C’è chi pensa che Dodgeball Il film sia una delle pellicole a tema sportivo più belle della storia del cinema e chi mente.
Proprio sul dodgeball, o se preferite palla avvelenata, si basa il nuovo titolo targato Electronic Arts e Velan Studios, Knockout City, con il team dietro a titoli come l’interessante Mario Kart Live Home Circuit che ha voluto dar vita ad una rivisitazione dello sport in questione decisamente più dinamica e spettacolare, un po’ come successo con titoli sportivi arcade tipo Rocket League. Riuscirà Knockout City ad avere lo stesso successo? Scopriamolo insieme.
Palla Avvelenata di squadra
Knockout City è innanzitutto uno sport di squadra con due team che si affronteranno in un tre contro tre in cui l’obiettivo sarà quello di fare più punti dell’avversario guadagnando eliminazioni attraverso le diverse possibilità presenti sul campo di battaglia.
Si perchè il titolo messo in piedi da Velan Studios non è un semplicissimo gioco di dodgeball ma vede al suo interno diverse varianti che lo rendono ben più spettacolare come per esempio la presenza di diverse tipologie di palloni utilizzabili e reperibili sul campo di battaglia: si va dalla Palla da Cecchino molto veloce e quasi imprendibile alla Multipalla che permette ai giocatori di usufruire di tre lanci di seguito senza raccogliere altre sfere; ma non sono solo queste le possibilità presenti visto che anche gli stessi giocatori hanno l’opportunità di trasformarsi in una palla per farsi lanciare dai compagni e mandare KO gli avversari.
Proprio questo aspetto, ovvero la collaborazione tra i tre giocatori, sarà fondamentale per aver la meglio sugli avversari visto che più si agirà insieme più sarà facile colpire i nemici che per forza di cose non potranno parare più tiri coordinati nello stesso momento.
Per quanto riguarda invece i comandi generali del gioco, Velan Studios si è concentrata soprattutto sull’accessibilità del titolo consegnando nelle mani degli utenti un prodotto molto intuitivo e semplice da comprendere con la mira e le traiettorie che sono automatiche facilitando il sistema di lancio della palla. Il tutto infatti si basa sul tempismo, con i giocatori che devono trovare la giusta finestra di tempo per scagliare la sfera contro gli avversari per coglierli di sorpresa e devono allo stesso tempo stare attenti ai palloni nemici bloccandoli con l’apposito tasto.
Oltre all’importanza dell’accessibilità e immediatezza anche le ambientazioni la fanno da padrone con la presenza di diverse mappe con qualche fattore ambientale utile ad ostacolare o ad aiutare i giocatori nelle loro partite: per esempio troviamo delle correnti d’aria che permettono ai agli atleti di spostarsi tra un tetto e l’altro, oppure in Rotonda Baraonda, un’altra ambientazione urbana, è presente il traffico delle strade che disturba e non poco sia i giocatori che i tiri rendendoli anche più vulnerabili. Purtroppo però le mappe risultano poco ispirate con solo alcune di queste che presentano interferenze o aiuti che vanno a modificare l’esperienza di gioco.
In un gioco di questo genere ovviamente viene dato anche molto risalto alle personalizzazioni che riguardano i personaggi, con costumi e accessori sbloccabili sia progredendo nella classica scala dei livelli oppure utilizzando le classiche microtransazioni, con quest’ultime che non vanno ad influire in ogni caso nelle partite. Proprio in merito a questo a breve partirà la Stagione 1 del gioco che, probabilmente, porterà nuovi accessori e skin dei personaggi insieme ad una nuova mappa, Stazione dell’azione, la modalità competitiva e le playlist settimanali.
Ovviamente sarà da valutare il supporto post lancio del gioco con il team che dovrà fare uno grosso lavoro sotto questo aspetto per riuscire a mantenere vivo il titolo per mesi implementando sempre nuovi contenuti come mappe e modalità ma anche personaggi con abilità specifiche.
Cartoon senza troppe pretese
Per quanto riguarda il lato artistico il team ha fatto un lavoro discreto dando vita ad una serie di mappe e personaggi in stile cartoon che però non riescono a spiccare per originalità non riuscendo a dare quell’impatto sperato una volta entrati in partita. Probabilmente gli sviluppatori avrebbero dovuto osare di più sotto questo aspetto cercando di dare un’identità maggiore ad ogni singola mappa e alle varie skin presenti.
Buono invece il lato tecnico che non vede grosse sbavature grazie ad un frame rate ancorato ai 60 fps non presentando né cali né problemi tecnici di sorta.
Divertente ma durerà?
Knockout City è di sicuro un titolo molto divertente che consente ai giocatori di prendersi qualche pausa da produzioni più impegnative prendendosi a pallonate tra i denti con un gameplay semplice e immediato decisamente accessibile.
Ovviamente in questo genere di giochi il supporto post lancio è un aspetto fondamentale per dar continua linfa vitale e permettere agli utenti di non annoiarsi nel lungo periodo; se Velan sarà all’altezza della situazione e seguirà le orme di produzioni come Rocket League allora il titolo durerà di sicuro più di qualche mese anche grazie ad un prezzo d’ingresso decisamente accessibile, 19,99€, senza contare la presenza del gioco su EA Play e Xbox Game Pass Ultimate.
*Versione Testata: PS4, grazie al codice fornitoci dal publisher