Omega Force e Koei Tecmo hanno reso disponibile dallo scorso 27 settembre 2018 Warriors Orochi 4, nuovo musou che vanta la bellezza di 170 personaggi nel proprio roster, cosa che lo ha fatto entrare nei Guinness World Record. Scoprite insieme a noi tutti i dettagli di questo titolo nella nostra recensione.
La mitologia greca si unisce a Cina e Giappone feudali
La trama di Warriors Orochi 4 prende il via con Perseo che ruba a Zeus alcuni potentissimi braccialetti che hanno il potere di ricreare letteralmente il mondo; oggetti che ovviamente finiranno in mano ai “cattivi” e che ci mettono di fronte ad una nuova e temibile minaccia. Per fare fronte a questo nuovo pericolo dovremo riunire i più grandi combattenti della Cina imperiale e del Giappone feudale, aiutandoci con nuove e potentissime armi divine prese dalla mitologia greca.
Le dinamiche di Warriors Orochi 4 sono le stesse dei capitoli precedenti e dei musou da cui il titolo prende la maggior parte dei combattenti (Dynasty Warriors e Samurai Warriors), con la novità che le armi divine offrono nuove combo e mosse speciali e che saremo chiamati ad interpretare una squadra di eroi, tra i quali potremo passare, con la semplice pressione di uno dei tasti dorsali, anche nel bel mezzo dei combattimenti. Le armi divine hanno poteri magici che riescono non solo a movimentare e rendere molto più vari gli scontri con le orde di sgherri presenti nelle varie mappe di gioco, strutturate come in tutti i musou con varie zone conquistabili per sbloccare le boss fight, ma a differenziare i numerosi personaggi, permettendoci di scegliere quelli con gli stili che più ci aggradano. Gli attacchi magici sono un’ottima nuova feature che rendono il gioco molto più longevo, anche solo calcolando il tempo necessario per provare tutti i personaggi e le varie combinazioni creabili tra essi all’interno delle quattro campagne disponibili in single player o in co-op locale.
Oltre alle campagne in single player è disponibile anche una modalità arena per sfidare in multiplayer online altri giocatori, fino ad un massimo di 6 partecipanti, con l’obiettivo di conquistare avamposti e totalizzare i punti necessari per aggiudicarsi la partita.
Nessuna rivoluzione
Warriors Orochi 4 ritorna alle dinamiche classiche dei musou giapponesi con mappe di grandezza variabile, divise in zone che dovremo esplorare abbattendo numeri spropositati di nemici e anche dal punto di vista tecnico-grafico la produzione è del tutto equiparabile all’ultimo capitolo di Samurai Warriors. Animazioni e modelli poligonali infatti, pur risultando più che accettabili, non verranno di certo ricordate come un esempio e non sfruttano questa generazione di hardware a dovere. Su Xbox One S dove abbiamo testato il gioco durante la nostra prova, Warriors Orochi 4 ha un framerate ballerino che non risulta stabile soprattutto nei momenti più concitati, e gli scenari appaiono piuttosto monotoni e poco particolareggiati. Dal punto di vista sonoro il doppiaggio giapponese è di ottima fattura e le musiche risultano abbastanza coinvolgenti, anche in questo caso senza fare gridare al miracolo. Il titolo ha sottotitoli in inglese e mancano come al solito quelli localizzati nella nostra lingua. Il sistema di controllo è esattamente come in Dynasty Warriors e Samurai Warriors e non vede stravolgimenti di sorta, con le attivazioni delle magie relegate al dorsale destro e azionabili a seconda della propria entità con uno dei tasti del joypad.
In conclusione, Warriors Orochi 4 abbandona la natura open-world vista in Dynasty Warriors 9 e ritorna alle classiche dinamiche musou, introducendo però le armi divine che apportano con le loro magie una maggior varietà soprattutto ai personaggi, permettendoci di creare moltissime combinazioni nella squadra utilizzata e che si sposano benissimo con il roster immenso (170 personaggi al lancio).
Un titolo che farà la felicità di tutti gli amanti del genere e che con le quattro campagne in single-player offre davvero moltissime ore di gioco, ma che risulterà comunque indigesto per i giocatori che non sopportano questa tipologia di videogiochi, non riuscendo nell’intento di sdoganare in occidente questo genere giapponese.
*Versione testata: Xbox One su Xbox One S grazie ad un codice fornito da Koch Media.