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Project Nimbus, sviluppato da GameCrafterTeam e distribuito da KISS Ltd, è un action in terza persona dedicato agli appassionati di “battaglie tra robottoni”! Il gioco ci metterà al controllo dei Battleframes, Mech umanoidi, ognuno appartenente ad un pilota specifico e con caratteristiche diverse. Ambientato in un mondo postapocalittico e intriso di una storia molto curata, sia dal punto di vista narrativo che stilistico, il titolo ci proietta verso un gameplay semplice ma tutto sommato appagante. La modalità campagna, divisa in atti (e a loro volta in sottocapitoli), ci porterà ad affrontare missioni di vario genere, ma caratterizzate da meccaniche in alcuni casi ripetitive: sconfiggi tutti i nemici, libera una determinata zona, annienta il boss di turno. Same ol’ day.
Tutto sommato, però, il sistema di gioco in generale è comunque bilanciato: il nostro Mech ha a disposizione un’armatura (punti salute) e svariate armi, ricaricabili o soggette a cooldown. Si potrà volare liberamente per la mappa di gioco, evitando attacchi nemici con manovre difensive o attrezzature come Flare, Funnel o Dummy Decoy, e contrattaccare a nostra volta con missili, mitragliate e perché no, con uno spadone degno del Megazord dei vecchi tempi. La profondità del gameplay varia molto all’aumentare della difficoltà: se al livello Casual Gamer tutto risulterà troppo facile e a prima vista piatto, salire di un solo livello ci costringerà a conoscere ogni singolo dettaglio del Mech a nostra disposizione, e meccaniche secondarie come il bullet time, se non vorremo fare figure barbine e morire dopo pochi secondi di gioco.
Oltre alla Campagna, è disponibile la modalità Survival, in cui sarà possibile scegliere il nostro Mech preferito, la difficoltà che più ci aggrada, e affrontare orde di nemici alla ricerca del punteggio perfetto. Purtroppo, le offerte ludiche del gioco finiscono qui, e quasi si sente il bisogno di una modalità extra (magari online?) o la possibilità di personalizzazione del Mech. I programmatori si sono dimostrati però disponibili e attenti alle richieste dei fan: che il futuro ci riservi qualcosa di grosso?
Da un punto di vista tecnico Project Nimbus è un titolo che confonde: i filmati di gioco sono oggettivamente molto piacevoli, e sono più che sicuro che lo stile registico e la qualità generale renderà felice tutti i fan del genere. Discorso diverso invece per la grafica in-game: tutto sommato, i Mech e molti particellari sono fatti bene, forse qualche animazione un po’ legnosa, ma ci sta; quello che invece è particolarmente scarno, sono gli elementi di fondo, che sembrano appartenere ad un’era passata ormai da decenni. Ok, è vero, per la maggior parte del tempo saremo in volo ad evitare missili e a distruggere flotte nemiche, quindi difficilmente ci troveremo li a badare a ciò che ci circonda, però in alcuni casi i livelli risultano troppo anonimi e piatti, e l’immersione potrebbe risentirne.
Altro piccolo lato negativo è l’interfaccia di gioco, dannatamente chiara, che spesso si mescola con ciò che succede a schermo e risulta praticamente illeggibile: un colore diverso, uno sfondo opaco o una semplice ombreggiatura, avrebbero reso l’interfaccia usufruibile in ogni situazione di gioco senza problemi. Fortunatamente, il comparto sonoro fa da contraltare in maniera consistente, con un buon doppiaggio e una colonna sonora sempre sul pezzo, capace di tirar fuori il nostro lato “Power Ranger” che avevamo ormai dimenticato.
In conclusione, Project Nimbus è un titolo coi suoi alti e bassi. Non è un gioco per tutti, su questo non ci piove, poiché il giocatore medio potrebbe non riuscire a soprassedere sui vari difetti precedentemente elencati. Ma, se i Mech sono la vostra passione o semplicemente il genere vi incuriosisce, ad un prezzo relativamente contenuto avrete la possibilità di giocare un titolo tutto sommato piacevole, con un buon grado di sfida, e che presenta un background che onestamente nemmeno io mi sarei aspettato!