Mighty Fight Federation, sviluppato da Komi Games ed edito da Forthright Entertainment per PC, PlayStation 4 e 5 e Switch, si è aggiunto alla lunga lista dei picchiaduro multigiocatore a partire dal 25 febbraio 2021 nella sua versione console e dal 1° marzo su Steam, ed io, avendo avuto modo di testare per voi la sua edizione next gen, sono qui per analizzarlo per voi in ogni suo aspetto.
Il titolo in questione è risultato essere un buon casual gamer, che però non riesce ad impostarsi e spiccare in un mercato molto saturo di giochi appartenenti al suddetto genere, mostrandosi eccessivamente piatto e spersonalizzato, ma non è questo il suo peccato principale. Lasciate che vi spieghi con calma qui di seguito
Cosa è andato storto?
Mighty Fight Federation non ha una vera e propria trama, ma solo dei piccoli indizi forniti dalle varie cutscene di presentazione dei 14 personaggi disponibili nel roster visibili ogniqualvolta avvieremo la modalità Arcade con ciascuno di loro. Vista l’assenza di una sua effettiva narrativa, non sempre necessaria in titoli del genere, non ne terrò in conto nella valutazione finale del titolo, sebbene qualche delucidazione in più non avrebbe fatto sicuramente male a noi giocatori, anche solo per creare dell’affiliazione maggiore con il gioco. Vi basti sapere che tali personaggi sono i partecipanti multidimensionali (cosa che spiega il crossover conToeJam & Earl e Yooka e Laylee) di questo fantomatico torneo, che condivide il nome con il titolo del gioco stesso, e che il nostro compito sarà quello di portarli a numerose vittorie, sia in single che in multiplayer.
Gli scontri avverrano in arene tridimensionali all’interno del quale potranno sfidarsi fino a quattro giocatori, i quali potranno utilizzare senza problema anche gli stessi personaggi, il cui compito è azzerare la salute avversaria fino ad esaurire le due vite disponibili a ciascuno. Tutto ciò sarà possibile grazie ad un gameplay legato a diverse combo tutte diverse da personaggio a personaggio e che richiedono una buona dose di tecnica per essere gestite nel modo più funzionale possibile, in quanto il pigiare i tasti come un macaco impazzito potrebbe funzionare solo occasionalmente e di sicuro non contro i giocatori più esperti. Per utilizzare invece le nostre mosse segrete e le spettacolari mosse finali dovremmo invece usare un’altra barra, quella dell’Hype, che sarà possibile caricare prendendo a mazzate il povero malcapitato di turno ma che dovrà essere utilizzata con parsimonia ed un ottimo tempismo in quanto da essa dipenderà anche la nostra capacità di parare e di conseguenza contrattaccare i colpi avversari.
Per migliorare costantemente ciascun giocatore potrà disporre della modalità Allenamento (oltre che ai classici ed ovvi tutorial) ed anche delle Missioni, vere e proprie sfide che affinano la capacità di creare combo ed il tempismo, ambedue requisiti necessari per vincere come ho detto poco sopra, ma che risultano anche stimolanti per chiunque vada a caccia del completismo e di conseguenza del platino.
Mighty Fight Federation va ulteriormente a declinarsi in quelle che potremmo definire le sue modalità principali: Versus, nella quale potremmo sfidare i nostri amici in local, e Multiplayer, dove troveremo sfidanti da tutto il mondo…o quanto meno dovremmo! Ed è proprio questo il vero problema di Mighty Fight Federation! Attualmente il numero dei giocatori risulta essere molto basso, rendendo il titolo praticamente ingiocabile in quanto sottopone il giocatore ad attese ingestibili e spesso inconcludenti; le volte in cui avremo accesso ad una qualsiasi lobby, ci dovremo accontentare di sfidare un solo giocatore. Questo è ciò che è andato storto: un picchiaduro multiplayer che non sono quasi mai riuscito a giocare multiplayer e che per questo motivo tende ad esaurirsi in tempi brevissimi vista la poca varietà fornita a livello singelplayer, per quanto simpatiche le premesse di partenza e la presenza delle sfide.
Migliorabile dal punto di vista tecnico
Mighty Fight Federation non risplende dal punto di vista tecnico, nemmeno su next gen, presentando modelli 3d dei personaggi e delle arene un po’ rozzi, ma che soprattutto si interfacciano un po’ male gli uni con gli altri. Spesso è capitato di incastrarmi in alcune zone dell’arena o di finire in determinati spazi dove era chiaro che io non dovessi arrivare. Pur risultando un po’ fastidioso in alcuni momenti, il gioco risulta essere godibile dal punto di vista artistico, anche per merito delle cutscene animate e di una componente sonora adatta al tipo di titolo che ci si trova davanti; meno invece dal punto di vista del gameplay, in quanto la presenza di tali bug potrebbe risultare un tantino frustrante.
Conclusioni
Mighty Fight Federation è un titolo che, nonostante le sue numerose criticità, potrebbe risultare divertente ed appagante se vissuto con uno spirito casual, senza troppe pretese. Il problema è che in un mercato videoludico come quello attuale bisogna spiccare dalla massa per non esserne terribilmente sopraffatti, e purtroppo il titolo in questione manca proprio di quel carisma necessario. Un gioco godibile ma di cui rimane ben poco di impresso all’interno del cuore dei giocatori che vi si approcciano, a dimostrazione che cavalcare il successo di un genere non assicura la buona riuscita del proprio prodotto se non si riesce ad avere presa sul pubblico grazie ad al proprio appeal.
*Versione testata: PlayStation 5, grazie al codice digitale fornito dal publisher