Un’edicola che non c’è, ma che, proprio come l’isola di Peter Pan, è ricca di tesori. In questo caso, si tratta delle riviste della controcultura milanese dal 1960 al 2019, un prezioso archivio che fotografa 50 anni di storia del capoluogo meneghino.
L’iniziativa, promossa dalla storica casa editrice Agenzia X in collaborazione con Moicana, centro studi sulle controculture, si propone di realizzare un’edicola temporanea nella “galleria degli artigiani”, il tunnel della metropolitana milanese MM1, tra la stazione di Cordusio e quella di Duomo, proprio dove nacque, nel 1966, la redazione informale della prima rivista underground: Mondo beat.
L’edicola che non c’è verrà allestita durante Bookcity 2019, evento che animerà Milano dal 15 al 17 novembre prossimi. Dopo la manifestazione, a partire dal 18 novembre, tutto il materiale esposto e raccolto sarà digitalizzato e reso fruibile gratuitamente online. Un archivio che permetterà la connessione tra memoria e realtà, creando quel filo rosso che contribuirà a sviluppare le controculture a venire. Ne L’edicola che non c’è si potranno consultare riviste, fanzine, punkzine e homepage di blog uscite nel corso di mezzo secolo, in una scaffalatura suddivisa per decenni.
Sarà infatti possibile sfogliare i numeri di Mondo Beat, Pianeta Fresco, Insekten Sekte , prime riviste underground degli anni sessanta, per passare ai settanta, con le pagine libertarie di Re Nudo e L’erba Voglio, con le creazioni psichedeliche di Get Ready, Hit, Puzz, Un’ambigua utopia e con gli articoli politici di Viola e Rosso. Nel settore degli anni ottanta si troveranno FAME, Amen , TVOR e tutte le punkzine del Virus , arrivando agli novanta con Fikafutura , Hard Times al cyberpunk di Decoder e Klinamen ; poi di lettura in lettura si giunge agli anni duemila con Towanda!, SpeedDemon, SpeakOut, il Buco , per concludere con le testate dell’ultimo decennio con MilanoX , Strumenti critici e Antitempo: la produzione a stampa alternativa milanese ritrova il suo spazio storico e il suo contesto culturale per proporsi all’attenzione dei lettori di oggi.
A supporto del progetto è stata avviata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso. Grazie ai fondi raccolti, sarà possibile affrontare le spese per l’affitto dei locali MM, la realizzazione delle scaffalature, la digitalizzazione, l’indicizzazione e la ristampa di alcune riviste rare.