Con il mese di settembre ormai conclusosi la nuova stagione videoludica è ufficialmente entrata nel vivo, e dopo il momento degli sportivi arriva anche l’ora di scendere in pista con una serie di titoli corsistici che ci faranno stare incollati alle nostre postazioni in sessioni prolungate di rettilinei e curve incredibili.
Proprio in questo ambito entra in scena prepotentemente Project CARS 2, il nuovo proegetto degli Slightly Mad Studios, il seguito di un titolo che si è ritagliato negli scorsi anni una fetta di pubblico importante anche grazie al suo sviluppo; sbarcato nel mercato tramite la piattaforma World of Mass Development, Project CARS è stato creato direttamente dagli stessi giocatori, che hanno aiutato gli sviluppatori provando le build mensilmente e consigliando le varie modifiche da apportare.
Ed è proprio grazie al successo di quest’ultimo che Slighty Mad ha potuto mettere le basi e portare alla luce il secondo capitolo con la collaborazione del publisher Bandai Namco e l’obiettivo di mettersi di traverso tra le due importanti esclusive, da una parte Forza Motorsport 7 per Microsoft e dall’altra Gran Turismo Sport per Sony, con il vantaggio però di uscire su entrambe le piattaforme e PC.
Una corsa adatta a tutti
Alla base di Project CARS 2 c’è la voglia di dare ai videogiocatori un’esperienza di guida unica basata sopratutto sulla simulazione, lontano da titoli arcade come potrebbe essere un Need for Speed, mettendo gli utenti alla guida di bolidi completamente personalizzabili sotto la carrozzeria.
La vettura infatti potrà essere completamente personalizzata tramite diversi fattori che troveremo sotto la voce Messa a Punto, in cui potremo modificare le gomme e la loro pressione, le sospensioni, gli ammortizzatori e così via per dar vita a delle sensazioni uniche all’interno dei moltissimi circuiti presenti. I giocatori infatti potranno svolgere anche la parte del meccanico o ingegnere di pista andando a spulciare tra i vari settaggi per correre al massimo delle proprie potenzialità ed affrontare al meglio una serie di tornanti difficili o sfrecciare alla velocità della luce su un lungo rettilineo.
Ovviamente le varie opzioni sono consigliate ad un pubblico più esperto in materia, anche se, a lato di ogni possibile modifica sarà presente una piccola descrizione per capire gli effettivi cambiamenti e cosa possano comportare in pista; per i novellini invece o semplicemente per chi non vorrà addentrarsi troppo nel fattore meccanico sarà possibile chiedere aiuto all’ingegnere di pista, il quale ci chiederà la natura del problema, per esempio la difficoltà nel curvare o nell’aderenza all’asfalto, per poi consigliarci quali aspetti meccanici andare a modificare al fine di ottenere una migliore prestazione generale della vettura.
Ciò detto le modifiche all’abitacolo non saranno le uniche presenti nel gioco dato che sarà possibile cambiare in maniera dettagliata tutti gli aiuti e le componenti utili alla guida come la direzione da seguire dai parametri come la sterzata e la frenata assistita all’opportunita di settare la Guida Assistita come Reale.
Così facendo si potrà rendere l’esperienza di gioco personalizzata e impratichirsi nelle traiettorie con le apposite linee guida oppure cercare una mano nella CPU solo per quanto riguarda le curve e così via, d’altro canto, invece, i giocatori più assidui e che cercheranno un titolo più impegnativo potranno usufruire della guida manuale, quindi senza aiuti di ogni sorta, aumentando anche il livello degli avversari in-game tramite due parametri che saranno il Livello di Abilità degli Avversari e l’aggressività degli avversari, i quali potranno andare da un valore minimo, rispettivamente principiante e cauto, ad un valore massimo, Pro e Aggressivo, con quest’ultimi che riusciranno a dare filo da torcere anche al più temerario dei piloti.
Analizzando sotto un altro aspetto la giocabilità troviamo le moltissime differenze tra le vetture presenti nel gioco, partendo dai go kart e passando dalle supercar fino ad arrivare alle indycar, tutte le automobili avranno un feeling diverso con i giocatori che dovranno stare attenti a come affronteranno i tracciati a seconda dei circa 170 veicoli presenti nella nuova fatica di Slightly Mad.
Ma il tutto non si ferma solo alla tipologia di vettura dato che un fattore determinante sarà la condizione del tracciato e del tempo, infatti si potrà correre sotto il sole, con la pioggia battente o addirittura su piste ghiacciate.
In questi due ultimi casi i piloti verranno mesi a dura prova dato che in caso di pista bagnata bisognerà cambiare le proprie “abitudini” e far attenzione ogni volta che si darà troppo gas o ad una curva particolarmente ardua, che potrà sfociare in un bel testacoda compromettendo così la buona riuscita della gara.
Altro problema che incontreremo nella pista bagnata saranno le pozzanghere, dei veri pericoli per la continuazione della corsa, che, se prese ad una velocità troppo elevata, ci consegneranno nelle “mani” delle barriere in men che non si dica.
