Spesso nei videogiochi ci troviamo a dover affrontare luoghi ostili abitati da macchine e marchingegni che hanno come solo ed unico obiettivo quello di porre fine alla nostra esistenza.
Proprio in questo filone rientra Vesta, il nuovo titolo targato Finalboss Games, che si presenta come un puzzle game incentrato sulla collaborazione tra una ragazzina, Vesta appunto e Seven, un robot che la accompagnerà nella ricerca di risposte sulla sua vita e sulla natura del luogo in cui si ritroverà rinchiusa.
Alla scoperta di sé e del passato
La storia dietro a Vesta è tutt’altro che articolata, nel titolo infatti controlleremo l’omonima protagonista, una ragazzina di soli sei anni costretta subito a crescere e prendersi sulle spalle grosse responsabilità.
Dopo essersi risvegliata all’interno di un labirinto sotterraneo la piccola Vesta dovrà partire in un viaggio decisamente impegnativo all’interno di un sotterraneo desolato e inospitale, il quale racchiude molti segreti e non è altro che una serie di rovine di una città in cui umani e robot un tempo vivevano in perfetta armonia.
Il cammino che intraprenderà Vesta sarà sia per fare chiarezza su quanto avvenuto all’interno di questo complesso abbandonato pieno di robot ostili e pericoli sia per scoprire le sue origini e il motivo per il quale si sia ritrovata in questa complessa e poco piacevole situazione.
Ma nel viaggio la ragazza non sarà sola dato che, ad accompagnarla sin da subito dopo il risveglio, ci sarà un piccolo robot volante chiamato Bot, il quale ci guiderà e ci seguirà nella nostra avventura, portandoci fino al compimento del nostro destino.
Oltre a Bot un altro amico di metallo ci accompagnerà nel nostro cammino, ossia Seven, un possente robot caratterizzato dalla forza bruta e dalla possibilità di utilizzare un arma da fuoco con cui dovremo collaborare per proseguire nei vari livelli presenti nel gioco.
Questi, 36 in tutto, saranno pieni di ostacoli e nemici da affrontare sia con la forza bruta sia con l’astuzia e ci permetteranno ognuno di carpire qualche informazione importante su cosa sia successo all’interno della struttura e sul perché i robot siano così ostili.
Detto ciò la storia rimane comunque interessante anche se in alcuni frangenti poteva essere caratterizzata meglio, soprattutto nella parte finale in cui il titolo presenta si un colpo di scena per certi versi inaspettato, non riuscendo però ad enfatizzare il tutto per il meglio. Stessa cosa per i personaggi, sia principali che secondari, che non risultano molto approfonditi e che potevano decisamente essere più caratterizzati.
Tra enigmi e nemici
Mettendo da parte la storia la componente principale di Vesta è di sicuro il gameplay, che si presenta come un discreto puzzle game con enigmi spesso ben congegnati ma con qualche difetto in alcuni casi.
Innanzitutto potremo utilizzare a piacimento i due personaggi messi a disposizione dal gioco, ossia Vesta e Seven, i quali avranno le loro caratteristiche uniche e delle abilità, seppur poche, ben definite che dovremo combinare all’interno dei vari enigmi per arrivare alla fine dello stage.
In particolare Vesta avrà a disposizione un particolare zaino in grado di immagazzinare l’energia sia dei nemici sia dei dispositivi sparsi all’interno della mappa, ma sarà molto fragile agli attacchi ostili, infatti se subirà un solo colpo, saremo costretti a ricominciare il livello da capo (o da un raro checkpoint), l’unica possibilità che avremo con la ragazza sarà di eseguire un piccolo dash premendo il tasto cerchio per cercare di velocizzare i movimenti.
Premendo invece l’apposito tasto (quadrato su PS4) potremo cambiare personaggio ed utilizzare invece Seven, il bruto della coppia, che baserà le sue qualità sulla forza e sulla lentezza; potremo infatti spostare determinati cubi per creare nuove vie dove passare oppure per azionare determinati interruttori, inoltre grazie alla forza del robot potremo lanciare Vesta davanti a noi, raggiungendo luoghi altrimenti impossibili da visitare, ma non solo dato che insieme a tutto ciò potremo anche utilizzare un’arma da fuoco per stordire i nostri nemici e farli assorbire dalla ragazzina eliminandoli dalla scena, oltre che a poter subire tre attacchi prima di andare completamente a terra e a fare da scudo alla ragazzina bloccando raggi laser e correnti d’aria.
