di assaporare i fumetti o le pellicole ispirate agli eroi in questione, che arriverà quasi all’improvviso tramite un colpo di scena ben congegnato nel mentre Peter Quill continua nella sua ricerca asfissiante della madre.
Dopo questo avvenimento si movimenterà il tutto anche grazie all’aiuto del suddetto personaggio che aiuterà Star Lord a instaurare un rapporto migliore o peggiore, a seconda delle scelte prese nei vari dialoghi, per poi condurlo ad un luogo chiave sia dell’episodio sia dell’intera serie. Proprio qui infatti entrerà in gioco anche l’utilizzo del manufatto Kree chiamato Eternity Forge, artefatto su cui si basano le vicende di questi primi tre capitoli, dove per la prima volta si potrà compiere una scelta davvero determinante per la prosecuzione della trama e del gioco e che permetterà di cambiare di molto le prospettive del prossimo capitolo.
Fedele allo stile Telltale
A livello di gameplay ovviamente il titolo resta fedele ai suoi predecessori, continuando a proporre le medesime variazioni di gioco tra fitti dialoghi, momenti più action conditi da Quick Time Event sempre azzeccati e la solita sequenza di esplorazione su due piani che abbiamo già potuto vedere negli altri capitoli.
Ovviamente come tutte le produzioni di Telltale Games prevale l’importanza dei dialoghi tra i personaggi, che riescono ad instaurare diversi rapporti tra loro a seconda delle nostre scelte che prenderemo nel corso dell’avventura e, soprattutto in questo episodio, ci troveremo a dover decidere alcune importanti strade da percorrere, favorendo o andando contro le idee di alcuni dei nostri fedeli compagni di viaggio.
Da sottolineare assolutamente, ancora una volta, le sequenze action che ci vengono proposte tramite i QTE, sempre ottimamente realizzati e adrenalinici, che permettono di variare il ritmo del gioco mantenendo alta anche l’attenzione degli utenti, dato che un errore potrebbe far ripetere la sequenza affrontata e far ripetere diverse scene.
Quest’ultimi si sposano perfettamente con i vari capitoli affrontati nell’avventura e rendono molto più varia l’esperienza di gioco che altrimenti resterebbe piuttosto monotona.
Per quanto riguarda invece il comparto tecnico e artistico, c’è da segnalare qualche problema soprattutto nel primo dato che sono presenti diversi cali di frame rate in cui il titolo rallenta vistosamente, ma comunque sia non inficiano, per ovvi motivi, nell’esperienza complessiva.
Il lato artistico invece risulta sempre ottimo con la qualità grafica che non eccelle ma che mantiene la stessa asticella
dei precedenti episodi e con la colonna sonora che è davvero una delle note più liete sia dei due precedenti capitoli sia con More Than a Feeling, che può contare su effetti e brani davvero azzeccati in ogni particolare.
L’avventura si fa interessante
Il terzo episodio della serie targata Telltale incomincia a portare la vicenda nelle fasi salienti, con i Guardiani della Galassia che si ritroveranno finalmente a dover prendere decisioni fondamentali ai fini della trama e che si troveranno in situazioni veramente complicate.
Finalmente il titolo riesce a dare una sterzata all’impeto narrativo abbastanza compassato degli scorsi episodi con eventi molto più avvincenti rispetto a prima ed una cura generale che si percepisce ancor di più. Inoltre è presente anche una maggior vivacità di tutto il gruppo che in questo episodio riesce, in alcune sequenze, ad essere scanzonato e irriverente più che in altri frangenti. Un giro di boa quindi positivo aspettando gli ultimi due episodi che andranno a definire e a completare tutta la vicenda dei Guardiani.
*Versione testata: PlayStation 4 gentilmente fornita dal distributore europeo.