A distanza di diversi mesi dal suo approdo in Early Access su PC il survival targato Funcom, Conan Exiles, arriva finalmente sul mercato con la sua edizione definitiva uscita qualche giorno fa su PC, PlayStation 4 e Xbox One andando a rimpolpare un genere che ultimamente si è arricchito parecchio di molte produzioni spesso simili tra loro che spesso non sono riuscite a spiccare rispetto ad altre. Sarà riuscito il team norvegese a dar vita ad un’avventura in grado di prendersi il palcoscenico? Scopriamolo insieme in questa analisi del gioco.
Dai racconti al survival
Sin da subito Conan Exiles ci abbandona a noi stessi, facendoci capire, con un prologo che colpisce, la nostra situazione di solitudine all’interno di un mondo che vede la sua ispirazione alle opere letterarie di Robert Ervin Howard, le quali hanno ispirato anche famosi adattamenti cinematografici e serie a fumetti. All’inizio del gioco infatti ci ritroveremo crocifissi in mezzo al deserto e a salvarci sarà proprio Conan che ci darà una mano a liberarci dando così il via alla nostra avventura abbandonati a noi stessi nelle terre ostili.
Una volta liberi incomincerà la nostra avventura con le prime ore che saranno senza dubbio le più difficili, ambientarsi in un mondo come quello di Conan Exiles non sarà semplice infatti, dovremo innanzitutto sfuggire dalle desertiche distese che ci circonderanno raccogliendo tutti i materiali possibili tra rocce, rami, fibre vegetali e quant’altro i quali ci porteranno di li a poco scoprire le prime meccaniche di crafting che saranno una delle fondamenta del gioco. Quanto raccolto infatti ci permetterà di costruire diversi utensili utili per la sopravvivenza oltre che a indumenti provvisori arrivando anche a completare le nostre prime sfide e sbloccare così i primi punti per migliorare le nostre abilità.
Superate le prime difficoltà nel mondo di gioco potremo compiere azioni sempre più complesse andando a costruire il nostro rifugio personale con la possibilità di abbellirlo con qualche oggetto di mobilia come i fondamentali banchi da lavoro per costruire equipaggiamenti più performanti e diventare sempre più forti e resistenti; ovviamente dovremo posizionare al meglio la nostra abitazione dato che spesso dovremo sopperire a bisogni primari come bere e mangiare, dunque sarà meglio collocare quest’ultima nei pressi di una fonte d’acqua così da non rimanerne a secco.
Ovviamente più andremo avanti nella nostra partita più dovremo cercare materiali più rari e importanti che troveremo addentrandoci in posti sperduti del mondo di gioco affrontando nemici sempre più temibili tra animali e tribù sempre più aggressivi.
Migliorie rispetto all’Early Access
Oltre alla grande rilevanza che possiedono il crafting e di conseguenza l’esplorazione per trovare sempre più oggetti utili ai propri scopi ad avere un ruolo importante ci sarà anche il combattimento. Il combat system è infatti una delle fasi che inizialmente è stata più criticata dall’approdo in Early Access del titolo venendo modificato profondamente nel corso dei mesi successivi anche grazie ai vari feedback dei giocatori, arrivando così ad un approfondito sistema che vede al suo interno attacchi speciali e combo diverse per ogni arma con tanto di diverse animazioni aggiunte rispetto al prodotto originale. Oltre alle varie modifiche al combat system sono state aggiunte diverse migliorie come la possibilità di arrampicarsi con il nostro personaggio che potrà scalare sulle varie pareti sempre facendo attenzione al consumo di stamina.
Tutto ciò potremo utilizzarlo sia in PvE che in PvP con la possibilità di scegliere se giocare in server con altri giocatori innocui oppure se incominciare a temere ogni angolo del mondo scontrandoci, oltre che con le peripezie che riserverà il titolo, anche con gli utenti che vorranno sopravvivere come noi. Sarà infatti possibile giocare offline preoccupandosi esclusivamente degli NPC e dei nemici sparsi per la mappa con la possibilità di prender parte anche a sessioni cooperative, oppure, per i più esperti, sarà possibile lottare pugno a pugno contro altri utenti con queste sessioni di gioco che saranno ovviamente più difficili rispetto alle altre e per questo consigliate ai più esperti.
Ambientazioni ottime ma qualche problema tecnico
Il mondo di Conan Exiles si presenta variegato e ricco di diversi scenari tra i quali troviamo deserti, aree ricche di vegetazione, parti di terreno innevate e così via fino ad arrivare ad ambientazioni vulcaniche dando una grande varietà generale. Parlando di varietà nell’immaginario creato da Funcom troveremo anche diversi nemici da animali come puma e mammut a tribù di umani passando per scheletri e compagnia che si presentano discretamente dettagliati andando a dar ancora più vita a tutto quello che gira attorno all’universo che prende a piene mani da quanto creato da Robert Ervin Howard attraverso le sue opere letterarie.
A dispetto di ambientazioni realizzate molto bene però troviamo una colonna sonora non indimenticabile e un comparto tecnico che non riesce a reggere il ritmo di quanto appena descritto, dato che in alcuni casi saranno presenti diversi cali di frame rate soprattutto nelle fasi più concitate, inoltre spesso saremo costretti a sopportare anche a lag sporadici che potranno ostacolarci in fasi importanti dei combattimenti.
Dopo molti mesi passati in Early Access finalmente Conan Exiles è arrivato tra gli scaffali portando una esperienza surival decisamente positiva nelle mani dei videogiocatori riuscendo a spiccare tra i suoi simili come Ark e Rust con una ambientazione e un immaginario degno di nota grazie alle idee di fondo. Ovviamente il titolo targato Funcom ci metterà un po’ ad ingranare ma dopo le prime ore di gioco sarà un piacere proseguire nella nostra avventura e anche per questo la tipologia della produzione non è adatta a tutti ma solo agli amanti e conoscitori del genere.
*Versione testata: PS4, grazie alla promo fisica mandataci dal publisher