Imagine Earth è un gestionale indie ad ambientazione spaziale uscito dall’accesso anticipato, dopo ben sette anni di duro lavoro, il 25 maggio 2021 su PC (via Steam), nonché il primo progetto sviluppato da Serious Bros..
Il titolo in questione è evidentemente frutto di passione, cosa ben deducibile dal percorso di crescita che ha portato il gioco alla sua ottima edizione finale, dotata di ottime e longeve dinamiche di gameplay nonché di un comparto tecnico particolarmente accattivante pur nella sua semplicità. È però l’impronta ecologica di Imagine Earth ad avermi colpito davvero nel profondo, in quanto in esso l’ecosostenibilità è un elemento fondante di tutta l’esperienza, creando similitudini con l’attuale e sconfortante situazione del nostro pianeta.
Molteplici nuovi inizi
E sarà appunto questa situazione di totale degrado ecologico a spingere gli esseri umani in un futuro prossimo a cercare soluzioni per salvare la propria specie. La soluzione arriverà quando verrà scoperto il viaggio interstellare, permettendo nel 2084 a diverse compagnie commerciali di far partire svariate navicelle di colonizzazione nello spazio, e tra esse spiccherà quella per cui noi lavoreremo in quanto amministratori di colonie: la Imagine Earth ltd., appunto.
La Imagine Earth ldt. diverge dalle sue concorrenti per l’approccio più ecologico che la caratterizza, proponendosi come obiettivo principale un equilibrio stabile tra lo sfruttamento delle risorse e l’ambiente nel quale ciò avviene, memore degli errori compiuti sulla Terra e che hanno portato a questa massiva colonizzazione delle biosfere abitabile presenti nella vastissima Galassia di Andromeda, evitando così la sovrappopolazione e l’eccessivo sfruttamento delle risorse. Man mano che il gioco proseguirà nella sua modalità Campagna ci faremo un nome all’interno dell’azienda, sbloccando come conseguenza sempre più pianeti che spetterà a noi gestire, con tutte le magagne che comporterà: acquisizioni da parte di società concorrenti, fusioni societarie, rivolte, surriscaldamento globale, desertificazione, invasioni aliene e chi più ne ha più ne metta! Fortunatamente non saremo soli in questo lungo percorso, dato che avremo dalla nostra due fidati consiglieri ed il nostro caro presidente, che ci guideranno in modo oculato elargendoci missioni, consigli e premi.

