Sono passate circa due settimane da quando ho incontrato Nina Jacqmin alla Star Shop di Perugia. Lei, classe ’89, ha la Triforza di The Legend of Zelda tatuata sul dito, le hanno da poco regalato una Nintendo Switch ed in generale è appassionata di tutti i prodotti della casa nipponica.
Fra le altre cose, ha studiato fumetto all’École Supérieure de Saint-Luc (ESA) e, dopo non poche difficoltà, finalmente entra nel mondo del fumetto nel 2016 come illustratrice de “Il circo della vita“, scritto dallo sceneggiatore Nicolas Antona.
Viene importato in Italia dalle Edizioni Tunué solo a febbraio di quest’anno, ben tre anni dopo dal debutto nel mercato francese. Ed è grazie al mini-tour firmacopie di sole due tappe in Italia che arriva alla nostra attenzione. Ecco quindi la recensione della prima opera dell’illustratrice belga.
La trama
Ambientato in Francia all’inizio degli anni ’60, la storia ruota attorno a Louis, un bambino che cresce in un orfanotrofio gesuita. Ha problemi alla vista ed è sovrappeso, caratteristiche che lo sfavoriscono all’adozione e lo rendono oggetto delle prese in giro degli altri bambini. La sua unica valvola di sfogo è il coloratissimo circo Marcos, dove conosce la coetanea Clara, domatrice di elefanti per il circo. I due stringono subito amicizia e alla prima separazione decidono di cominciare una serrata corrispondenza che li porterà anno dopo anno ad innamorarsi e a convincere Clara a fermare la sua vita itinerante per costruire una nuova vita insieme a Louis.
Ma il destino sarà inclemente con loro, ponendoli davanti a molteplici difficoltà che porteranno via più di quanto il lettore si aspetti.
Disegni e stile
I disegni sono appunto curati da Nina Jacqmin, la quale disegna esclusivamente a matita e colora a pastelli. Ha un tratto semplice e pulito che ben si adatta alla storia scritta da Antona. Tutte le tavole, infatti, lavorano in armonia con lo svolgimento della trama, che sembra essere una moderna favoletta, ma che ha tanto da insegnare sia a ragazzi che ad adulti.
I colori vengono impiegati quasi esclusivamente in presenza del circo Marcos, dando risalto al grigiore della vita di Louis quando distante dal circo e dalla sua amata Clara. Blu e rosso sono gli unici colori che si alternano nella definizione delle emozioni e degli scenari circensi, mentre per i momenti più difficili e solitari troviamo un triste marroncino scuro.
Conclusioni
Non stupisce che questa graphic novel abbia vinto quasi una dozzina di premi. In queste ultime settimane ho avuto piacere a rileggerla più volte, soprattutto per la fascinazione che mi provoca lo stile di Jacqmin. La sua bellezza è di una tale semplicità che arriva dritta al cuore, risvegliando facilmente il lato infantile di ogni lettore. Ogni pagina trasuda il lavoro e la passione dei due autori, la loro maturità di pensiero che viene magistralmente liberata attraverso uno stile bambinesco in grado di ammaliare ed emozionare.
Nicolas Antona e Nina Jacqmin hanno creato uno di quei titoli che vanno tenuti stretti e ripresi in mano in varie fasi della propria vita, un’opera capace di trasmettere qualcosa di diverso ad ogni rilettura.
Noi ci sentiamo di consigliarne l’acquisto, tanto più che fino al 20 aprile lo troverete scontato del 25%.