Uscito da qualche tempo su PC Book of Demons sbarca su console con Thing Trunk e 505 Games che portano su PS4, Switch e Xbox One il particolare hack’n’slash caratterizzato da un gameplay singolare ed uno stile artistico che di sicuro è uno dei suoi punti di forza. Vediamo dunque se il porting su console riuscirà a tenere un buon livello.
A caccia di demoni
Book of Demons è classificabile tranquillamente come Diablo like non solo per alcune meccaniche di gameplay che vedremo in seguito ma anche per via di una story line che riprende a pié pari il prodotto targato Blizzard dato che l’obiettivo principe della produzione sarà quello di compiere una discesa nei meandri di un castello che vede alla fine il temuto Arcidemone, con tanto di demoni, non morti, ragni e altri nemici, tra cui il Demone Macellaio, che proveranno a tutti i costi a metterci i bastoni tra le ruote in un insieme che prende fin troppo spunto dal titolo sopracitato. Anche i personaggi e le ambientazioni vanno a ricordare il gioco Blizzard con i ragazzi di Thing Trunk che potevano sicuramente dar sfoggio a qualcosa di originale visto le le ottime idee per quanto riguarda lo stile artistico che avrebbe meritato uno “sfondo” completamente originale.
Tutto questo racchiuso in una decina di ore per portare a termine la campagna con la possibilità di scegliere la grandezza dei dungeon tramite il Flexiscopio e sapere in anticipo quanto durerà quest’ultimo, una feature più indicata per console come Switch vista la possibilità di prender parte a sessioni più brevi con tanto di stand by per poi riprendere in un secondo momento il game.
Cartomante
Per quanto riguarda il gameplay lo stile si rifà ai classici hack’n’slash con qualche differenza sostanziale visto che la strada da seguire sarà praticamente obbligata con il nostro personaggio che si muoverà su binari con la possibilità di selezionare i vari nemici attraverso la levetta analogica destra. Questa è forse una delle problematiche più importanti del titolo dato che questo sistema di controllo risulta abbastanza scomodo se usato su console con la sua natura pensata per PC, piattaforma su cui è stato pensato originariamente il titolo. Selezionare i vari nemici infatti risulta decisamente scomodo soprattutto quando si presentano folti gruppi da cui non è possibile scappare visto l’obbligo di spostarsi su linee predefinite. Da buon diablo like non mancherà il loot anche se c’è da dire che non sarà presente lo stesso immenso quantitativo di oggetti che è possibile trovare
nell’opera targata Blizzard, in ogni caso potremo contare su abilità, anelli e pozioni tutto sotto forma di carte che potranno essere equipaggiate per diventare sempre più performanti, con la possibilità di potenziare quest’ultime attraverso l’utilizzo di specifiche rune, anch’esse reperibili sul campo di battaglia.
Un mondo di carta
Il vero punto di forza della produzione è senza dubbio il comparto artistico che punta su un mondo interamente fatto di carta ricreando un immaginario molto simile a quello di Diablo spostato però in un contesto da libro fantasy dove ogni personaggio, ogni nemico e oggetti è cartaceo. Questo aspetto va ad influenzare anche i movimenti del personaggio che per muoversi non gode di animazioni classiche bensì si sposterà tramite dei saltelli che andranno a rimarcare ulteriormente la natura del mondo
di gioco. Meno ispirati invece sia il level design, che risulta decisamente monotono e molto simile tra i diversi livelli, sia i nemici presenti, dato che spesso ci ritroveremo ad affrontare sempre gli stessi mostri.
Si poteva azzardare di più
Book of Demons è un titolo che non sfrutta appieno il suo potenziale, l’idea di fondo è decisamente interessante però la scelta del team di ispirarsi e trarre molti dei suoi contenuti dalla produzione Blizzard non risulta azzeccatissima dato che si poteva dar vita ad un prodotto dotato di un suo immaginario ben distinto grazie anche all’ottimo stile artistico. Per gli amanti degli hack’n’slash rimane sicuramente un titolo da provare più per curiosità che per altro. In ogni caso l’ottimizzazione del prodotto ci porta a consigliare la versione PC soprattutto per via del sistema di controllo non comodissimo su console.
*Versione Testata: PS4, grazie al codice fornitoci dal publisher