La nuova opera di Airship Syndicate, edita da THQ Nordic, nasce da lontano, per essere più precisi dal 1997, quando Joseph Madureira decide di dar vita all’omonimo fumetto appartenente al genere fantasy arcanepunk che venne si apprezzato dai consumatori, conquistando i primi posti delle classifiche di vendita, ma purtroppo venne cancellato dopo le sue nove ed inconstanti uscite.
Ciò portò Madurerira a passare dal mondo dei fumetti a quello dei videogiochi, lavorando per importanti progetti nel corso degli anni tra cui Dragon Kind per Trilunar, Darksiders e Darksiders II per THQ e altri che lo hanno portato nel 2015 ad iniziare una campagna Kickstarter per finanziare la nuova opera Battle Chaser: Nightwar, un titolo ispirato ai giochi JRPG con combattimenti a turni e uno stile grafico unico basato sull’omonimo fumetto da lui creato.
Dopo una campagna andata decisamente a buon fine con oltre 850,000 dollari incassati e 14,000 backer che hanno contribuito alla realizzazione tramite donazioni il titolo è stato reso disponibile sul mercato per PC, PS4, Xbox One e prossimamente anche su Nintendo Switch.
https://www.youtube.com/watch?v=ISIA7ntKD7U&t=18s
Un gruppo affiatato
L’opera di Airship Syndicate si presenta subito con un filmato introduttivo da cui si può intravedere già una componente artistica forte che, grazie alle idee e al disegno di Joe Madureira, autore anche dell’omonimo fumetto da cui il gioco prende spunto, riesce a colpire per la sua bellezza e pulizia di immagine, che analizzeremo, insieme alla componente artistica in seguito.
Dopo il filmato che presenterà gli elementi principali che andremo a controllare nel corso dell’avventura potremo iniziare la nostra avventura, la quale partirà subito nelle fasi concitate di gioco, infatti mentre il team è in volo verso un isola sconosciuta viene attaccato da un gruppo di pirati che costringono i nostri eroi a far “conoscenza” con una nuova terra dopo esser precipitati.
Qui il gruppo sarà diviso, inizieremo infatti controllando la piccola Gully, figlia del leggendario Aramus, la quale ha ritrovato dei guanti appartenenti al padre e che ha intenzione di ritrovarlo partendo insieme ai suoi compagni tra i quali troviamo Calibretto, un golem gigante con abilità curative che sin dall’inizio saranno molto utili, Garryson uno spadaccino che strizza l’occhio ad un altro combattente molto importante, il noto Gatsu, protagonista di Berserk. Questi due li troveremo praticamente subito nella nostra avventura, mentre dovremo aspettare qualche minuto in più per ricongiungerci con il mago Knolan, che dopo l’attacco riesce a salvare con i suoi incantesimi i tre sopracitati, mentre l’ultima del gruppo, Red Monika, se l’era già data a gambe.
Ogni protagonista sarà ottimamente caratterizzato, ciò renderà molto godibile tutta l’avventura che andremo ad affrontare anche se per quanto riguarda la trama non ci saranno incredibili colpi di scena, rimanendo tutta abbastanza lineare, portata avanti da dialoghi spesso superficiali e in generale troppo basilare per colpire appieno i giocatori.
Tra JRPG a turni e Dungeon
A livello di gameplay Battle Chasers: Nightwar è un connubio tra i classici JRPG con combattimenti a turni e i vari dungeon crawler in cui il giocatore potrà portare con se una squadra di tre personaggi, sui sei giocabili, con cui andrà ad affrontare tutte le insidie all’interno del mondo di gioco.
Innanzitutto ci saranno due modalità di esplorazione che si divideranno nell’ampia mappa di gioco in cui ci muoveremo sui diversi snodi con la possibilità di interagire con gran parte di quest’ultimi per la presenza di oggetti, punti di interesse o nemici, che andrà ad affiancare un’altra modalità di esplorazione più diretta, con visuale dall’alto, in cui potremo muoverci liberamente nell’ambientazione con la possibilità di cercare personalmente oggetti di valore o di imbatterci nei nemici.
