Underwater è un film uscito in Italia il 30 gennaio 2020 e disponibile da qualche settimana (14 maggio) sulle principali piattaforme digitali (Itunes, Google Play, Chili, Rakuten.tv e TimVision), diretto dal regista William Eubank e prodotto da 20th Century Studios, Chernin Entertainment e TSG Entertainment.
Siamo nelle profondità della Fossa delle Marianne all’interno di un impianto di trivellazione gigantesco. Facciamo la conoscenza di Norah Price (Kristen Stewart), scienziata e ingegnere meccanica, che sta passando la sua vita di tutti i giorni all’interno dell’impianto.
Ad un certo punto nota qualcosa di strano: il pavimento è allagato. Dopo neanche 5 secondi sussegue una scossa di terremoto Magnitudo 11 che distrugge qualsiasi cosa all’interno della struttura.
Insieme alla protagonista, in pochi si salveranno da quella terribile vicenda: i ricercatori Paul (T.J. Miller) e Rodrigo (Mamoudou Athie), i biologi Emily (Jessica Henwick) e Liam (John Gallagher Jr.) e infine, il capitano della struttura, W. Lucien (Vincent Cassel).
La loro missione, oltre a sopravvivere, sarà andare a piedi verso la trivella Roebuck (distante qualche chilometro) nella speranza di trovare una via di fuga dal disastro.
Kristen Stewart, dopo il deludente reboot di “Charlie’s Angels” del 2019, torna come protagonista in questo survival horror fantascientifico diretto dal regista William Eubank.
Nonostante la presenza di un attore del calibro di Vincent Cassel (molti lo ricorderanno per aver interpretato Marcus in “Irreversible”), Underwater si può riassumere con una semplice espressione: “Meh”.
La presenza di battute a sfondo nerd e qualche elemento Lovecraftiano aiutano molto poco il rendimento di questa pellicola.
La fotografia è molto confusa, filtri che cambiano dal blu scuro al verdognolo e, in certi casi, molto scura. (capisco benissimo che siamo “in fondo al mar” ma in certe scene non si vede quasi nulla).
Gli effetti speciali sono discreti, forse un leggero plagio ad Alien per il primo mostriciattolo (SPOILER: l’essere che sembre Cthulhu, per quanto poco si possa vedere, è molto figo)
La colonna sonora, gestita da Marco Beltrami e Brandon Roberts, può essere considerata come qualcosa di già sentito però quantomeno sufficiente.
Per il doppiaggio nulla da ridire, la De Bortoli riesce a dare un’espressione all’impassibilità della Stewart e Lodolo sempre ottimo. 2/3 errori nel mixage ma niente di particolare.
In conclusione, un film abbastanza dimenticabile con pochi punti a suo favore. Se avete voglia di guardare un film horror fantascientifico guardate pure altrove perché qui, di horror, c’è davvero poca roba. Da segnalare che la versione digitale include diversi contenuti extra, tra cui un finale alternativo con audio-commento opzionale e feature esclusive
*Recensione effettuata grazie ad un codice Itunes fornito dal publisher