Partiamo prima di tutto con un’ammissione: non ho mai giocato un titolo della saga platform 2.5 D con elementi puzzle Trine, ed il suo quarto capitolo è perciò una novità per il sottoscritto; tutto ciò però, a detta degli stessi sviluppatori, non avrebbe minimamente intaccato la mia esperienza di gioco, in quanto ogni capitolo della saga, benchè presenti evidenti rimandi ai suoi predecessori, può essere considerato uno standalone. Superate dunque le dovute premesse, mi accingo a presentarvi Trine 4: The Nightmare Prince, sviluppato da Frozenbyte ed edito da Modus Games, che ho provato in anteprima per voi, in quanto la sua data d’uscita è fissata per domani, 8 settembre 2019, su PC, PlayStation 4, Switch e Xbox One.
Non ho mai avuto modo di avvicinarmi a tale saga perché non sono un grande fan del suo genere di appartenenza, principalmente per via di una fortissima inettitudine nel giocare questi titoli, sebbene sia legato fin da bambino all’intera saga di Crash Bandicoot, la classica eccezione che conferma la regola. Spesso i suddetti titoli basano le proprie dinamiche di gameplay sul concetto del trial and error, cosa che tende presto a frustrarmi, ma Trine 4: The Nightmare Prince spicca nettamente dal mucchio per originalità , in quanto in esso non saranno richieste quasi mai troppa attenzione, pazienza, memoria sensoriale e riflessi, bensì una gran dose d’ingegno che permetta al giocatore di superare i numerosissimi enigmi ambientali, obbligatori od opzionali che siano, premiandolo con numerose ore di divertimento arricchite da una buona dose di soddisfazione personale. Ogni sfida posta tra voi e il vostro obiettivo vi costringerà a spremere il più possibile le meningi, e nel malaugurato caso in cui non riusciate a proseguire potrete chiedere ai vostri amici di aiutarvi, in quanto Trine 4: The Nightmare Prince dispone di un’ottima modalità multiplayer che verrà sviscerata meglio in seguito. Ma andiamo a vedere passo passo le varie componenti del gioco.
La Magia ha sempre un prezzo
Trine 4: The Nightmare Prince vedrà il ritorno dei classici eroi della saga, ovvero Amadeus il Mago, Pontius il Cavaliere e Zoya la Ladra, alle prese con una nuova e terrificante minaccia; contattati infatti dalla grande maga Wilhelmina, rettrice della rispettosa Accademia Astrale, gli eroi del Trine vengono incaricati di recuperare il Principe Selius, un giovane apprendista sfuggito dal controllo dei maghi stessi.
Se pensate che ciò sia una banalissima missione di recupero, vi sbagliate di grosso, in quanto da essa dipenderanno le sorti del mondo! Selius infatti, bramoso di potere e giudicato per questo inadatto a proseguire gli studi nell’Accademia, ha cercato di apprendere da solo i segreti della magia, riuscendo solo a maledirsi irrimediabilmente! Da quel momento ogni notte, e talvolta anche di giorno, tutti i suoi incubi divengono realtà, e queste terrificanti presenze brulicano in tutto il regno ormai.
Spaventato da tutto ciò il principe è fuggito, sperando così di non nuocere a nessuno, complicando ulteriormente le cose ai nostri tre eroi che dovranno seguirlo in lungo ed in largo per tutto il regno fiabesco offertoci da Trine 4: The Nightmare Prince. Riusciranno gli eroi del Trine a dare pace ai sogni del principe e, di conseguenza, al mondo?
Casse, spade, frecce e chi più ne ha più ne metta!
