Disponibile in edicole, nelle fumetterie e negli shop online da ieri, 20 maggio 2021, Matana 3 intitolato Nel nome del padre, del figlio e di Matana… amen e pubblicato da Panini Comics ci porta al giro di boa (la metà) della miniserie di Leo Ortolani ambientata nel selvaggio west.

[table id=84 /]
L’albo ha le medesime dimensioni e formato dei precedenti due numeri: spillato 18×26 di 32 pagine ad €3,00 con 6 pagine di spiegazioni sulla realizzazione di questa opera da parte del Maestro Ortolani. Se ve le siete perse, trovate qui la nostra recensione del primo albo e qui quella del secondo.
Il silenzioso “signore” di Los Manuelitos
Avevamo lasciato i nostri quattro improbabili eroi, l’improbabile pistolero Matana (con le fattezze di Rat-Man), il più verosimile pistolero Speranza (con le fattezze di Franco Nero), Djanga (con le fattezze di Cinzia) e l’ex schiavo Isaia (con le fattezze di Brakko), appena arrivati nel villaggio di Los Manuelitos, alla ricerca di Don Alejandro, un vecchio amico di Matana (e di Rat-Man) di cui non vi spoilero le fattezze e mi limiterò a dire che è piuttosto silenzioso.
Al “signore” di Los Manuelitos, una classica piccola cittadina western abitata prevalentemente da messicani tutti uguali, verrà richiesto di aiutare il nostro sparuto manipolo di eroi un aiuto per riuscire finalmente ad individuare El Muerto, e nell’arco della giornata che Matana e i suoi compagni passeranno nel “ridente” villaggio, assisteremo ovviamente ad una serie di gag esilaranti e situazioni grottesche come Ortolani ci ha abituato.
A differenza dei primi due volumetti, ciò che manca in questo numero è l’azione, infatti in Matana 3 non ci sono, stranamente per una serie western, sparatorie ed uccisioni, ma solo molti dialoghi tra i protagonisti, gli uomini di Don Alejandro e il silenzioso amico di vecchia data del protagonista.
Probabilmente, a discapito della carenza di azione e proiettili, a livello di battute e di momenti comici è invece il numero che mi ha personalmente fatto ridere di più.
La storia rimane comunque godibilissima e le pagine si fanno divorare in un attimo come per qualsiasi opera di Leo Ortolani, con tanto di cliffhanger nella pagina finale che fa presagire che invece nel prossimo numero di azione potrebbe essercene parecchia.
In conclusione, Matana 3 ci fa arrivare a metà della miniserie western del Maestro Leo Ortolani tra le risate e ha il grande merito di far apparire il personaggio di Don Alejandro, di cui effettivamente i fan di vecchia data di Rat-Man sentivano sicuramente la mancanza, anche se si avverte un po’ la carenza di azione e di qualche sparatoria, che ci saremmo sicuramente aspettati in un’opera del genere. Rimane ovviamente una lettura assolutamente consigliata per tutti i fan dell’autore e non vediamo l’ora che arrivi il prossimo mese per continuare la lettura ed avvicinarci ancor di più a quello che si preannuncia essere un esplosivo finale.
*Recensione effettuata dalla copia fisica dell’albo