Dopo aver pubblicato lo scorso anno l’ottimo F1 2018, Codemasters torna alla carica con DiRT Rally 2.0 il seguito del primo capitolo uscito nel 2015, che proponeva più uno stile simulativo che arcade arrivando a toccare vette importanti per il genere.
In mezzo ai titoli sopracitati troviamo anche una parentesi con DiRT 4 uscito nel 2017 che si poneva più o meno a metà tra le due correnti di pensiero (simulativo e arcade). La compagnia ha così deciso di prendere il meglio di quanto proposto negli scorsi anni e metterlo in questo nuovo capitolo della serie costruendo un simulativo a tutti gli effetti con qualche spunto arcade per renderlo piacevole alla maggior parte dei giocatori amanti dei corsistici.
Carriera e Auto storiche
L’aspetto centrale dei contenuti proposti da DiRT Rally 2.0 è senza dubbio la modalità carriera, che non si discosta molto dalla sua classica declinazione per i giochi di questo genere: avremo la possibilità di creare il nostro alter ego e farlo competere all’interno di un vasto numero di competizioni divise in rally classico e rallycross, ossia corse che si disputano su appositi circuiti che alternano sezioni asfaltate e su terra. Tra queste due discipline si articolerà tutta l’esperienza di gioco sia in Carriera che nel resto delle modalità con l’opportunità di correre su una settantina di percorsi in diverse nazioni come Stati Uniti, Nuova Zelanda, Argentina, Polonia, Spagna e Australia. A completare il pacchetto offerto da Codemasters troviamo anche il FIA World Rallycross Championship con tanto di licenza ufficiale, che ci permette di utilizzare auto licenziate all’interno del campionato ufficiale di Rallycross, insieme alla modalità rally storico, una interessantissima serie di gare nelle quali possiamo metterci al volante di auto storiche e, andando avanti con gli eventi, di comprarle scoprendo reperti sempre più importanti di questa declinazione delle corse su quattro ruote; infine troviamo anche le classiche sfide a tempo e la possibilità di creare campionati personalizzati per gustarci appieno i nostri circuiti preferiti.
Sfrecciare sulle piste sterrate
Il punto focale però della produzione è senza dubbio il gameplay con Codemasters che negli anni è riuscita sempre a rifinire e migliorare i suoi modelli di guida andando a perfezionare il tutto in questo DiRT Rally 2.0. L’esperienza offertaci dal team di sviluppo è una simulazione in piena regola con qualche strizzata d’occhio alla simulazione per permettere anche ai non veterani del genere di approcciarsi al genere. Pad alla mano il feeling con le diverse auto è ottimo anche se in alcune specifiche bisogna ricorrere agli aiuti proposti dal gioco per ottimizzare un esperienza che risulta perfetta e consigliata se gustata con un apposito volante. Grazie al controller si riesce comunque ad apprezzare la fisica che rasenta la perfezione dell’auto con scontri gestiti al meglio sia quando si entra in contatto con altre vetture sia quando si va a sbattere contro un muretto o si prende un dislivello. Ovviamente è possibile correre anche senza alcun aiuto con il controller ma bisognerà prenderci la mano soprattutto vista la curva d’apprendimento abbastanza ripida con il gioco che ci mette di fronte avversari ostici sin dai primi momenti in cui saremo in pista.
Per godere appieno della fantastica esperienza di gioco fornitaci da Codemasters è consigliato avere tra le mani un volante che consente di immedesimarsi al meglio nel pilota e di affrontare ogni circuito come se fosse nella realtà. Ci vorrà un po’ di tempo poi per coordinarsi perfettamente con le indicazioni del copilota con i più abituati al genere che potranno provare l’esperienza di seguire passo passo quest’ultime senza aiuti a schermo. A render ancor più immersiva l’esperienza e, se vogliamo, difficile sarà l’assenza del replay, che obbligherà i giocatori a stare attenti ad ogni singola curva per evitare di incappare in penalità (se si finirà fuori strada sarà possibile schiacciare la freccia direzionale in basso per risistemare l’auto sul tracciato scontando però 5 secondi o più di penalità) senza contare poi la lunghezza di alcuni tracciati delle modalità rally che andranno oltre i 10 minuti.
Infine bisogna parlare anche dell’intelligenza artificiale che riesce a consegnarci un buon livello di sfida già a normale per poi alzare decisamente l’asticella nelle difficoltà più elevate facendoci tirare fuori il meglio di noi per arrivare al top. Unico appunto risiede nelle gare in crossrally nelle quali, in alcune occasioni, gli avversari sembra che non facciano niente per evitare il contatto andando a tamponare la nostra vettura spingendoci fuori strada.
Rombo di motori
Per quanto concerne il comparto artistico e tecnico del corsistico targato Codemasters bisogna dire che il team ha svolto un ottimo lavoro con i modelli delle vetture in primis che sono ben realizzati sia negli interni sia nella carrozzeria; meno definiti sono i dettagli a bordo pista invece che risultano meno curati alle protagoniste del gioco anche se nel complesso le ambientazioni presenti riescono sempre a regalare diversi scorsi interessanti. Buon lavoro anche per quanto riguarda i danni subiti dalle vetture che risultano decisamente realistici con la possibilità di vedere paraurti malmessi o porte precarie e così via. Oltre a quanto appena riportato bisogna anche apprezzare il comparto sonoro del titolo del team britannico che riesce a mantenere livelli alti sia per quanto riguarda il rombo dei motori e gli effetti sonori che concernono le automobili sia per il doppiaggio con il co-pilota che ci darà indicazioni in italiano non facendosi mancare nessuna curva o dosso di sorta andando ad impreziosire ancor di più la nostra scalata nelle corse su sterrato.
DiRT Rally 2.0 è un titolo che va a porsi come uno dei punti di riferimento del genere, Codemasters ha svolto un ottimo lavoro sotto tutti i punti di vista migliorando ancor di più il gameplay del primo capitolo e dando la possibilità ai giocatori di provare le emozioni di scendere sugli sterrati di tutto il mondo. Forse sotto l’aspetto contenutistico si poteva osare ancor di più con qualche modalità, specialmente quella VR, in più e la presenza al lancio della neve (in arrivo con i contenuti a pagamento nei prossimi mesi) ma di sicuro quanto proposto dal team britannico rimane di ottima fattura.
*Versione Testata: PS4, grazie alla copia promo speditaci dal publisher