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Endzone – A World Apart: La rinascita della civiltà nelle nostre mani – Recensione

31 Mar 2021 | Recensioni Videogiochi, PC, Recensioni

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Endzone – A World Apart è un gestionale indie ad ambientazione post-apocalittica in uscita il 18 marzo 2021 su PC (via Steam), nonché il primo progetto sviluppato da Gentlymad Studios ed edito grazie alla collaborazione di Assemble Entertainment e WhisperGames.

Grazie a questo titolo i giocatori si metteranno alla prova cercando di sopravvivere nelle wastelands contaminate prodotto di una terribile disastro nucleare su scala globale. Il danno ormai è fatto: la civiltà è stata quasi del tutto annichilita, e spetta ad un manipolo di pochi sopravvissuti cercare di ricostruirla sulle basi ormai putrescenti lasciate dai propri predecessori. Un compito assolutamente non facile, che è stato delineato minuziosamente da quest’intraprendente software house in ogni aspetto che avremo modo di esplorare assieme qui di seguito.

La dura vita post-apocalittica

Le premesse di Endzone – A World Apart ci sono narrate nel suo filmato introduttivo, nonché unica fonte d’informazioni relative alla lore del titolo stesso. In questo caso specifico, l’olocausto nucleare non è avvenuto a causa dello scoppio di una guerra mondiale, bensì per via di numerosi attentati terroristici a discapito di molteplici centrali nucleari in tutto il pianeta nell’anno 2021, giusto per rimanere speranzosi riguardo al futuro in questo periodo storico idilliaco..

Per rifugiarsi dalle nefaste conseguenze di questo disastro ecologico senza precedenti, ben pochi fortunati esseri umani riuscirono a rifugiarsi in bunker antiatomici conosciuti, per l’appunto, come Endzone, nell’attesa di riemergere in superficie una volta tornata vivibile…o quasi. L’occasione si presenta circa centocinquat’anni dopo l’accaduto, ma chi è potuto riemergere si ritrova in un mondo totalmente differente rispetto a quello raccontato dai propri avi: pioggia radiattiva, tempeste di sabbia, predoni e molti altri pericoli. Sebbene preparata al peggio, la nuova umanità si trova di fronte ad uno scenario desolante sul quale dover ricostruire una civiltà quasi da zero, con l’umore lasciato a livello dell’Endzone ma, nonostante tutto, con una grande forza di volontà.

Endzone – A World Apart

Ed è qui che entriamo in gioco noi, guidati dal nostro mentoreArthur Sawchynal fine creare la nostra personalissima società bizzarra a metà tra una tribù preistorica ed una cittadina della prima metà del XX secolo. Per fare ciò bisognerà iniziare dal soddisfacimento dei bisogni primari, permettendo ai nostri cittadini di avere accesso alle risorse di acqua e cibo, per poi andare a focalizzarsi e specializzarsi pian piano in ogni singolo aspetto della nostra colonia. E quando intendo ogni singolo aspetto, intendo OGNI SINGOLO ASPETTO! Dalla raccolta e raffinamento dei materiali del vecchio mondo, al confezionamento delle vesti protettive necessarie per sopravvivere in quest’ambiente avverso, passando per taglialegna, fattorie, fonti d’energia e chi più ne ha più ne metta! Ma chiaramente non potremo avere accesso fin da subito a tutti i numerosissimi edifici disponibili in Endzone – A World Apart, in quanto parte della conoscenza del genere umano o risulta essere approssimativa o, addirittura, è andata perduta per sempre; sarà dunque necessario istruire e improntare verso la ricerca scientifica la nostra comunità, una volta concessale una vita quantomeno dignitosa.

In Endzone – A World Apart non si dovrà tenere da conto solo delle risorse, degli edifici da costruire, del tempo atmosferico o della radioattività incombente, ma anche della gestione integrale dei propri cittadini, assegnando tramite un apposito pannello le varie mansioni ad ognuno di loro. Questo dettaglio è la ciliegina che corona quell’ottima torta che risulta essere il gameplay, ben pensato e confezionato appositamente per tutti gli appassionati dei giochi gestionali, ma che sul lungo termine potrebbe risultare il vero e proprio nemico del giocatore. Quando la comunità risulterà abbastanza grande, la mortalità e la natalità dei propri cittadini renderà particolarmente complessa la gestione di questo pannello, spingendo il giocatore ad aprirlo molto spesso previo evitare un collasso dell’ottima catena produttiva che aveva fino ad allora costruito. Un solo errore in fase di progettazione potrebbe infatti costare un’intera run all’interno di Endzone – A World Apart, e sebbene ciò possa sembrare frustrante od eccessivamente punitivo, è semplicemente in linea con l’ostile ambientazione che egli stesso va a dipingere. Le wastelands non perdonano mai, ricordatevelo.

Endzone – A World Apart

Rinascere dai propri rottami

Altra cosa in cui Endzone- A World Apart riesce è il sapersi vendere bene dal punto di vista tecnico, realizzato così bene da non sembrare in alcun modo frutto di una produzione indipendente. Lo stile cittadino venutosi a formare dagli ormai ben pochi rimasugli del vecchio mondo, tra lastre d’acciaio, tavole di legno raffazzonate e mucchi di teloni, è reso particolarmente bene, riuscendo a dare all’opera il sentore di una lotta acerba tra un’affiorante e decisamente bizzarra vitalità ed una cruda e malevolente desolazione. Tutto ciò è accompagnato alla perfezione dal suo comparto sonoro in linea con tutto quello sopraelencato e condito con qualche frase doppiata del nostro buon Arthur. Un’opera decisamente valida anche su questo versante, anche decisamente più di quanto mi aspettassi da un indie gestionale.

Endzone – A World Apart

Conclusioni

Endzone – A World Apart si è un rivelato essere un gestionale ricco ed articolato, ma che rischia di stuccare un po’ sul lungo andare, in particolar modo quando la comunità che il giocatore porta sulle proprie spalle acquisirà un certo peso. Nonostante ciò la sfida offerta dall’opera risulta essere decisamente appagante pur nella sua non indifferente punitività, risultando un must per tutti gli appassionati che cercando in tale genere una sfida non indifferente. Il titolo è attualmente disponibile al prezzo, decisamente in linea col contenuto offerto, di 29,99 € nella sua edizione standard ed a 39,99 € in quella Save the World, comprensiva anche della sua colonna sonora. Prima di effettuare un acquisto bisogna però tenere in conto del fatto che il titolo non sia stato localizzato in italiano, cosa che visto l’utilizzo di numerosi termini specifici potrebbe risultare un problema per alcuni. Titolo che straconsiglio e che giocherò in live per voi nelle prossime settimane, facendo crescere il villaggio che abbiamo inaugurato qualche giorno fa sul nostro canale Twitch.

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Endzone - A World Apart

29,99 €
7.9

Ambientazione

7.0/10

Gameplay

8.5/10

Grafica

8.3/10

Sonoro

7.5/10

Longevità

8.0/10

Pro

  • Ricco ed articolato
  • Impronta stilistica apprezzabilissima

Contro

  • A lungo andare tedioso
  • Difficoltà linguistiche

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