Trine 4: The Nightmare Prince è un platform bilanciato, appagante, nonché suddiviso in due modalità, ovvero Giocatore Singolo e Multigiocatore. Iniziando dalla prima, il giocatore, dopo aver effettuato un breve tutorial con tutti e tre i personaggi per prendere dimestichezza delle singolari peculiarità di ciascuno(le medesime mostrate nei precedenti capitoli, con qualche lieve modifica), verrà catapultato nel primo livello di gioco, dove potrà mettersi nei panni di ciascuno dei personaggi a seconda delle situazioni che ci si troverà davanti. Sarà infatti necessaria una ponderata scelta dell’approccio che il giocatore dovrà utilizzare per risolvere gli innumerevoli enigmi ambientali, molto spesso derivante da una combinazione di tutte le caratteristiche dei personaggi. A tutto questo si aggiungono scontri coi nemici da incubo creati dal principe Selius, incluse avvincentissime boss-fight(ed anche in esse sarà maggiormente necessario l’ingegno che la forza bruta).
Man mano che si procede si potranno sbloccare nuove e spettacolari abilità per ciascuno dei tre eroi, ma per farlo bisognerà essere giocatori attenti e particolarmente dediti all’esplorazione, in quanto l’esperienza viene letteralmente trovata all’interno di boccette il più delle volte ottimamente nascoste e celate da complessi enigmi. Un altro tipo di esperienza, le stelle, vengono invece fornite dagli incubi del principe e di conseguenza hanno una progressione fissa per tutti i giocatori, contrariamente a quanto succedeva per le boccette sopraccitate; le stelle serviranno infatti per sbloccare abilità necessarie all’avanzamento in determinati punti della trama…ma, se siete come me dei cacciatori di trofei ossessionati dal completismo, saranno utili anche nelle fasi di backtracking post endgame dedicate al completamento totale di ciascun livello.
Ma la vera punta di diamante di Trine 4: The Nightmare Prince è l’adattabilità del game design al numero di giocatori presenti, siano essi in locale od online(pur mantenendo un numero massimo di quattro), in partita durante la modalità Multigiocatore, in quanto gli enigmi ambientali presentati saranno strutturati in maniera totalmente differente, una cosa notevole che nella pratica viene a generare esperienze totalmente differenti. Un gioco curato in ogni suo minimo dettaglio, divertente e con una buona dose di sfida, elementi che riescono a compensare l’uso di una trama trita e ritrita che non fa di certo urlare al miracolo.
Incantevolmente fiabesco
Uno degli elementi che più mi ha colpito di Trine 4: The Nightmare Prince oltre al game design è il lodevolissimo comparto tecnico che lo accompagna, in particolar modo per i fondali fiabeschi presentati in ogni livello. Saranno infatti presenti scenari molteplici tutti notevolmente caratterizzati, sebbene il comune denominatore sia chiaramente l’ambientazione fantasy che permea l’avventura narrata. Parlando di tecnicità, trovo inoltre necessario farvi notare che questo capitolo ha subito una notevole evoluzione a livello grafico rispetto ai suoi predecessori, cosa che posso asserire solamente dopo un’attenta documentazione, vista la mia poca conoscenza della saga.
Tutto ciò è accompagnato da una colonna sonora che non risalta troppo nell’insieme, ma fa ampiamente il suo dovere non risultando stuccante dopo poche ore, ed un doppiaggio localizzato altalenante, in quanto presenti performance ottime ed altre molto vicine al risultare addirittura amatoriali. Insomma, un comparto tecnico decisamente convincente dal punto di vista grafico, ma che di certo non spicca a livello sonoro; per quanto riguarda invece la stabilità non vi è nulla da segnalare, in quanto la versione PC da me provata per la stesura di tale recensione è ampiamente fluida e non presenta problemi di sorta.
Conclusioni
Ho trovato Trine 4: The Nightmare Prince un’esperienza notevolmente appagante, sia per le sue dinamiche di gioco, sia visivamente parlando, anche per me che di platform non sono fan ne tantomeno ne sono pratico. Ma è proprio quello il bello del titolo in questione: l’essere rivolto ad un ampio pubblico sebbene la saga sia al suo quarto capitolo; questo principalmente per via della creazione di narrazioni autoconclusive, sebbene sia da dire che non facciano gridare al miracolo, ed una componente enigmistica davvero notevole. Un titolo da non farsi scappare, che siate neofiti o fan di lunga data, e che potrete trovare al prezzo di 29,99 € su Steam, PlayStation Store e Microsoft Store e 34,99 € sul Nintendo eShop.