Dopo la separazione tra Natsume e Marvelous la serie di Harvest Moon ha subito anch’essa delle conseguenze con quest’ultima che ha visto scindersi in due con Marvelous che ha puntato sulla saga Story of Season, mentre Natsume ha puntato proprio sul brand Harvest Moon, conservandone il nome, e andando a pubblicare tutta una serie di titoli tra principali e spin-off che lo hanno portato al nuovo capitolo di cui vi parliamo oggi, ovvero Harvest Moon: One World. Quest’ultimo dopo varie peripezie che hanno costretto il team a decidere di rinviarlo di qualche mese, era atteso nel 2020, è finalmente arrivato su Switch e PS4 dandoci modo di affrontare una nuova avventura tra le coltivazioni e allevamenti classici della serie.
A caccia del sapere
Il gioco inizia con un rapido editor del personaggio, nel quale possiamo modificare sesso e colore della pelle, oltre che degli occhi e dei capelli, che, una volta ultimato, è impegnato a leggere la storia di un antico libro che riporta quello che era in passato il mondo intorno al nostro alter ego, ovvero un mondo costellato da raccolti fiorenti e prelibatezze in ogni dove che, purtroppo, ora sembra perduto. Dopo aver incontrato un misterioso spirito, Vitae, il compito del protagonista diventerà dunque quello di partire all’avventura per riscoprire tutte quelle bontà , quelle ricchezze culinarie che sono state dimenticate col passare del tempo, e per farlo bisognerà aiutare la Dea del Raccolto risvegliando cinque spiriti raccogliendo altrettanti medaglioni. Il gioco ci porterà dunque ad una esplorazione continua alla ricerca di alimenti, tramite la quale ci imbatteremo anche in molti personaggi che ci aiuteranno nella nostra epopea oltre che a sbloccare diverse missioni secondarie che spesso consisteranno nella raccolta di semi specifici ma non solo, visto che tra i vari personaggi presenti nel mondo di gioco saranno presenti anche cinque pretendenti di entrambi i sessi per poter costruire una vera e propria famiglia, con il team che ha cercato di dare molta importanza alle varie relazioni possibili.
Fattoria portatile
La base di gioco di Harvest Moon: One World è quella consolidata, con il gameplay che sotto alcuni punti di vista mantiene i dettami classici della serie basandosi sul genere di simulatore con la classica fattoria da gestire e tutta una serie di coltivazioni da portare avanti insieme all’allevamento delle varie creature tra mucche, cavalli, galline e molti altri animali.
Come molti altri simulatori poi ci sarà modo di prender parte a molte altre attività come la pesca o vari eventi speciali che permetteranno di passare il tempo nel mondo di gioco, il tutto questo in un mondo decisamente espanso con il nostro personaggio che non avrà una “sede centrale” come nei classici titoli della serie bensì sarà costantemente in viaggio.
La particolarità di questo capitolo della serie infatti è di avere una fattoria portatile con la possibilità di riporre la propria struttura e spostarla in alcuni punti strategici della mappa nei quali saranno presenti degli appositi robot che, in cambio di apposite provviste, ci permetteranno di piantare nuove radici. Questo aspetto del gioco è di sicuro la più grande innovazione della serie, grazie alla quale sarà possibile spostare quanto fatto in cerca di nuove coltivazioni e animali così da ampliare sempre più la nostra conoscenza.
Un’altra differenza rispetto a prima la troviamo poi nel modo di utilizzare gli oggetti che ora non sarà più necessario equipaggiarli ogni volta ma basterà averli con sé nell’inventario e premere il tasto per interagire con il raccolto o con l’animale desiderato.
Raccolto spoglio
Per quanto riguarda l’aspetto grafico e tecnico il titolo risulta in alcune occasioni altalenante, con i modelli dei personaggi che sono di discreta fattura soprattutto quando si entra nei dialoghi, mentre il contorno del gioco risulta un po’ meno dettagliato con le aree di gioco che sono abbastanza spoglie e poco caratterizzate. Le città hanno principali hanno qualche dettaglio in più grazie alle varie case e strutture ma per il resto il dettaglio non è all’altezza della situazione con il team di sviluppo che avrebbe potuto fare decisamente molto di più sotto questo aspetto.
Sotto il lato tecnico invece non abbiamo avuto problemi per quanto riguarda crash o rallentamenti con il titolo che si è comportato abbastanza bene a parte in qualche occasione.
Per quanto riguarda la colonna sonora quest’ultima risulta sufficiente senza colpire particolarmente, accompagnando i giocatori nella loro avventura ma senza spiccare. Non è presente purtroppo una localizzazione in italiano del titolo, con i dialoghi scritti (non è presente il doppiaggio) e le descrizioni tutte in inglese.
Apprezzabile ma con qualche difetto
Harvest Moon: One World prova a mantenere le basi classiche della serie aggiungendo qualche novità importante come la possibilità di spostare la propria fattoria, dando molta più importanza all’esplorazione, e snellendo qualche meccanica di farming rendendo in alcuni frangenti il gioco più veloce. Quello che non convince appieno è il lato grafico e tecnico del titolo che a tratti risulta spoglio e poco coinvolgente nelle sue ambientazioni, con il team che avrebbe potuto implementare qualche dettaglio in più nelle diverse aree da esplorare.
*Versione Testata: Switch, grazie al codice fornitoci dal publsiher