I Perturbazione, band pop-rock italiana fondatasi a Rivoli nel 1988 (con Tommaso Cerasuolo alla voce, Cristiano Lo Mele alla chitarra, Alex Baracco al basso e Rossano Lo Mele alla batteria) e Davide Aurilia, colorista, fumettista e grafico lombardo, portano in fumetteria e negli shop online la graphic novel “Chi conosci davvero”, pubblicata dalla casa editrice Bao Publishing. In queste tavole vedremo raccontata la rimpatriata di un gruppo di amici ex “rockstar” e ci verranno mostrati continui confronti tra la loro vita da 18enni ribelli e quella da adulti coscienziosi alle prese con il mondo attuale.
Persone e non Personaggi
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Luca, il nostro protagonista, è travolto da una tragica notizia che lo costringe a tornare a casa dopo 10 anni di lavoro a Londra, dove in realtà sembrava più essere fuggito da una vita di delusioni e sogni a metà, non più soddisfatto né della sua band né della sua vita privata, ritrovandosi padre di un figlio che non vuole e affranto dalla consapevolezza di una vita da rockstar che non vivrà mai. Al suo rientro in Italia ritroverà i vecchi amici dei tempi della band, ovvero Giovanni, Mirko, Alba, Piero e Valentina e la sua ragazza dell’epoca, Ilaria; ad un primo incontro sembrano apparentemente mutati rispetto a ciò che una volta erano: hanno tutti un lavoro decisamente lontano da quello che progettavano prima della maturità e fanno i conti tutti i giorni con la dura realtà della vita da adulti. Nella storia originale, ideata proprio da I Perturbazione stessi, c’è un continuo evocare la memoria dei tempi spensierati delle superiori, quando Luca suonava il rock con i suoi amici e aveva i capelli lunghi fino a sotto le spalle e il sogno di sfondare nel mondo della musica era ancora vivo in tutti loro; nei 10 anni di assenza Luca è cambiato, è cresciuto e maturato e così si sarebbe aspettato dalle sua vecchia compagnia e all’inizio anche il lettore crede nell’idea del protagonista, vedendo gli ex componenti della band e non solo impegnati nel loro nuove vite così lontano dal passato spensierato e colorato adolescenziale, in giacca e cravatta e con i loro visi stanchi e malinconici. Ma Luca scoprirà di sbagliarsi riguardo a loro e riguardo tante altre cose e così anche noi che leggiamo queste pagine ci ricrederemo molto sul crescere e maturare e, a fine lettura, chi chiederemo su chi conosciamo davvero.
Passato e presente
Come ho già scritto prima, la storia nasce dall’idea de I Perturbazione di raccontare come la vita e suoi cambiamenti in realtà siano sempre accompagnati dal bisogno che alcune certezze e vecchi rapporti restino esattamente come nel passato, ma la vera “vita” a questo continuo ricordare la danno le tavole acquerellate di Davide Aurilia, in modo delicato ma incisivo al tempo stesso, classiche nella rappresentazione dei personaggi e delle ambientazioni, con cambi di colore repentini tra pagina e pagina: troviamo colori più accesi e luminosi quando si parla dell’adolescenza di Luca e dei suoi anni da rockstar, mentre diventano cupi e ombrosi nel suo presente e nella sua età adulta. Ogni personaggio che incontriamo ha quasi due facce, ovvero quella da ragazzo e quella da adulto, caratterizzate alla perfezione dalle sfumature e dai tratti che cambiano o, per meglio dire, “crescono” con il personaggio; il mondo di “chi conosci davvero” è un mondo realistico e ricco di dettagli ma grazie proprio all’uso magistrale dell’acquerello lo interpretiamo come delicato e fragile, vediamo in ogni riquadro delle 152 pagine di cui è composta questa graphic novel dei sentimenti spesso difficili da esprimere a parole ma catturati perfettamente dalla pennellata di Aurilia, rendendo spesso le parole accessori e non punto focale. I testi sono pochi ma incisivi, sono conversazioni realistiche che chiunque potrebbe avere con persone che non vede da tempo e anche l’utilizzo di un font, nato dalla interpretazione della calligrafia di Aurilia, così vicino alla scrittura a mano porta il lettore ancora più nel realismo e in situazioni verosimili che possono avvenirgli o, perché no, esserci già avvenute.
“A tutti gli amici persi”
Fu Hans Christian Andersen a dire “Dove le parole falliscono, la musica parla” e qui la musica parla forte e chiaro: la vita che muta e ti costringe al cambiamento è un tema ricorrente in molte canzoni (non solo rock) e metterlo su carta potrebbe risultare banale o cadere nello scontato; la forza di “Chi conosci davvero” sta proprio nel suo realismo, che permette a chiunque legge di immedesimarsi per un attimo sia nello scontroso Luca che giudica gli altri dall’alto della sua nuova vita da persona adulta sia nei suoi cari amici di sempre che, per quanto anche loro cresciuti, preferiscono mantenere ancora i sogni e le speranze di quando dovevano finire le superiori e avevano il futuro nelle loro mani. Questa graphic novel racconta tanto di tutti noi senza nemmeno averci mai incontrato: io stessa confesso di essere stata un “Luca” durante la mia adolescenza, che mi piaceva credere in un mio futuro da rockstar a riempire stadi in tutti il mondo come fanno i Metallica o band simili; crescendo la vita mi ha messo davanti delle scelte che ho fatto con un peso nel cuore, costretta dalla pressione sociale a “cercarmi un vero lavoro” e smettere di vivere nelle favole. Quello che Luca recrimina ai suoi vecchi compagni di scuola in un’accesa discussione al pub è il loro non essersi voluti allontanare da lì, il loro accettare la loro condizione di vita mediocre e per nulla vicina agli standard che si erano posti un tempo, il loro essere troppo provinciali e non volersi evolvere mai e chi tra voi lettori può affermare con assoluta certezza di non aver mai giudicato le scelte di vita di qualcuno solo perché non conosce la vera ragione di esse? Chi può dire di non essere mai stato Luca o aver subito il giudizio crudele di un qualche Luca loro conoscente?
La vita per me è come la musica, bisogna seguire il ritmo che ci da e armonizzare con esso, improvvisando come in una jam session di Jazz, senza mai fermarci: ci capiterà di andare fuori ritmo o di stonare qualche nota di troppo, ma questo non ci deve bloccare perchè il flusso delle note che andrà avanti perpetuo e implacabile. La storia di queste pagine aiuterà a guardare se stessi e gli altri con occhi diversi e con meno giudizio critico per le scelte di vita, volute o meno, personali o di altri: consiglio la lettura di “Chi conosci davvero” perché, nella sua semplicità e delicatezza, rappresenta la realtà, la quotidianità, le paure, le preoccupazioni, ma anche i sogni, le speranze e le piccole gioie che tutti noi proviamo o abbiamo provato almeno una volta nella vita.
*Recensione effettuata grazie ad una copia digitale ricevuta da Bao Publishing