Con l’esplosione del fenomeno globale PlayerUnknown’s Battlegrounds e con esso dei Battle Royale il mercato videoludico ha subito un grosso scossone con gli sviluppatori che hanno riscoperto le qualità del genere proponendo titoli sulla falsa riga dell’opera di Bluehole.
Proprio da questa base D.W.S. ha preso spunto per dar vita al suo shooter in terza persona multiplayer (con tanto di versione VR) in salsa però futuristica, Until None Remain, nel quale vigeranno pressapoco le stesse regole dei vari titoli in circolazione ma con qualche piccola differenza.
Tra armi tecnologiche, armature e torrette
Per chi non sapesse cosa siano i Battle Royale, dubito francamente che ormai ci sia qualcuno che non abbia sentito parlare di questo genere tornato in auge lo scorso anno, sono una sorta di tutti contro tutti in una mappa di determinate dimensioni nella quale i giocatori presenti partiranno senza armi né equipaggiamento e dovranno cercare di sopravvivere ad ogni costo per accaparrarsi la vittoria finale, che vedrà la gloria di un solo utente.
Ciò che distingue o nella quale cerca di distinguersi Until Non Remain è la natura futuristica del titolo, dato che nella nostra permanenza in una delle due mappa presenti fino ad ora, sarà possibile recuperare armi ed oggetti tutti futuristici con tanto di armature protettive, guanti magnetizzati per scalare pareti e Jet Pack per spiccare il volo.
Tutta l’azione si svolgerà come detto in due mappe, che vedranno l’una un’ambientazione aperta costituita da un bioma desertico con tanto di prefabbricati, strutture costruite ad hoc, gas nocivi e torrette pronte a colpirci a sopresa e l’altra l’interno di una specie di fabbrica nella quale saremo costretti a vagare per angusti corridoi e pericolose stanze anch’esse costellate da torrette.
Una volta raccolte le armi intorno a noi dovremo difenderci dai pochi nemici che incontreremo, per ora le partite vedono la presenza di soli dieci giocatori e in tutte quelle che abbiamo portato a termine, purtroppo, ci siamo solo imbattuti in match contro nove bot e mai contro avversari reali, e proseguire, analogamente agli altri Battle Royale, verso l’area sicura della mappa che si restringerà ogni tot di tempo.
Infatti ogni tre minuti per un totale di tre round la mappa si restringerà, con i giocatori che dovranno riuscire a eliminare tutti i concorrenti entro nove minuti, altrimenti la partita finirà senza un vincitore e farà ritornare tutti alla lobby pre-match.
Questa è di sicuro una delle meccaniche più interessanti del gioco che spinge i concorrenti a non nascondersi nelle fasi conslusive delle partite ma incentiva allo scontro per decretare il vincitore della battaglia reale.
Purtroppo però anche se la produzione vanta la presenza di idee discrete come quest’ultima e la componente futuristica per staccarsi dagli altri competitor, il titolo è segnato da lacune evidenti che vedono in testa la mancanza di giocatori.
Trovare qualcuno nelle lobby è praticamente impossibile e ciò va a minare l’esperienza di una produzione che praticamente fa del multiplayer la sua unica ragione di esistere; senza contare poi che i bot, i quali sostituiscono il numero di player mancanti nel match, sono carenti per quanto riguarda l’intelligenza artificiale con movimenti goffi e a fasi alterne che li rendono facili prede dei nostri fucili.
Per quanto riguarda il comparto artistico il titolo riesce a fare il compitino con le due mappa che, anche se decisamente poco caratterizzate e nutrite di dettagli, si presentano dignitosamente così come le tute dei personaggi e le armi presenti nel gioco.
Da notare poi la presenza della lingua italiana anche se in alcuni frangenti la localizzazione è abbastanza rivedibile con parecchi strafalcioni.
Difficile emergere
Until None Remain riprende le classiche meccaniche dei Battle Royale aggiungendo qualche piccola feature come l’obbligo di eliminare i giocatori per vincere la partita e alcuni oggetti futuristici che danno qualcosa in più sotto l’aspetto del gameplay.
Peccato però per la mancanza di giocatori nelle partite che per ora ci hanno portato ad affrontare quasi esclusivamente dei bot decisamente non all’altezza della situazione.
Ovviamente ricordiamo che il gioco è appena entrato in fase di Early Access e quindi è in pieno sviluppo, anche se, francamente, con un prezzo di 9,99€ si trovano decisamente titoli migliori anche gratuiti. (Molto interessante la versione VR del gioco venduta in sconto in questi giorni a 0,99€ anche se non ho avuto il piacere di testarla dato che non posseggo un visore)
In caso vi piaccia però il genere Battle Royale in un contesto futuristico il titolo è consigliato sperando in update che andranno a risolvere alcune delle lacune presenti.
*Codice digitale della versione PC fornita dagli sviluppatori