Sviluppato da Sumo Digital e pubblicato da Focus Home Interactive, Hood: Outlaws & Legends è un titolo multiplayer PvEvP disponibile dallo scorso 10 maggio (il 7 per chi acquistava l’edizione Year 1) su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X|S. Scopriamo insieme come è strutturato questo titolo che rivisita la leggenda di Robin Hood, nella nostra recensione approfondita.
Rubare ai ricchi per dare ai poveri
Come ci mostra il breve ma efficace tutorial, Hood: Outlaws & Legends ha (almeno per il momento) una sola modalità chiamata Rapina, che si struttura in 3 fasi in cui due squadre composte da quattro giocatori devono prima individuare lo Sceriffo, rubargli furtivamente la chiave della camera blindata, trovare questa camera ed aprirla prendendo il forziere e successivamente portarlo in uno dei punti d’estrazione. Il tutto mantenendo un approccio stealth per eliminare le numerose guardie gestite dall’IA e coordinandosi con gli altri tre membri del proprio team e facendo molta attenzione alle mosse di quello avversario.
Il gioco si sviluppa in maniera molto tattica, principalmente perché l’altra squadra avrà li stessi obiettivi della vostra e cercherà in tutti i modi di ostacolarvi, controllare i tre punti di respawn presenti nelle mappe per avere un rientro più comodo soprattutto nelle fasi di estrazione ed ovviamente assassinarvi ed estrarre il bottino prima di voi. A queste difficoltà va aggiunta anche l’invulnerabilità del gigantesco Sceriffo nelle prime fasi di gioco, che vi inizierà a seguire non appena entrerete nel suo raggio visivo e a cui basterà catturarvi per trucidarvi brutalmente in un colpo solo.
In Hood: Outlaws & Legends sono presenti quattro personaggi diversi, con abilità, peculiarità ed armi molto diverse tra loro che andranno combinate per ottenere i migliori risultati nelle partite online.
Utilizzando la classe Il Ramingo, con Robin come personaggio, avremo a disposizione un Arco Lungo e potremo sfruttare talenti legati alle sue abilità da cecchino e la sua agilità, oltre ad un’abilità speciale (che si ricarica a tempo, come quelle delle altre classi) che permette di scoccare una freccia esplosiva che ucciderà tutti i presenti nell’area colpita.
La Cacciatrice Marianne invece è un’assassina letale, armata di balestra che ha abilità legate all’assassinare in maniera letale e furtiva giocatori avversari e guardie alle spalle e come abilità speciale l’invisibilità e come “granata” un fumogeno in grado di ricoprire un’area di una coltre di oscurità limitando la visibilità e impedendo di venire evidenziati dai nemici o scoperti dalle guardie.
L’Attaccabrighe John, invece è il tank del gruppo e ha abilità legate alla forza bruta e al possente martello a due mani che utilizza come arma, può sollevare i pesanti cancelli d’ingresso delle mappe, come perk speciale ha la possibilità di ripristinare la propria stamina e come “granata” un esplosivo potente a scoppio ritardato.
Il Mistico Tooke, infine, è un personaggio di supporto che ha abilità che permettono di sfruttare l’ambiente per rimanere celato, la respirazione per rigenerare più velocemente l’energia e utilizza come arma un flagello; come perk speciale la possibilità di curare i compagni e come “granata” invece ha un gas ad area che sparpaglia i nemici, li prosciuga l’energia e ne compromette la vista.
Oltre alle abilità base, progredendo con il livello di ogni personaggio sarà possibile equipaggiare altri tre slot di perk, ognuno con diverse opzioni tra cui scegliere che si sbloccano man mano fino ad arrivare al grado 10 e che saranno equipaggiabili all’interno dell’hub di gioco, l’Accampamento dei fuorilegge.
Nell’Accampamento si potrà, oltre ad effettuare il matchmaking delle partite online (nella modalità Rapina o in quella non “classificata” chiamata Addestramento) anche visionare le sfide giornaliere (che offrono ricompense come punti esperienza e monete) ed i collezionabili sbloccati e sbloccabili, e anche, progredendo con il livello apposito del campo, acquistare skin per le armi e per l’abbigliamento, oltre che cambiare il personaggio selezionato (cosa che comunque si potrà effettuare anche nella schermata di attesa delle partite). Sono presenti anche delle zone di addestramento in cui impratichirsi con la mira, le abilità speciali ed il lancio delle granate.
