Ritorniamo con la nostra rubrica interamente dedicata a Thief of Thieves, serie a fumetti targata Skybound Entertainment ed Image Comics e pubblicata in Italia da Saldapress, in occasione dell’uscita della prima stagione dell’omonimo gioco di Rival Games.
L’opera è a cura di Robert Kirkman, autore ben noto grazie ad opere del calibro di The Walking Dead, Outcast, Invicible e Lo Stupefacente Wolf-Man, che si cimenta nuovamente nella narrazione di una vicenda tetra e controversa in cui ritroviamo personaggi e vicende che si addicono pienamente al suo stile narrativo violento e privo di qualsivoglia pietà. La serie in questo suo terzo volume acquisisce ulteriormente peso e caparbietà, riuscendo a colpire tutti i lettori che vi si avvicinano nuovamente grazie a sviluppi sempre più interessanti, inaspettati ma, soprattutto, intricati ai limiti dell’assurdo. Ma andiamo a scoprire in dettaglio le caratteristiche, che questa volta brillano di positività, del suddetto volume, chiamato “Venezia”… un chiaro campanello d’allarme per tutti coloro che sono particolarmente legati alla suddetta serie a fumetti.
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Il Ladro dei Ladri
La premessa che vi tuteli dallo spoiler è ormai un rito, e non mi stancherò mai di scrivervela: l’articolo conterrà forti spoiler relativi ai due precedenti volumi dell’opera, se volete quindi approcciarvi a questo fantastico universo narrativo concepito da Kirkman per la prima volta vi consiglio di leggere la recensione relativa al primo volume dell’opera(che trovate qui), in modo da prendere in considerazione un possibile acquisto di quello e dei successivi volumi.
Cercherò di darvi il meno informazioni possibili riguardo alla trama del volume in questione, in quanto vi priverei di piacevolissime emozioni relative ai continui colpi di scena e plot twist sui quali tutta la serie si basa, in modo che possiate goderne appieno la lettura. Finalmente la serie in Thief of Thieves Vol. 3 riesce ad esplicitare pienamente il significato del proprio titolo, che nei volumi precedenti era stato fin troppo nebuloso se non addirittura fuori posto. La vicenda riprende esattamente nel mentre del tragico incontro tra Conrad Paulson(alias Redmond, ovvero il ladro più famoso al mondo), suo figlio Augustus e il capo del cartello della droga, il temibile e sanguinario Lola. I Paulson sono stati catturati ed imprigionati da questo boss della mafia(a mio dire troppo somigliante a Negan di The Walking Dead in quasi ogni suo aspetto) a seguito del fallimentare tentativo di liberare Emma, fidanzata storica di Augustus; il cartello infatti sperava di sfruttare la ragazza per assicurarsi il saldo del debito che il giovane ladro aveva nei loro confronti a causa di un colpo milionario andato a rotoli.
Ma è stata la stessa Emma a dimostrarsi più ravveduta del previsto, infatti, in quanto informatrice segreta dell’agente federale Elizabeth Cohen, grazie ad uno stratagemma contatta l’FBI salvandosi a tutti gli effetti da sola in barba alle fazioni in gioco.
Ciò ha reso furioso Lola, che per dimostrare la sua forza esige un pagamento ancora più cospicuo del sancito: Redmond dovrà recuperare ben dieci milioni di dollari in meno di un mese o altrimenti la vita di suo figlio e di tutti coloro che ha mai amato verrà troncata nel peggiore dei modi. Per assicurarsi tutto ciò il malavitoso decide di tenere come prigioniero lo stesso Augustus, in modo che Redmond possa essere più incentivato a racimolare il denaro pattuito.
Le alternative sono ben poche, o meglio, ve n’è solo una: il colpo a Venezia organizzato negli ultimi tre anni insieme ad Arno Montclair, famoso ricettatore di opere d’arte. Il lettore però si trova in mezzo ad una situazione del tutto sconosciuta, non sapendo nessun dettaglio riguardo all’operazione se non che sia indirizzata a derubare Don Parrino, uno tra i più importanti mafiosi di tutta la penisola italiana; tutto ciò renderà ancora più concitata la lettura, creando apprensione e continua sete di conoscenza riguardo ad un piano tanto teatrale quanto rischioso. Finalmente uno dei più grandi nodi narrativi di tutta la serie viene sciolto grazie ad una narrazione frenetica, quasi al cardiopalma, e spettacolare, facendo apprezzare appieno l’acquisto di Thief of Thieves Vol. 3. Ce la farà Redmond ad uscire indenne da questo colpo, salvando così la persona a cui tiene di più in tutto il mondo?
Nodi che vengono al pettine
Thief of Thieves Vol. 3 presenta lo stile grafico che caratterizza i volumi precedenti dell’opera, ossia quello tipico di molti altri volumi pubblicati da Image Comics, quindi dai tratti duri e dai colori particolarmente sgargianti enfatizzati dall’ottimo utilizzo delle chine. Nel complesso l’opera è ampiamente godibile, riuscendo anche ad essere scorrevole al punto giusto, con una sceneggiatura molto più curata dei suoi predecessori ed in grado di sciogliere molti nodi che erano giunti al pettine, sebbene presenti vicende volutamente offuscate da un pesante alone di mistero. A tirare le redini di questo migliorato comparto narrativo troviamo, oltre allo stesso Kirkman, James Asmus(già sceneggiatore del secondo volume) ed Andy Diggle.
Thief of Thieves Vol. 3 riconferma ciò che avevamo discusso e ipotizzato riguardo ai suoi ottimi predecessori, ovvero il trattarsi una grande opera che sta andando via via articolandosi in modi sempre più fantastici e scenografici, introducendo alcuni dei momenti più spettacolari mai visti nella serie fino ad ora. Un fumetto che si consuma rapidamente, visto la forte presa che incide a chiunque vi entri in contatto.
Un volume parecchio movimentato
Thief of Thieves Vol. 3 rappresenta l’apice (per ora) della narrazione dell’opera; le basi poste in questi tre volumi sono molto salde e preannunciano nuovi colpi di scena e tanta azione nei prossimi, come solo Kirkman riesce a fare. Sebbene quest’opera mi abbiamo ricordato tratti fin troppo comuni nei suoi precedenti fumetti(soprattutto per quanto riguarda il character design), riesce a spiccare appieno annoverandosi tra le serie meno scontate disponibili al momento sul mercato. Questo principalmente grazie allo stile narrativo che ormai ho imparato a conoscere, ovvero l’utilizzo di una fabula parecchio intricata accompagnata sempre da un forte climax narrativo crescente. Un must per tutti i fan delle opere di Kirkman, che si dimostra in Thief of Thieves Vol. 3 ancora una volta come uno tra i migliori fumettisti al momento attivi.Vi ricordiamo inoltre che Thief of Thieves: Season One è disponibile per PC(via Steam) e Xbox One a partire dal 16 luglio 2018, e che potrete trovare la recensione a cura del nostro caporedattore Paolo Lorenzini nei prossimi giorni (sta giocando il terzo episodio). Trovate i volumi di Thief of Thieves in italiano sul sito di Saldapress e avete ancora pochi giorni per usufruire della promozione Fame di Fumetto che permette di ottenere il 25% di sconto su tutto il catalogo della casa editrice reggiana fino alla fine del mese di luglio.
*Volume digitale gentilmente fornito da Saldapress per la recensione.