Da buon puzzle game Vesta ci metterà davanti a molteplici enigmi da superare analizzando al meglio la mappa di gioco e facendo collaborare i due personaggi; spesso dovremo stare attenti a spari provenienti da tutte le direzioni che potranno coglierci alla sprovvista nelle fasi più concitate, infatti bisognerà sempre stare sull’attenti dato che anche la minima distrazione potrà voler dire ricominciare il livello da capo.
Gli enigmi si presentano ben congegnati con l’alternanza tra i due personaggi che risulterà fondamentale anche se il gioco potrà risultare a volte frustrante dato l’obbligo di finire il livello quasi sempre con tre flussi di energia con sé, facendoci spesso ritornare sui nostri passi in cerca di uno slot di energia da recuperare da un generatore o da un nemico dimenticato nel tragitto.
Da notare inoltre la presenza della meccanica del trial and error, la quale aumenterà in alcuni casi la frustrazione in game, dato che a volte scopriremo di aver utilizzato in maniera sbagliata una barra di energia oppure di aver visitato una determinata sezione prima di un altra non potendo proseguire, costringendoci di fatto a suicidarci per poter riaffrontare il livello o la sezione in questione. Proprio in questo caso inoltre si manifesterà uno dei problemi del gioco, infatti quando moriremo dopo aver sbloccato determinati checkpoint ci ritroveremo con l’energia necessaria per proseguire vedendoci dunque la strada spianata senza nessun merito.
Un altro punto negativo del titolo sono poi le boss fight, decisamente sotto tono rispetto al resto dei livelli, in quanto incontreremo sempre lo stesso nemico in stage differenti e per batterlo basterà adottare sempre la medesima tecnica non risultando quindi un degno avversario.
Croce e delizia
Uno dei punti di forza ma in alcuni casi deboli della produzione è di sicuro il level design, che si presenta decisamente ottimo e ben studiato nella maggior parte dei livelli, con enigmi ambientali pensati alla perfezione, ma che in alcuni casi ci porta a rimanere bloccati all’interno di determinate sezioni di gioco obbligandoci a buttarci nel vuoto senza possibilità né di tornare indietro né di trovare altre strade alternative per arrivare al nostro obiettivo.
Per quanto riguarda il comparto grafico del titolo cè da dire che il risultato è decisamente ottimo soprattutto per quanto riguarda le cut scene in stile fumetto le quali sono decisamente realizzate alla perfezione, riuscendo ad accompagnare la nostra avventura nel migliore dei modi, anche se, spesso i dialoghi (solo in inglese) presenti all’interno di quest’ultime compaiono solo per qualche secondo rendendo difficile la lettura ai meno abituati con la lingua inglese.
Anche nelle sezioni di gioco il titolo si difende molto bene sotto l’aspetto grafico, con colori accesi e ben definiti che vanno a definire tutte le strutture e i robot presenti all’interno dei vari stage.
Parlando invece del comparto tecnico e sonoro il tutto gira senza particolari problemi o bug, non abbiamo infatti notato rallentamenti o problemi di sorta; il tutto è poi accompagnato da effetti ben realizzati con suoni campionati discretamente per i robot e brani tutto sommato azzeccati che accompagneranno il giocatore all’interno di tutti gli stage.
Vesta è di sicuro un buon gioco che metterà alla prova gli utenti nei suoi 36 livelli disponibili con una difficoltà sempre crescente ma mai proibitiva.
Il titolo targato Finalboss Games è consigliato soprattutto agli amanti del genere e a chi vuole svagarsi per qualche ora dalle grandi produzioni dilettandosi con la risoluzione di una serie di enigmi che riescono ad intrattenere per un discreto numero di ore su PC, PS4, Switch e Xbox One contando anche un buon prezzo di vendita, 17,99€.
*Versione testata: PlayStation 4 grazie al codice digitale fornito dagli sviluppatori