3 Posto: Death Stranding
Viviamo in un’epoca in cui tutti sentono il bisogno di dare un senso profondo alla realtà che vivono o a ciò che lo circonda, appiattendo di conseguenza ciò che in realtà un significato in più ce l’ha. Mi riferisco a Death Stranding. Siamo di fronte ad un prodotto di intrattenimento a 360 gradi, che apre l’esperienza di gioco ad una lettura più profonda e significativa di quello che si percepisce di primo impatto. L’emotività ed il coinvolgimento sono assicurati non sono da una regia mostruosa, da attori mostruosi o da musiche mostruoso, ma anche dalla molteplicità di tematiche molto attuali, il tutto condito da un gameplay che puoi amare oppure odiare. Non si tratta di trasportare risorse, di essere elusivi o sconfiggere nemici, ma di condividere e connettersi per uno scopo comune.
Non al primo posto, tuttavia, poiché penso che sia necessario qualcosina in più nel concreto a livello di gameplay, che ho trovato meno geniale e variegato di quanto promesso dall’imponente (forse anche esagerata) campagna di marketing.
2 posto: Resident Evil 2:
Ok, è un remake. Ok, esistono IP fresche che andrebbero premiate per l’audacia con cui affrontano un mercato sempre più saturo, ma ehi, Resident Evil 2 è tornato ad essere un videogioco di riferimento non solo per il suo genere, ma anche per dimostrare quanto sia effettivamente immortale un prodotto di qualità eccelsa. In tutta onestà pensavo che la struttura tipica di vai, torna, risolvi l’enigma e ritorna fosse un po’ datato, tuttavia il feeling restituisce ancora un grande senso di intrappolamento, di lentezza, di ansia e di conseguente paura costante. Le atmosfere, il level design del tutto amodernato (che qualità!) assieme a qualche piccola aggiunta e a qualche piccolo restyling partoriscono un titolo assolutamente immancabile!
1 posto: Sekiro: Shadows Die Twice
Primo posto meritato. Assolutamente incredibile come From Software, attraverso nuove IP, riesca sempre a trovare il modo di variare il gameplay di una tipologia di giochi particolarmente ancorata sui suoi aspetti cardine. Si tratta infatti di un Souls like che mette al centro le abilità del giocatore impedendo ai giocatori di avere vita facile attraverso i classici power-up, che alla lunga trasformano l’esperienza di gioco in una passeggiata nei boschi, quando in realtà si dovrebbe costantemente temere di capitolare nell’oblio del fallimento continuo. Aggiungeteci una mondo di gioco assolutamente affascinante, ricco nella varietà delle ambientazioni, nei nemici e nei segreti che la lore nasconde ed otterrete un Videogioco imperdibile.