Dal team di sviluppo indipendente Shining Pixel Studios, giunge a noi uno strategico storico ambientato nell’antica Cina, chiamato Oriental Empires.
Si tratta del primo gioco del team in questione a sbarcare su Steam grazie all’editore Iceberg Interactive. Oriental Empires permetterà ai giocatori di creare e modificare a proprio piacimento le vicende di una vera e propria dinastia cinese, tutto questo grazie alle innumerevoli possibilità disponibili per poter gestire in ogni minimo frangente il proprio impero.
Ogni scelta effettuata dal giocatore, sia essa in ambito politico, religioso o culturale cambierà drasticamente l’evoluzione e la crescita della propria dinastia, con tutti i rischi annessi. Sta proprio in questo il fascino di Oriental Empires. Andiamo a vedere nel dettaglio tutti gli elementi che compongono quest’affascinante strategico a turni.
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Un titolo ricco e complesso
In Oriental Empires vi sono principalmente due modalità: giocatore singolo e multiplyer. Iniziando dalla modalità singleplayer, essa è a sua volta suddivisa in “Campagna” e “Partita Libera”, ma, nell’effettività delle cose, le differenze tra le due sono così sottili da non essere nemmeno avvertite. All’inizio di una partita o di una campagna il giocatore dovrà scegliere tra le molteplici dinastie che il titolo ci offre(alcune delle quali sbloccabili tramite il raggiungimento di determinati obiettivi in game), ciascuna delle quali con le sue peculiarità, sia quelle positive che quelle negative. Ed è qui che un impero sorge.
Le dinamiche ricordano infatti quelle della ben nota saga videoludica Civilization, nata nel lontano 1991, ed infatti il giocatore si ritrova catapultato in una mappa suddivisa ad esagoni con una sola città sotto il proprio controllo.
Trovarsi spaesati è la prassi, vista la quantità di possibilità gestionali che Oriental Empires offre al giocatore; ci ritroviamo, infatti, di fronte ad uno tra i videogiochi strategici a turni tra i più complessi e ricchi di contenuto che io abbia mai visto, che può competere alla pari con la saga ideata da Sid Meier citata prima. Sebbene la possibilità di gestire il proprio impero in ogni singolo dettaglio sia una prospettiva allettante, ben presto capiremo anche quanto tutto ciò possa risultare faticoso! Ma non fraintedetemi! Oriental Empires è un gioco stupendo proprio grazie a questa sua estrema complessità ed articolazione. Superato infatti il difficile approccio iniziale subentrerà la soddisfazione che solo un gestionale di buona qualità può donare ad un giocatore.
Vedere il proprio impero crescere sarà gratificante, soprattutto tenendo in conto dell’enorme lavoro che è dietro ad ogni singolo step del processo. Infatti, similarmente a ciò che avviene in Civilization, il giocatore, oltre a gestire le costruzioni, le truppe, gli afflussi di denaro e i vari insediamenti, dovrà occuparsi di ogni singola scoperta in quattro ambiti differenti: Power(Potere), Craft (Manodopera), Thought(Filosofia), Knowledge(Conoscenza). Ciascuno di questi ambiti sanciranno il tipo di leader che ogni giocatore vorrà essere: violento e spietato? Diplomatico e generoso? Avido e disinteressato? Grazie alle molteplici perk che Oriental Empires ci mette a disposizione durante l’evoluzione del nostro impero sarà possibile diventarlo.
Altra cosa da tenere in conto è la gestione delle battaglie all’interno del gioco: non si tratta più solo di muovere le truppe, ma di organizzare veri e propri piani di battaglia, in cui anche solo la direzione verso cui sono rivolte le truppe è un fattore rilevante. Una dinamica interessante, che incrementa la sfida nella scalata verso il potere.
La modalità multiplayer permette inoltre di aumentare la già notevole longevità di Oriental Empires, permettendo al giocatore di mettersi alla prova con avversari provenienti da tutto il mondo. E voi siete pronti a fondare un impero? Su cosa stabilirete i vostri pilastri portanti?
La cura per il dettaglio che arricchisce il tutto
Il colpo d’occhio dato inizialmente da Oriental Empires è talmente d’impatto al punto da non credere che si possa trattare realmente di un titolo indie. La sua cura per il dettaglio, sia a livello grafico che a livello sonoro, non sembrano minimamente essere state create da uno studio indipendente.
A livello grafico risulta essere ottimo e godibile, riuscendo a ricreare perfettamente le ambientazioni semplificate per interagire al meglio con esse; ad arricchire questo aspetto c’è la possibilità di zoomare fino a poter vedere in dettaglio tutte le componenti grafiche del gioco. C’è da dire che i modelli sono ripetitivi, ma trattandosi di un gioco strategico in cui la grafica non è uno dei pilastri fondamentali ci si può tranquillamente passare sopra.
Il comparto sonoro è eccezionale! La colonna sonora d’impronta tipicamente orientale riesce a generare un’immersione notevolmente profonda, rendendo l’esperienza ancora più godibile di quel che già è. Un comparto tecnico degno di nota, tenendo soprattutto in conto del fatto che Oriental Empires sia un titolo indie.
Conclusioni
Oriental Empires è uno strategico completo da tutti i punti di vista. Un titolo assolutamente imperdibile per tutti coloro che sono innamorati dei videogiochi tattici a turni. La sua replicabilità è elevatissima e diversificabile in molti suoi aspetti, cosa particolarmente apprezzabile in titoli di questo genere.
C’è da dire, però, che in questo gioco la difficoltà linguistica non è poca, ed anzi, accentua l’approccio iniziale al titolo, le cui dinamiche non sono d’immediata comprensione. Le difficoltà linguistiche potrebbero essere l’unico vero problema di Oriental Empires, ma vi consiglio vivamente di superare questa barriera, il gioco vale ampiamente la candela. Vi ricordiamo che il titolo in questione sarà disponibile a partire dal 14 settembre 2017 per PC(via Steam) al prezzo di 27,99 €.