Questa volta è peggio del solito.
Torno a Tamriel per la mia passeggiata argoniana e mi ritrovo in mutande e con l’ennesima minaccia daedrica all’orizzonte. Il meccanismo è sempre lo stesso, ma come se ne esce a questo giro?
La situazione è drammatica per tutto il mondo e ad aver scatenato la crisi è una vecchia conoscenza: Bethesda e Zenimax ci buttano infatti nuovamente nella mischia con l’avvento del nuovo DLC per The Elder Scrolls Online: Flame of Ambition. Il contenuto è volto a introdurre la nuova stagione in arrivo sull’MMO, e ciò che possiamo vedere tornando a calarci nei panni del vestige è, come al solito, narrativamente e qualitativamente curato, ma entriamo nel dettaglio
Sia le Fiamme che l’Ambizione sono due cose da maneggiare con cautela, specie perché nell’universo narrativo di The Elder Scrolls sono entrambe chiari marchi di fabbrica di una conoscenza di tutti i fan, il principe daedrico Merhunes Dagon, già celebre per le sue macchinazioni narrate in Tes V: Oblivion. Qui su eso siamo qualche centinaio di anni indietro rispetto al capolavoro del 2006, ma i veterani sanno già cosa aspettarsi. Il violento daedra ha infatti iniziato a muoversi nel racconto, e tutto ciò che ne deriverà sarà solo la distruzione che sfocerà nel lancio di ESO Blackwood, previsto per quest’estate. Intanto però il disastro è già cominciato, e Flames of Ambition getta tutti i giocatori nel mondo nel giro di idee che forse sarà bene iniziare a fare qualcosa per fermare Dagon, i cui movimenti sulla scacchiera dell’universo si sono fatti ormai evidenti.
I fan della Lore di Tes però sanno bene che nessuno meglio di un argoniano duro e puro sa cosa fare per sculacciare i dremora di Merhunes, e di conseguenza ecco che il coraggioso healer di Serial Gamer Italia è chiamato a fare i conti con i malvagi demoni, le loro brutte intenzioni, la loro maleducazione e discorrendo.
Flames of Ambition, in soldoni è uno di quei DLC lì. Si proprio quelli lì.
Lasciando totalmente invariato lo scheletro del gameplay, l’ultimo contento va a introdurre da una parte semplicemente due nuovi dungeon, che ora scopriremo nello specifico, mentre dall’altra apre narrativamente a tutto ciò che verrà con il prossimo grande aggiornamento attuale.
Il primo DLC, nonché forse il più caratteristico, è The Cauldron. All’interno di questa segreta, situata nel territorio Ebonheart di Deshaan ci troveremo faccia a faccia con la prima vera grande operazione Daedrica di Dagon di questo nuovo inizio. All’interno delle foreste funginee di Deshaan spicca infatti un portale per le deadlands, che una volta superato rivelerà solo alcune delle oscure macchinazioni del principe. Vicino al portale infatti, in un villaggio di Elfi oscuri, i cittadini hanno iniziato a sparire, fagocitati dalle deadlands. È compito dunque del vestige fare chiarezza, su cosa sta avvenendo buttandosi a capofitto tra le fiamme. Entrati, scopriremo di non essere la sola squadra di soccorso qui, ma di dover lavorare insieme ad un giovane elfo alla ricerca di suo padre e nientemeno che la dremora Lyranth, nostra vecchia conoscenza e compagna di avventure dall’uscita addirittura di Imperial City. La costruzione di un team così “largo” è senza dubbio necessaria vista la natura della minaccia all’orizzonte che ci porterà a fronteggiare un barone di Dagon come boss finale, e le insidie saranno così tante che spesso durante il tragitto ci chiederemo chi realmente abbia bisogno di un salvataggio.
Le ambientazioni di The Cauldron sono quelle tipiche del piano di Merhunes Dagon, le Deadlands che abbiamo imparato a conoscere sia da Oblivion, sia da alcune nostre scampagnate in dungeon di eso, soprattutto a spese del signor Valkyn Skoria. La terra che calchiamo è arida e costellata di laghi di lava incandescente; qui i dremora e le loro creature qui sciamano come in un laborioso formicaio dove ognuno lavora per creare dolore ai prigionieri catturati da nirn e nutrire il potere del Barone di Dagon. Ci vorrà per i giocatori, dunque, non solo una determinazione ferrea, che rischia di venire sciolta dal calore delle cascate di roccia fusa, ma anche un’abilità non indifferente per uscire da questo postaccio e raccontarlo.
Il secondo dungeon è Black Drake Villa, e qui la situazione è forse meno incandescente ma altrettanto pericolosa. situata a nord della Gold coast questa villa era il ritiro estivo dell’ex imperatore chiamato Black Drake, e ora versa in uno stato di abbandono che solo in parte protegge le sue ricchezze. ad essere attratta da queste promesse è la nostra seconda vecchia conoscenza di Flame of Ambition, Eveli Sharp-arrow, intraprendente elfa dei boschi che, sovvenzionata da un misterioso benefattore ha deciso di setacciare la villa per scoprire la sua leggendaria biblioteca e, al suo interno, un misterioso tomo arcano. Bastano pochi passi nella villa per scoprire che però qui ci sono altre forze all’opera: una legione di imperiali, infatti, mossa per oscuri motivi dalle forze dell’ultimamente attivissimo Merhunes Dagon, sta dando a ferro e fuoco la residenza, compresi i suoi archivi sotterranei. Sarà anche qui nostro compito, perciò, tentare di fare luce sul motivo per il quale questo roghi vengono alimentati dalle forze daedriche, chi sia il misterioso committente di Eveli e quale sia la natura delle forze in gioco, che chiaramente si muovono per motivi a noi oscuri.
Black Drake Villa è un dungeon ostico nella sua hard mode. Per il suo completamento il team di giocatori dovrà essere ottimamente equipaggiato per l’endgame e rodato al punto giusto da non venire spazzato via dalle fiamme ruggenti. Le ambientazioni della villa sono molto più ariose di quelle di The Cauldron, alternando fasi all’aperto a discese nelle segrete e tra gli scaffali. Lo stampo imperiale si respira in ogni momento, e tutti i fan di vecchia data di Tes sanno che dall’impero arriva ben poco di buono. In ogni caso la passeggiata per la villa è un momento molto caratteristico per il titolo, e le sue sfide resteranno ardue per un bel po’ di tempo, sempre in attesa, tra le fiamme, di essere affrontate.
In conclusione come già anticipato, Flame of Ambition è un contenuto alla cui tipologia The Elder Scrolls Online ci ha già abituato. Introducendo “solo” due nuovi dungeon al prezzo di 1500 crown, il DLC è del tutto abbordabile e equilibrato nel suo rapporto qualità prezzo. La sua rapida ventata di novità sarà ai veterani una nuova appagante sfida, che verrà ricompensata con nuovi stili estetici per armi e armature e nuovi potenti equipaggiamenti con i quali aggiornare le nostre secolari build.
Insomma Flames of Ambition colpisce nel segno, impegnando le mani dei fan a falcidiare i lacché di Dagon e le loro menti a cercare di scrutare nella nebbia per immaginare quale tempesta di fuoco ci sia all’orizzonte dell’8 giugno data del lancio di Blackwood. La violenza di Merhunes Dagon è proverbiale e spaventosa per tutti, ma diamine quanto fascino ha. Guardare da vicino il bagliore delle sue fiamme rischia di bruciarci tutti, ma nessuno si tirerá indietro.