A livello di gameplay, ogni personaggio ha una barra della salute e una barra della stamina, che viene consumata scattando, attaccando (a distanza o in corpo a corpo) e i due “furfanti” con armi a distanza hanno anche una schivata. Il combattimento è piuttosto basilare e non è complesso come in giochi tipo For Honor e basteranno il tutorial e un paio di partite per prendere dimestichezza con tutti i settaggi dei tasti.
Al momento sono disponibili cinque mappe, tutte ampie e con molti punti di accesso che offrono una buona varietà di approcci. Le mappe sono ispirate e rendono in maniera egregia l’atmosfera fantasy medievale della produzione e anche il posizionamento delle zone di respawn e di quelle di estrazione ci è parso ben studiato ed efficace.
Quello che per ora pecca, in Hood: Outlaws & Legends è il matchmaking, essendo per ora solo calibrato sulle connessioni e non sui livelli e le abilità dei giocatori, cosa che porta a squadre eterogenee composte da giocatori alle prime armi e da giocatori di livello superiore al 60 (su 100) e sbilancia non poco gli esiti degli scontri. Inoltre, ma questo è un problema che affligge tutti i giochi di questo genere, essendo un titolo in cui la cooperazione è fondamentale, la mancanza di dialogo tra i membri del team e la tendenza dei player di agire da lupi solitari penalizza molte partite, se giocate senza altri tre amici ma con sconosciuti. Inoltre la possibilità di comporre i team con duplicati dei personaggi illimitati (quindi squadre di quattro Robin e così via) rende difficile bilanciare l’esperienza a livello tattico.
Sumo Digital ha già annunciato un supporto continuo, con nuovi contenuti, nuove mappe, nuovi personaggi e nuove modalità, che saranno fondamentali per rendere il gioco ancora più appetibile alla community che per quanto riguarda queste produzioni solamente online è sempre più esigente e rischia di stancarsi in fretta di una singola modalità con cinque mappe e quattro personaggi.
Manca Sherwood ma l’impatto visivo è comunque buono
Hood: Outlaws & Legends a livello tecnico sfrutta abbastanza bene Unreal Engine 4 su cui è sviluppato; il level design delle mappe è ottimo e bilanciato per entrambe le squadre e permette di sfruttare benissimo le peculiarità dei quattro personaggi finora disponibili. Anche i modelli poligonali di ambientazione e personaggi è di buona fattura, così come le animazioni, con le uniche problematiche presenti nelle hit-box non sempre precise.
Il framerate, su Xbox Series X|S è abbastanza stabile, anche se non sono mancati occasionali freeze e rallentamenti durante la nostra prova, di circa 25 ore.
Il sonoro è composto da effetti ottimi e realistici, un doppiaggio in inglese di buona fattura per le poche frasi che i personaggi e i nemici offrono durante l’esperienza e una buona localizzazione in italiano di menu ed elementi a scena. Le musiche rendono bene, soprattutto nelle fasi finali dell’estrazione in cui si aiutano ad immedesimarsi nella criticità del momento.
In conclusione, Hood: Outlaws & Legends è un buon titolo che parte da ottime idee, e che ci sentiamo di consigliare agli amanti dei giochi coop-multiplayer che cercano qualcosa di nuovo con cui passare qualche ora del proprio tempo in maniera sporadica, vista l’attuale carenza di contenuti, essendoci solo una modalità e cinque mappe. Chiaramente viste le dichiarazioni di supporto continuo ed il prezzo budget il titolo ha un ottimo rapporto qualità/prezzo e merita un’occasione, vista anche la presenza delle partite in cross-platform tra PC e console che permettono un matchmaking rapidissimo anche se come spiegato sopra mancano opzioni diverse di ricerca della partita e magari una modalità classificata con premi estetici che renda ancora più appetibile il continuare a giocarci in maniera continuativa.
Versione testata: Xbox su Xbox Series X|S grazie ad un codice fornito dal publisher.