La difficile vita di un gestore coloniale
Per fare tutto questo, Imagine Earth fornisce ai propri giocatori uno tra i gameplay più completi del suo genere d’appartenza, spaziando praticamente ogni possibile dinamica e facendola apprendere in maniera intelligente a chiunque vi si appropinqui. Non potrei parlarvi appieno della mia esperienza nel titolo, in quanto come in ogni gestionale è qualcosa che va metabolizzata e declinata coi propri tempi e modi, formando uno stile di gioco che è proprio del singolo e per cui inimitabile. Proprio per questo cercherò di essere il più sintetico possibile, al fine di non tediarvi e soprattutto di non rovinarvi la bellissima esperienza che il gioco va a creare man mano che vi ci si addentra al suo interno.
Una volta sbarcati sul nuovo pianeta con il proprio Nucleo cittadino bisognerà fare in modo di fornire le risorse primarie ai propri cittadini, al fine di garantire un’espansione efficiente di tutta la colonia; le prime strutture che si andranno a creare saranno infatti legate all’Energia, al Cibo ed alla raccolta dei Beni (preziosi e non). Inizialmente il pianeta potrà essere sfruttato anche senza curarsi del proprio impatto ambientali sullo stesso, risultando intonso e quasi del tutto privo di segni di civiltà; ma l’arrivo dei rivali in affari, dei propri alleati o più semplicemente il nostro espandersi avranno un impatto sempre maggiore sull’inquinamento, dirigendo per cui la nostra attenzione verso la sostenibilità, previo evitare disastri ambientali che causerebbero l’autodistruzione della propria colonia. In Imagine Earth è infatti presente la dinamica del riscaldamento globale, con tutti le spiacevolissime conseguenze del caso come desertificazione, fenomeni atmosferici via via più violenti e soprattutto l’innalzamento del livello dei mari. Una cura del dettaglio pazzesco, che mai prima d’ora avevo visto così approfondita e che mi ha ulteriormente appassionato al titolo anche per via del modo in cui affronta tale delicato tema a me sempre caro.
Di conseguenza, anche grazie alla Ricerca,andremo a costruirestrutture via via sempre più complesse e specializzate, al fine di permetterci sia un afflusso costante di denaro che una gestione funzionale dell’ambiente. In merito a ciò è molto interessante il Congresso Mondiale, un vero e proprio briefing gestito dall’USN (United Space Nations) in cui tutte le colonie presenti sul pianeta propongono tasse al fine di ridurre il proprio impatto sullo stesso, dando un tocco d’incredibile realismo al tutto e da sfruttare appieno se si vuole penalizzare il proprio vicino che va ancora a combustione del carbone.
A tutta questa marea di contenuti vanno ad aggiungersi anche altre modalità che, pur mantenendo la formula classica, donano un pizzico di diversificazione e molto longevità al tutto: in Competizione ci troveremo in lotta con altre cinque per la supremazia economica del pianeta; in Infinita potremo gestire liberamente la nostra colonia, con una serie di infinite sfide generate proceduralmente a tracciare il nostro percorso; infine Planet Editor, che ci consentirà di costruire e terraformare totalmente a nostro piacere una biosfera.Insomma un gameplay tutto da scoprire e da dover tastare con mano, poiché raccontarlo semplicemente non potrebbe mai nemmeno rasentare la soddisfazione che dona al proprio giocatore.

Tecnicamente accattivante
Altra cosa in cui Imagine Earth riesce è indubbiamente la sua resa su schermo, estremamente curata nel suo stile caricaturale e cartoonesco che va a crearsi sulle mappe planetarie divise in settori triangolari, cosa che diverge dai soliti esagoni presentati in altri capistipite del genere. Un’esplosione di colore e di vita che si va a delineare in maniere sempre differenti a seconda della biosfera da dover colonizzare e che per questo motivo riesce risultare essere notevolmente accattivante, non venendo a stuccare grazie a questa continuo cambiamento del terreno di gioco.
A tutto questo va ad accompagnarsi il buon comparto sonoro, comprensivo di una colonna sonora che riesce ad accompagnare degnamente il nostro viaggio di salvezza interplanetario ed un doppiaggio di gran livello. Un comparto tecnico eccezionale soprattutto se si viene a considerare lo sviluppo indipendente del progetto e dal quale si riesce a cogliere il duro lavoro, ma soprattutto la passione, di ben sette anni di supporto.

Conclusioni
Imagine Earth mi ha stregato fin dal primo momento in cui ci sono entrato in contatto, e man mano che avanzavo al suo interno mi sono reso conto della sua effettiva mancanza di difetti, se non si conta quello in cui tendenzialmente incorrono tutti i gestionali quale lo stuccare un po’ sul lungo andare. La sfida offerta dall’opera risulta essere decisamente appagante, potendola innalzare ed abbassare a proprio piacimento e di conseguenza risultando adatta per un pubblico molto ampio che va dai casual gamer a quelli più hardcore. Un must per tutti i fan del genere, in particolare se legati alla tematica dello sviluppo sostenibile, affrontata qui in maniera intelligente, a tratti sotto forma di satira a tratti con un’estrema durezza. Un’opera in grado di divertire, ma anche di far riflettere sul peso che una civiltà possa risultare per l’habitat che va ad abitare, aumentando così la consapevolezza di tale problematica al suo pubblico. Vi ricordiamo inoltre che è prevista una versione Xbox del titolo, invitandovi dunque a continuare a seguirci per ulteriori informazioni in merito.
*Versione testata grazie al codice fornito dal publisher.