Poche ore fa il direttore artistico di Destiny 2 Dave Matthews e il direttore del progetto Sam Jones hanno parlato nuovamente del DLC La Maledizione di Osiride.
Stando alle parole degli sviluppatori Osiride ricorda molto alcuni aspetti del primo capitolo di Destiny anche se, data la durata dell’esilio, quest’ultimo ha potuto modificare il suo equipaggiamento nel corso del tempo.
“Avevamo molte idee in mente che volevamo implementare” ha detto Matthews parlando della creazione della storia e dell’aspetto dello Stregone. “Per noi era estremamente importante che fosse un personaggio in grado di aggiungere diversità culturale al gioco. E cos’ha fatto per tutto questo tempo?” riferendosi ai suoi molti anni di esilio. “Queste sono le domande alle quali abbiamo deciso di rispondere tramite elementi visivi.”
“Se lo guarderete tutto, pian piano inizierete a scoprire elementi molto familiari ai giocatori che hanno avuto tra le mani equipaggiamento e costumi più vecchi. È passato parecchio tempo dall’esilio di Osiride a oggi. Quindi, se si osserva attentamente ciò che è stato pubblicato finora, si possono notare alcuni temi tipici di Destiny 1. Osiride, tuttavia, ha passato il suo esilio ad armeggiare con il suo equipaggiamento e a modificarlo, quindi alcuni di questi temi si rifanno a Destiny 1 molto più di altri.”
“Abbiamo sempre pensato che sarebbe dovuto essere un personaggio sicuro di sé” continua Matthews “volevamo che qualsiasi suo movimento o azione, oltre ai suoi indumenti, mostrasse che si tratta di un abile veterano… di un personaggio di un livello superiore.”
Parlando della Foresta Infinita Jones ha spiegato che si tratta di una “versione simulata della realtà creata dai Vex al di fuori del tempo e dello spazio.”
Ricordiamo che Destiny 2 è disponibile su PC, PlayStation 4 e Xbox One, mentre l’espansione La Maledizione di Osiride sarà disponibile dal 5 dicembre.