C’era un tempo, non troppo lontano dal 2018, nel quale a “governare” il mercato videoludico erano soprattutto Sony e Microsoft grazie alle loro punte di diamante PlayStation 2 e Xbox ma, insieme a loro, c’era un’altra compagnia che andava e va tuttora a comporre la triade del gaming moderno, Nintendo.
La casa di Kyoto proprio in quegli anni lanciò quello che diventò un vero e proprio mantra per i giocatori e gli appassionati Nintendo, ossia “Nintendo Difference“.
“What does it take to make a great game? What it takes is the Nintendo difference.” questo recitava nel lontano 2006 lo spot dedicato al Nintendo GameCube, che, tradotto vuol dire quello che serve per fare un grande gioco è proprio la Nintendo Difference, quella creatività e quella spensieratezza che ci hanno accompagnato nel corso degli anni fino allo scorso, il 2017, nel quale abbiamo assistito alla rinascita della compagnia con una console unica nel suo genere, Nintendo Switch.
Sono passati ben dodici anni da quello spot e siamo ancora qui, nel 2018 a parlare di Nintendo e del suo annuncio per certi versi fuori di testa (ovviamente in senso positivo) che vede come protagonista l’esperienza interattiva per Switch, Nintendo Labo. Ma andiamo con ordine.
Innanzitutto, cos’è Nintendo Labo?
Nintendo Labo è un’esperienza interattiva costituita da diversi Kit che permetterà al giocatore di dar vita, insieme alla console Nintendo Switch, ad un nuovo modo di intendere il gaming dando vita a creazioni fatte di cartone, si avete capito bene di cartone, che andranno ad unirsi con i Joy-Con della piattaforma in un connubio perfetto tra analogico e digitale sfociando nei Toy-Con.
Al lancio, previsto il 27 aprile 2018, saranno presenti due Kit principali, il Kit Assortito e il Kit Robot che differenziano tra loro per il contenuto, con il primo sarà possibile creare una macchinina, una canna da pesca, una casa, una moto e un piano, mentre con il secondo si potrà assemblare una tuta da robot indossabile con tanto di zaino e visore, e per il prezzo, dieci euro di differenza tra loro con il Kit Assortito che sarà venduto al prezzo di 69,99€ e il Kit Robot a 79,99€.
Ma la vera peculiarità di questi Kit sarà che il giocatore dovrà, prima di poter scoprire le varie possibilità messe a disposizione degli oggetti, costruire i vari utensili utili per dar vita a questa esperienza del tutto innovativa.
Infatti entrambi i Kit vedranno al loro interno tutti i materiali al fine di costruire tutti gli oggetti che andranno a comporre per esempio il robot e sarà proprio il giocatore a mettere insieme i vari fogli di cartone, cordicelle, fasce di stoffa e altri elementi andando a riscoprire e facendo riaffiorare quella sensazione di manualità che con la tecnologia si sta un po’ dissolvendo e diventando sempre più rarefatta.
Ovviamente insieme all’occorrente saranno compresi i vari software del caso che permetteranno di seguire passo passo istruzioni interattive e dettagliate, per poi dar vita al vero e proprio videogioco utilizzando il corpo di Nintendo Switch (il tablet per essere più chiari) come vero e proprio cuore pulsante dell’attività che andremo a svolgere, con i Joy-Con che andranno infilati in apposite fessure, in base all’oggetto, per utilizzare i sistemi di movimento e pescare con l’apposita canna oppure gareggiare con la moto o addirittura riprodurre una melodia con il piano.
Ciò detto possiamo addentrarci più nel profondo ed analizzare più nel dettaglio questo nuovo annuncio fuori di testa che bisogna dirlo, ha spiazzato tutti, me per primo, portando un pizzico, ma forse anche un po’ di più, di follia nel panorama ormai saturo e ricco di cloni dei videogiochi.
Nintendo ci ha abituato nel corso degli anni a sorprese di ogni genere, ad annunci controversi e opere sensazionali, e questo Labo si pone di traverso rispetto a tutto quello che abbiamo avuto modo di vedere nel corso degli ultimi anni, con una tecnologia che avanza sempre di più e un mondo videoludico che cerca di raggiungere e perfezionare l’idea di realtà virtuale, la casa di Kyoto decide di rimettersi in gioco, dopo l’anno trionfale di Nintendo Switch, (più di 10 milioni di console vendute, piattaforma più velocemente venduta in Nord America e in Italia per citare alcuni incredibili traguardi del 2017) portando nel mercato, in parole povere, dei Kit di cartone.
Ma ci sono due cose che vanno innanzitutto approfondite prima di fare delle considerazioni personali, in primis il target di età di Labo ed in secundis le modalità di divulgazione di questa nuova-vecchia tecnologia.
Questa nuova esperienza interattiva “punta a portare il sorriso a tutti coloro che entrano in contatto con Nintendo”, così le parole di Shibata nel comunicato ufficiale, con i protagonisti principali di questo nuovo progetto che si possono riconoscere nei bambini, ma giovanissimi non solo nel senso stretto del termine, non solo figure in tenerà età, bensì coloro che un po’ bambini lo sono ancora, coloro che grazie a Labo possono riscoprire quel che di infantile forse avevan perso o semplicemente accantonato.
A questo punta Nintendo, a riaccendere quella ingenuità, quella contentezza che si prova quando, una volta costruita, si utilizza per la prima volta la nostra personale macchinina o a suonare un piano assemblato con fatica.
