Nel corso di una recente intervista ai colleghi di AusGamers, il lead game designer di Techland Tymon Smektała ha sottolineato come fosse sbagliato definire Dying Light 2 come un “semplice” gioco di zombi.
“Non penso che sia semplicemente un gioco di zombie. Nel processo creativo del titolo abbiamo stabilito che il giorno è per i vivi mentre la notte è per gli infetti. Quindi durante il giorno noterete che gli incontri con gli zombi non avvengono così spesso come nel primo gioco. Di solito si nascondono all’interno di edifici e altri luoghi bui”, ha dichiarato lo sviluppatore.
Tymon ha poi aggiunto: “Prima di tutto, questo ci ha permesso di costruire una parte della città in cui davvero si hanno contatti con gli altri umani“, ha continuato Smektala. “Devi lavorare insieme a loro; guardare come si comportano in una situazione del genere. Sai, è una situazione estrema: la tecnologia è sparita, la civiltà è sparita … non abbiamo avuto tanti incontri dinamici [con gli umani nel primo gioco]. Quindi il giorno è per gli umani, ma la notte è per gli infetti e questo genera molte opportunità di gioco“.