Una volta ingaggiati gli avversari ci ritroveremo dinanzi la tipica struttura dei JRPG a turni, con la possibilità di utilizzare le varie abilità e attacchi che avremo a disposizione e di combinarli con i nostri alleati, come detto in precedenza potremo usare ben tre personaggi, ognuno con i propri attacchi caratteristici, che spazieranno da colpi incentrati sull’attacco sulla difesa, buff e quant’altro.
Ovviamente con l’utilizzo di qualche attacco speciale potremo saltare un turno oppure dover caricare il colpo per poi sferrarlo nell’azione successiva, il tutto sarà prontamente segnalato sulla sinistra, dove comparirà un semplice ordine dei turni così da farci capire la successione degli attaccanti.
Sempre nel combattimento risiede una delle novità e delle peculiarità della produzione, ossia il sistema di sovraccarica, una nuova statistica che affianca le solite vita e mana che andrà a modificare leggermente il classico gameplay, dato che permetterà di usufruire maggiormente delle abilità in ogni combattimento, così da poter attaccare spesso con i propri colpi più importanti.
Da buon JRPG che si rispetti inoltre sarà presente la solità meccanica di level up che consentirà ai nostri personaggi di sbloccare abilità uniche con la possibilità di cambiare il proprio equipaggiamento per diventare sempre più performanti e avere qualche bonus che potrà essere fondamentale in battaglia.
Da notare la presenza dei dungeon che sono fondamentali nell’opera targata Airship Syndicate, i quali riescono a dare maggiore ninfa vitale al titolo con le loro meccaniche uniche e la loro natura procedurale.
Ce ne saranno sia principali che secondari, in particolare nel primo gruppo ne troveremo otto che potranno essere completati a diverse difficoltà, ovviamente aumentando quest’ultima si otterranno ricompense più succulente; addentrandoci in questi luoghi ostili ovviamente troveremo nemici e boss di ogni genere che vorranno metterci i così detti bastoni tra le ruote accompagnati anche da alcuni enigmi ambientali che comunque non riusciranno ad impensierire i giocatori nel proseguimento.
Inoltre se moriremo all’interno del dungeon i progressi al suo interno rimarranno immutati, permettendo così di ritornare negli stessi luoghi ma, fortunatamente, senza dover riaffrontare gli avversari già sconfitti.
Una vera bellezza
Ritornando al comparto artistico del titolo, già accennato ad inizio recensione, bisogna ammettere che Battle Chasers: Nightwar è una perla assoluta per quanto riguarda il livello e la natura stilistica, infatti grazie alla bravura di Joe Madureira e degli sviluppatori il titolo presenta una direzione artistica eccellente con design dei personaggi, filmati e animazioni di alto livello, tutto è realizzato in maniera certosina e ogni cosa è riportata con una quantità di dettagli non indifferente.
Anche quando si esplora nella mappa generale delle ambientazioni si riescono a scorgere diversi dettagli disegnati a mano, così come nei combattimenti in cui ogni eroe e nemico gode di una caratterizzazione unica con animazioni vicino alla perfezione e una cura fuori dal comune.
Bisogna notare anche una qualità generale dell’audio a ottimi livelli con diversi brani interessanti e piacevoli da ascoltare con un doppiaggio inglese ottimo e una traduzione italiana di buon livello che riesce spesso a cogliere le sfumature scanzonate della produzione.
Promosso aspettando la versione Switch
La nuova fatica dei ragazzi di Airship Syndicate in collaborazione con Joe Madureira è un opera di alto livello soprattutto per quanto riguarda il comparto artistico, che lo eleva come produzione coadiuvato da uno stile classico da JRPG che riesce ad intrattenere alla grande il giocatore per circa una trentina di ore per completare la storia principale ma a cui vanno aggiunte le diverse ore che consente grazie ad una rigiocabilità notevole e la natura procedurale dei dungeon.
Al prezzo di 29,90€ è di sicuro un titolo che va aggiunto alla collezione di chi ama i JRPG e che vuole inebriarsi di una direzione artistica eccezionale, aspettando quella versione Switch che in molti sono ansiosi di provare compreso il sottoscritto.
Versione testata: PC (Steam) grazie ad un codice digitale fornito dal publisher