Distortions è un titolo indie di difficile classificazione, nonché primo gioco ad essere sviluppato e prodotto dal team brasiliano Among Giants.
La settimana scorsa mi sono ritrovato tra le mani questo titolo dotato indubbiamente di un enorme potenziale artistico, che però, per diversi motivi, non è riuscito ad esprimersi al meglio, risultando spesso ostico da giocare. Ad essere sinceri Distortions è riuscito ad intrigarmi, anche parecchio, ma lottare con un motore grafico oscillante e numerosissimi bug ad ogni giocata mi ha frustrato a tal punto da rovinare l’incanto venutosi a creare tramite la poetica narrazione. Un titolo dagli alti e bassi decisamente distanti gli uni dagli altri, che vi mostrerò man mano nel corso di questa recensione.
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“Frammenti di sogno che sembrano ricordi lontani. Ricordi lontani che sembrano frammenti di sogno.”
La citazione che fa da titolo al paragrafo è perfetta parlando di Distortions, in quanto tutta la sua narrazione si basa su ricordi distorti e frammentari di una misteriosa donna senza nome. Nei primi istanti di gioco ci ritroviamo immersi in una serie caotica di flashback che risultano essere perlopiù incomprensibili, tutto questo al fine di metterci nella stessa condizione della protagonista: spaesati, confusi, senza alcun ricordo del proprio passato ed abbandonati in un limbo dimensionale contorto.
Questa dimensione ad una prima occhiata ha del magico: il panorama mozzafiato è dato da un ponte che attraversa un mare infinito di isole fluttuanti ed illuminato perennemente dalla luce del sole! Una visione spettacolare in pratica(se non fosse per gli innumerevoli problemi grafici di cui parleremo più avanti)…ma che rimane comunque un terribile incubo.
Alla fine del ponte incontriamo la nostra unica ed insolita via di fuga, in quanto si tratta di un gigantesco mostro incatenato. Sarà nostro compito liberarlo per permetterci di fuggire, ma per farlo occorrerà utilizzare il fidato violino della protagonista, che però sembra non avere ricordi precisi riguardo al suo utilizzo.
Sarà lì che il viaggio per la ricerca dei propri ricordi avrà inizio, conducendo la donna dall’impermeabile giallo tra le tetre rovine ed oscure caverne presenti in questa strana realtà. Immergendosi in frammenti di sogno e di ricordi che si mescoleranno tra loro proseguendo sul nebuloso ponte, faremo anche la conoscenza degli inquietanti abitanti, ovvero orridi umanoidi neri mascherati dagli occhi verdi iridescenti. A farci da guida nel corso del gioco troveremo un uomo evanescente, anch’egli mascherato, che desidera la fine della propria prigionia in questa tetra dimensione.
Più si scaverà a fondo, più si riuscirà a comprendere il profondo dolore che si cela dietro a questa nebulosa vicenda, facendo così combaciare i numerosi pezzi di un ben più intricato puzzle di quello che si potrebbe pensare all’inizio.
La musica che lenisce anime spezzate
Distortions ha uno stile molto particolare a livello di gameplay, in quanto esse saranno strettamente legate al violino della protagonista, dinamica simile a quella già presentata in una pietra miliare della storia dei videogiochi quale The Legend of Zelda: Ocarina of Time.
In Distortions sarà infatti necessario cercare i vari spartiti sparsi all’interno della mappa, al fine di poter apprendere delle vere e proprie magie utilizzabili grazie allo strumento. Tali magie ci permetteranno di proseguire tra le varie zone, rendendole accessibili tramite la risoluzione di alcuni enigmi ambientali relativamente semplici.
Oltre agli spartiti, all’interno della mappa si potranno trovare sia delle pagine di un misterioso diario sia strani oggetti che si trovano a metà tra sogno e realtà, al fine di aiutare il giocatore a comprendere la lore del gioco.
Purtroppo c’è da notare che la realizzazione tecnica è particolarmente carente, rendendo il titolo decisamente ostico da giocare. Diverse volte mi è capitato che il gioco si arrestasse senza un motivo apparente, subisse notevoli cali di frame o mi mettesse di fronte a svariati bug, fatali a tal punto da costringermi a riavviare il tutto e ripartire dall’ultimo punto di salvataggio, spesso ben distante da dove mi trovavo in quel fatidico momento. Il risultato finale ci pone davanti ad un titolo decisamente in grado di intrattenere, ma martoriato da una realizzazione carente. Ovviamente c’è da notare che si tratta di una sviluppo indipendente, e di conseguenza dal budget limitato, ciononostante mi sarebbe piaciuto godermi Distortions in tutta tranquillità, al posto di dover combatterci contro.
Una colonna sonora particolarmente interessante
Distortions ha decisamente troppi problemi tecnici per essere un’opera godibile appieno. La sua realizzazione tecnica a livello grafico è molto pretenziosa, tende cioè a mostrarsi forte quando invece fa acqua da tutte le parti. Compenetrazioni, sovrapposizioni impossibili che trascendono ogni concetto di prospettiva, renderizzazioni di texture lentissime e fastidiosissimi pop up caratterizzeranno in negativo l’esperienza di gioco, il che è un peccato considerando i buoni punti di partenza.
A salvare la situazione, però, c’è la componente sonora del titolo, che è dotato di un’interessantissima colonna sonora che riesce a mescolare stili musicali nettamente diversi tra loro ottenendo un ottimo risultato; ad aggiungersi alla ottima colonna sonora ci sono sia il doppiaggio sia i numerosi suoni ambientali, riuscendo a creare una buona immersione nonostante le varie problematiche.
Conclusioni
Avrei apprezzato notevolmente di più Distortions se non fosse stato così problematico relazionarmici. Un titolo dall’elevato potenziale artistico, ma che non riesce a spiccare il volo, riuscendo spesso a tarparsi le ali da solo.
Fortunatamente il gioco è costantemente aggiornato, e durante la mia esperienza in Distortions alcuni problemi si sono pian piano risolti…ma non è ancora abbastanza. Mi rendo conto i essere di fronte ad un team di sviluppo dal potenziale enorme che però è ancora in fase embrionale; non posso fare altro che confidare in loro, sperando che riescano a tirare fuori altre idee geniali realizzandole meglio. Vi ricordiamo inoltre che il titolo è disponibile dal primo marzo 2018, su PC(via Steam).
*Versione testata: PC, grazie al codice digitale fornito dagli sviluppatori