Discorso a parte invece per le piste ghiacciate che ci sono sembrate sì ben fatte ma con alcune vetture letteralmente inguidabili soprattutto nelle categorie più basse, con automobili che sembrano andare a destra e a sinistra senza possibilità di controllarle a dovere. Questo è soprattutto dovuto al numero di auto presenti che ha obbligato gli sviluppatori a concentrarsi con maggior attenzione su alcuni tipi di vetture piuttosto che altre.
A parte questi casi rimane comunque difficile perdere il controllo dell’auto in condizioni normali a meno che non si spinga eccessivamente sull’acceleratore in curva o si prendano cordoli in maniera troppo aggressiva.
Si parte dal basso per arrivare ai vertici dell’automobilismo
Su Project CARS 2 potremo sfruttare diverse modalità tra cui la gara personalizzata, le prove a tempo, partite online e così via ma il cuore pulsante della produzione è senza dubbio la modalità carriera nella quale impersoneremo il nostro alter ego virtuale alle prese con numerosi campionati che ci condurranno in sei macro categorie che andranno di pari passo con le nostre abilità e la nostra fama. Inizieremo da discipline più semplici come la Formula Rookie, Kart One e la Ginetta Juniors Challenge per poi passare di categoria fino a quelle più importanti come l’indycar; una volta scelta una delle possibilità avremo a disposizione diversi punti di partenza chiamati serie, per esempio una volta scelta la Formula Rookie potremo scegliere tra tre diversi punti di partenza, Asia, Regno Unito o America, per poi passare, una volta vinto, al campionato europeo e portare a termine la nostra categoria.
Ad intervallarsi con i suddetti campionati nel corso della carriera avremo diverse possibilità per staccare dalle corse di categoria, grazie alla presenza delle Guide Costruttori e agli Eventi a Invito. Queste due novità permetteranno di prender parte ad eventi speciali, nel primo caso con auto specifiche di un costruttore, sbloccabili aumentando l’affinità con quest’ultimo guidando le sue vetture nel corso della carriera, nel secondo invece potremo staccare dalla routine guidando auto d’epoca o pilotando bolidi anche in condizioni speciali, a patto però di portare a termine degli obiettivi predefiniti al fine di sbloccare le corse in questione.
Anche nella Carriera sarà possibile modificare alcuni parametri oltre a quelli della guida, degli avversari e dell’assetto delle vetture, infatti potremo liberamente decidere una tra due versioni del campionato, una ridotta e una normale con più gare a cui partecipare, e se svolgere o meno le Prove Libere e le Qualifiche.
Queste ovviamente saranno molto utili per prendere dimestichezza sia con il nuovo veicolo nelle nostre mani sia con le varie sfumature del tracciato che andremo ad affrontare.
Ma come detto in precedenza non ci sarà solo la modalità carriera ma anche le gare personalizzate con cui provare tutti i veicoli e tutte le varietà dei tracciati a piacimento, con oltre un centinaio di variazioni del circuiti presenti, una
quarantina in tutto ma che vedranno modifiche in alcune curve come nel caso di Monza e così via.
Anche per il comparto online bisogna dire che il titolo rimane solido sotto tutti i punti di vista anche grazie alla presenza di alcuni fattori con cui gli sviluppatori hanno cercato di equilibrare le partite in rete tenendo conto degli incidenti causati nelle gare precedenti così da salvaguardare i piloti che corrono in maniera pulita.
Vetture e tracciati di qualità
Parlando del comparto tecnico bisogna dire che il titolo tiene un livello molto alto per quanto riguarda le vetture, riportate in maniera certosina e davvero belle da ammirare; stessa cosa si può dire per i circuiti ricreati grazie alla scansione di ogni pista attraverso droni e scatti, i quali hanno permesso al team di riportare ogni singolo centimetro di asfalto alla perfezione con tutte le variazioni di cui vi abbiamo parlato in precedenza che andranno a sommarsi anche alla incognita tempo, che potrà cambiare e spesso ribaltare le previsioni della corsa costringendoci ad un cambio gomme affrettato o ad una sbandata per evitare una pericolosa pozza d’acqua.
Anche il frame rate si è dimostrato solido nella nostra prova su Xbox One con sporadici cali e qualche problema di crash che ci ha penalizzato in alcune corse, anche se per il resto il corsistico si presenta in generale sui 60 fps.
Per quanto riguarda invece il comparto sonoro è di altissima fattura il rombo dei motori, che riesce a far immedesimare l’utente in un vero e proprio pilota, con il suono soave delle vetture che lo accompagna per tutti i tracciati.
In prima fila
L’ultima fatica dei ragazzi di Sligthly Mad Studios riesce appieno nel suo intento, creare una valida alternativa a due mostri sacri del genere corsistico come Forza e Gran Turismo, basandosi soprattutto sulla simulazione ma strizzando l’occhio a chiunque grazie alla possibilità di personalizzare la propria esperienza di gioco tramite una miriade di impostazioni sia in-game sia per le vetture, così da abbracciare un bacino d’utenza molto più ampio rispetto al primo capitolo.
Il titolo è di sicuro di altissimo livello sia per quanto riguarda i contenuti sia per le possibilità che offre anche se sotto alcuni aspetti rimane un po’ claudicante per esempio sulla qualità di guida di alcune macchine e su alcune collisioni tra veicoli non proprio realistiche.
*Versione testata: Xbox One, codice digitale fornito dal publisher Bandai Namco