Mars or Die! è un titolo indie sviluppato e pubblicato da 34BigThings (il cui nome, per chi lo ignorasse come il sottoscritto, si pronuncia Three-Four-Big-Things), compagnia italiana già nota per il capolavoro delle corse Redout, e si pone come un mix di azione e strategia, con elementi presi dai generi Roguelike e Tower Defense.
Il gioco seguirà le imprese del ricognitore B. Lino, inviato su Marte per errore, e del maggiore B. Berto verso la conquista del pianeta rosso per volere del Glorioso Leader, che provvederà a darci ordini mentre cercheremo di tenere in vita i nostri due protagonisti nonostante le continue ondate di marziani inviate a distruggerci la base.
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Qvando ci sarà LVI
Ciò che caratterizza nel migliore dei modi Mars or Die! è il contesto comico in cui è inserito. All’inizio di ogni nuova missione assegnataci riceveremo gli ordini dal Glorioso Leader, il cui doppiaggio è una delle perle di questo gioco, infatti la sua voce grottesca e la sua cadenza ci ricorderanno subito il dittatore italiano della Grande Guerra, il tutto condito da un inglese italico portato alla massima espressione dello stereotipo.
La schermata principale ci appare come un manifesto della propaganda del regime alla conquista di Marte e i vari menù saranno presentati su una tecnologia in pieno stile anni 40, come una grande citazione al PipBoy della serie di Fallout. Tutto ciò è da inserire in un mondo completamente cartoonesco, dove ogni elemento (le sagome dei protagonisti e dei nemici, le animazioni o più semplicemente la musica) concorre a rendere lo humor del titolo.
Proprio parlando di musica, bisogna considerare la colonna sonora un pilastro importante del gioco in quanto ci accompagnerà in ogni istante ed è veramente ben realizzata, oltre al fatto che ci aiuterà a scandire il trascorrere del tempo in partita, tanto da diventare un vero e proprio strumento di controllo insieme alla tendina delle informazioni.
Scelte ottime per un gioco troppo poco longevo
Il gameplay di Mars or Die! è veramente un tasto dolente. Se da una parte abbiamo delle meccaniche innovative ben riuscite, dall’altra abbiamo una mancanza di sviluppo di alcuni elementi che caratterizzano i generi a cui il gioco fa riferimento.
Il dover andare a cercare i potenziamenti per le strutture e le abilità in posti remoti al posto di svilupparli nella propria base aumenta la difficoltà del gioco senza renderla frustrante e per la ricerca delle risorse per la costruzione si può fare un discorso analogo. Il tutto è reso più interessante dal dover utilizzare due personaggi alla volta, ognuno con le proprie caratteristiche e abilità, che se usate nel modo corretto potranno fare la differenza tra la disfatta in un paio di minuti o la resistenza di oltre mezz’ora nelle mappe procedurali della Modalità Infinita.
Le missioni della Modalità Conqvista sono tutte molto interessanti, ben costruite e ci accompagneranno fino alla fine della storia che riguarda Berto e Lino, inoltre le missioni secondarie aumenteranno il livello di difficoltà delle prime in modo da renderle fruibili anche a chi con il gioco ha già una certa dimestichezza.
Ciò che non convince però è la poca varietà degli elementi presenti in gioco. Le mappe, nonostante siano generate in modo casuale a ogni nuova partita, non varieranno in modo abbastanza efficace da cambiare anche il nostro modo di giocare, andando così a perdere la caratteristica longevità data dai mondi procedurali. I nemici e le armi a disposizione per combatterli si possono contare sulle dita di una mano e nonostante questo la metà di loro e semplicemente la versione potenziata dell’altra metà. In questo modo anche le caratteristiche classiche del genere Tower Defense, insieme a un’ulteriore parte della longevità, vengono meno, anche se dovevano essere un pilastro portante della Modalità Infinita, che a sua volta si proponeva come la punta di diamante del titolo. Tutto ciò va a inficiare anche sulla componente strategica, in quanto una volta trovato il modo migliore per eliminare le varie ondate, si potrà ripeterlo in ogni partita più o meno con gli stessi efficienti risultati.
C’è da considerare che il gioco è ancora in via di sviluppo e che quindi, oltre a lavorare su problemi già noti quali l’IA di mostri e protagonisti e la difficoltà generale delle missioni, magari c’è ancora tempo di colmare queste mancanze
Conclusioni
Mars or Die! potrebbe essere un gioco notevole, con una modalità storia e missioni veramente intriganti, una comicità ben riuscita, soprattutto apprezzata da noi italiani, e partite sempre varie, ma per ora purtroppo dà l’idea di essere un gioco ancora incompleto, con del potenziale non sfruttato.
Mars or Die! è in vendita per PC su Steam dal 13 Luglio 2018, mentre per Switch la data è ancora da destinarsi e il prezzo sarà di 19.99 euro.
*Recensione effettuata grazie ad un codice digitale gentilmente fornito dagli sviluppatori.