Certo il target rimane comunque fatto da bambini che potranno giocare e dar vita alle proprie costruzioni in una maniera tutta nuova, ma è ovvio che una gran quantità di gamer saranno interessati a Labo per riscoprire quelle sensazioni passate in una maniera del tutto inedita.
Veniamo dunque al secondo punto sopracitato, ossia la diffusione e il target dei giocatori verso i quali la compagnia ha cercato di far passare il concetto di Nintendo Labo.
La questione infatti non è così banale come possa sembrare, dato che la casa di Kyoto ha voluto pubblicizzare la sua nuova opera scegliendo di farla divulgare non ai siti specializzati, ma alle testate generaliste.
Proprio questo punto sembrerebbe qualcosa da poco, ma in realtà fa parte di una strategia di marketing ben congegnata e messa a punto alla perfezione(ci tengo a precisare che non sono un esperto di marketing), con la quale la compagnia ha voluto rivolgersi ad un pubblico molto più ampio rispetto a quello già in possesso di Switch.
Infatti basandosi sulla stampa generalista la casa di Kyoto ha voluto coinvolgere anche del pubblico nuovo, non contaminato dal mercato attuale dei videogiochi se così possiamo dire, all’oscuro di console war, microtransazioni e quant’altro.
In questo modo il colosso nipponico riuscirà di sicuro a portar ancor di più pubblico verso i suoi lidi, un pubblico più genuino, puntando soprattutto, come detto in precedenza, sui giovanissimi.
Labo è un progetto molto ambizioso con l’intento di fondere la manualità con la bellezza del videogiocare con delle potenzialità francamente infinite con la possibilità di portare praticamente di tutto grazie alla semplice idea di basare le proprie fondamenta sul dualismo tecnologia-fai da te (oppure come ultimamente è conosciuto DiY, ossia do-it-yourself) che risulta un colpo assolutamente vincente.
Ma in tutto questo, ovviamente, ci sono stati anche dei giocatori che hanno storto il naso, ai quali non è andato giù questa nuova fantomatica esperienza, o che, semplicemente, non sono stati toccati dalle possibilità che Nintendo metterà loro tra le mani. Era lecito aspettarsi reazioni contrastanti dal pubblico con una fetta che come detto non si è mostrata felice dell’annuncio e un’altra, invece, che con gli occhi lucidi si è vista travolgere da nuove emozioni che l’hanno portata subito a stanziare chi i risparmi chi una parte di stipendio per l’esperienza Nintendo.
Devo essere onesto dopo qualche minuto dall’annuncio ero francamente dubbioso, senza aver ancora capito se la cosa mi interessasse o meno ma, riguardando qualche volta di troppo il trailer e le specifiche di Labo, alla fine sono stato vittima di Nintendo che è riuscita un’altra volta, l’ennesima, a conquistarmi dopo quel capolavoro in miniatura che si è dimostrato Switch.
Ovviamente però non posso che analizzare alcune critiche portate dal videogiocatore medio che spesso popola i social o che deve criticare tanto per andare contro corrente per esprimere il suo gran parere da intenditore.
Le critiche più banali che si trovano in rete sono senza dubbio “70 euro per del cartone, siamo matti” oppure “gli altri hanno il 4K e Nintendo ha il cartone” e cose simili che non rendono per niente giustizia al valore di Labo.
Certo il prezzo, 69,99€ per il Kit Assortito e 79,99€ per il Kit Robot, potrebbe essere considerato abbastanza alto ma guardando i contenuti devo dire che il prezzo può essere considerato congruo all’offerta proposta con il primo Kit che ci consentirà di costruire ben cinque oggetti per altrettanti mini giochi con tanto di software apposito, mentre il secondo avrà le sue componenti da Robot, ossia testa, mani, piedi e scatola da portare dietro la schiena, anch’esso con il suo software dedicato.
Ovviamente il target non potrà essere globale ed è per questo che sono arrivate alcune lamentele, forse perché Labo non rientra nel proprio annuncio ideale, ma punta a risvegliare e a alimentare il piacere del gioco inteso come giocattolo interattivo.
Inoltre ci sarà da vedere quale sarà il valore effettivo del software rilasciato insieme ai Kit e a cosa permetterà di fare, dato che per il momento abbiamo visto solo ciò che è stato mostrato dal trailer e potrebbero tranquillamente arrivare poi nuovi contenuti dopo l’uscita del gioco.
In conclusione Nintendo Labo viene rappresentato appieno dallo slogan con il quale è stato lanciato e con quello con cui ho iniziato l’articolo, ossia il trittico “Monta/Gioca/Scopri” e il mantra “Nintendo Difference“.
L’esperienza risulta decisamente innovativa e mai vista sul mercato dando la possibilità ai bambini e non di creare il proprio oggetto, che sia una canna da pesca, una macchinina o parti di un robot, giocarci in solitaria o con la propria famiglia scoprendo un mondo completamente nuovo che nasce dalla coabitazione di tecnologia e mano d’opera unendo circuiti e cartone in un connubio favoloso.
Nintendo, complimenti, ci sai davvero fare. “Nintendo Difference“.
[amazon_link asins=’B0793KHM1K’ template=’ProductCarousel’ store=’serigame-21′ marketplace=’IT’ link_id=’99ba9943-fcc1-11e7-9937-6bdcf38ac0c1′]