Dopo la rivoluzione dello scorso anno con il cambio del motore grafico ed il passaggio al Frostbite Engine 3 e l’introduzione della campagna in single-player “Il Viaggio”, Electronic Arts è chiamata a difendere la corona di Re dei titoli calcistici dal nuovo assalto di PES con FIFA 18. Scoprite insieme a noi se riuscirà a mantenere lo scettro, nella nostra recensione.
In continua evoluzione, proprio come il gioco del calcio
Il rischio, in produzioni di questo genere, è che gli sviluppatori dopo grandi cambiamenti, nel capitolo annuale successivo alla “rivoluzione” tendano a “sedersi sugli allori”, ma fortunatamente non è questo il caso, e FIFA 18 riesce a migliorarsi in ogni aspetto, sia in termini contenutistici che a livello tecnico e di giocabilità.
Ritorna la campagna in single-player con Alex Hunter, con la possibilità di recuperare il salvataggio di FIFA 17 e riprendere proprio da dove si era lasciato, oppure scegliere un nuovo salvataggio ed iniziare la seconda stagione da professionista del protagonista, ora poco più che diciottenne. In entrambi i casi, dopo un breve riassunto di quanto successo nella precedente stagione, prenderemo di nuovo in mano il destino del giovane calciatore, plasmandolo a nostro piacimento. Gli sviluppatori si sono adoperati a sfruttare molto di più l’ottima recitazione di Adetomiwa Edun, l’attore protagonista, offrendoci molte più “scelte” cruciali e rendendo in generale la storia più accattivante, interessante e coinvolgente. Questa seconda parte de “Il Viaggio” ci ha convinto e divertito ed è sicuramente, a nostro parere, tra le campagne single player migliori finora sviluppate in un titolo sportivo. Non vi rivelerò oltre della trama per evitare un sicuro linciaggio e lasciarvi il gusto della sorpresa, portando Alex Hunter verso nuovi successi.
L’altra modalità che è stata affinata nel modo migliore è sicuramente FIFA Ultimate Team, a partire dagli obiettivi iniziali e quelli giornalieri e settimanali, che permettono di accumulare giocatori, contratti e altre carte utili fin dalle prime partite, e che velocizzano la realizzazione di una rosa competitiva per andare a scalare le Divisioni Online. Oltre agli obiettivi sono state migliorate le modalità Creazione Rosa e Draft, e alla Champion’s Cup del week-end con qualificazioni in settimana è stato aggiunto un torneo giornaliero con ricchi premi. Inoltre per chi ama giocare a Ultimate Team in single player è stata introdotta la Squad Battles, in cui è possibile sfidare offline squadre di altri giocatori e anche rose selezionate dai reali calciatori internazionali, anche qui con bottini degni della difficoltà.
La classica carriera ha nuove feature, tra cui l’aggiunta di trattative interattive, filmati dinamici per le notizie nel menu, allenamenti preimpostati e nuove grafiche in sovrimpressione che contribuiscono nell’insieme a rendere questa modalità un’esperienza ancora più profonda e realistica, il tutto affrontabile come negli scorsi capitoli come allenatore/manager o come giocatore.
Tornano anche le altre modalità storiche che giovano in generale di tutti i miglioramenti grafici e di gameplay di cui vi parleremo nel paragrafo qui sotto, e anche la modalità Pro Club ed in generale le partite con il giocatore Pro sono molto più equilibrate e si avverte meno lo svantaggio lasciando usare le posizione scoperte dalla CPU, con un’IA migliorata notevolmente.
Le giuste migliorie ad una formula ormai collaudata
Dal punto di vista tecnico le principali migliorie di FIFA 18 rispetto al suo predecessore riguardano l’introduzione di nuove animazioni per le finalizzazioni e nuovi movimenti, che rendono il gioco ancora più fluido e realistico. Inoltre va sicuramente menzionata, per quanto riguarda i movimenti dei calciatori più famosi, la nuova tecnica d’animazione Real Player, che come suggerisce il nome rende Ronaldo e gli altri campioni ancora più realistici e verosimili, anche quando utilizzati dalla CPU. Oltre ai miglioramenti grafici che riguardano anche le espressioni e i volti dei calciatori, anche l’illuminazione e tutti gli elementi che creano l’atmosfera sono stati “affinati”. I tifosi si comportano in modo più credibile sugli spalti sia a livello di animazioni che a livello di intensità dei cori nei momenti opportuni, ed anche i rumori ambientali e gli speaker degli stadi, oltre cinquanta quelli riprodotti fedelmente, sono ora più realistici e aiutano ad immedesimarsi alla perfezione.
Mentre la colonna sonora rimane di alto livello con artisti famosi e la solita predominanza di pop in tutte le sue forme, la telecronaca di Pardo e Nava non è sempre coerente, e parla, per esempio, sovente di autogoal anche senza il tocco del difensore o portiere avversario, in generale però il numero di frasi sono aumentate e i due cronisti svolgono puntualmente il loro lavoro anche quest’anno.
In conclusione FIFA 18 continua a mantenere lo scettro di miglior titolo calcistico, che detiene ormai da diversi anni, affinando il rivoluzionario capitolo dello scorso anno che aveva introdotto la campagna in single player “Il Viaggio” e l’utilizzo del Frostbite come motore grafico, rendendo il gioco più fluido e sfruttando generalmente meglio il motore proprietario di DICE, con un’IA davvero brillante (a livelli elevati di difficoltà ovviamente) e tante nuove feature che faranno la felicità di tutti gli appassionati. Assolutamente consigliato a tutti gli amanti del genere, vi ricordiamo che abbiamo ben tre rubriche settimanali dedicate a questo titolo in programmazione su Twitch, di cui trovate la scaletta dettagliata sul canale o nell’angolo in alto a destra della home page del portale.
*Versione testata: Xbox One, grazie alla copia review fornita da Electronic Arts