Nelle ultime ore il titolo multiplayer survival e open-world Voodoo dello studio italiano Brain in the Box è passato nelle mani di 34BigThings, cambiando nome in Titans Dawn of Tribes.
Come annunciato da Indiegala, ormai ex-publisher di Voodoo, il rapporto con Brain in the Box è stato interrotto per affidare lo sviluppo a 34BigThings in collaborazione con Event Horizon Studios.
34BigThings ha ripreso in mano il progetto dopo alcune problematiche tecniche mantenendone solo i concetti centrali ma rifacendone da zero il netcode, in modo da supportare un maggior numero di giocatori nei server e da avere una base più solida per il futuro, modificando anche la direzione artistica del gioco.
Stando alle parole degli sviluppatori, Titans Dawn of Tribes è ancora un gioco su un’epoca fantastica e primitiva in cui i giocatori combattono e costruiscono insieme e si scontrano, per poi unirsi per lottare contro giganti ispirati ai colossi di Shadow of the Colossus di Fumito Ueda, ma il titolo è ora ambientato in un luogo fantastico e non più in Africa, i colossi non hanno più un nome africano ma sono i Titani e i personaggi hanno perso i tratti scimmieschi scelti da Brain in the Box.
“Ci siamo impegnati per mantenere il tono e il concetto centrale del gioco originale, risolvendo contemporaneamente alcuni problemi che andavano assolutamente risolti. Quindi, il gioco ora si chiama Titans Dawn of Tribes e la direzione artistica è cambiata significativamente per andare incontro a quello che abbiamo in mente. Il nuovo nome riflette meglio, secondo noi, dove sta andando questo gioco. I Titani saranno il cuore del gioco quanto il senso di comunità (le Tribù).
Abbiamo amato l’ingenuità del concetto originale del gioco e abbiamo mantenuto alcuni dei suoi elementi distintivi mentre ci occupavamo del flusso di dati e della qualità dell’illuminazione. Questo ha significato rielaborare totalmente gli Izimu [i colossi], buttar via le vecchia mappa e i modelli… qualcosa di cui ci occuperemo ancora e ancora nei prossimi mesi mentre raccogliamo dati di gioco… e riscrivere interamente il codice. Allo stesso tempo abbiamo sviluppato uno sfondo e una storia più definiti per supportare il gameplay emergente che vogliamo ottenere.”