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It Comics è una piccola realtà editoriale in crescita, fondata da Fabiano Ambu (Sergio Bonelli Editore, Star Comics, Rw Lion, Becco Giallo) sulla falsariga di Image Comics. Quest’anno abbiamo avuto il piacere di recensire altre due opere targate It Comics – Storia di un errore e Alzheimer – storie a casaccio, entrambe frutto di Vorticerosa – ma It From Space, il fumetto che andiamo a recensire oggi, è ben altra cosa. Si tratta infatti dell’inizio di un progetto più ambizioso che definirà la natura stessa della casa editrice, portandola più vicina all’ispiratrice Image Comics.
It From Space, infatti, dà il via all’Ambuniverse, in cui convergeranno tutti i personaggi creati da Fabiano Ambu, e fa il suo debutto al Palermo Comiconvention 2019, in anteprima con una tiratura limitissima a 50 copie. A causa dell’arrivo dell’emergenza sanitaria dovuta dal COVID-19, però, il progetto subisce immediatamente una battuta d’arresto. Dopo quasi due anni di rinvii e incertezze, finalmente, It Comics è riuscita a ripartire e, oltre a una ristampa del n. 00, ha rilasciato anche un nuovo numero di It From Space, muovendo un altro passo verso la realizzazione dell’Ambuniverse.
Ecco dunque la recensione dell’albo che fu realizzato appositamente in occasione della Palermo Comiconvention 2019: il n.00.
L’inizio di Superman…
Tutto inizia in un campo rom, localizzato probabilmente in Italia. Un’esplosione incuriosisce una coppia poco distante, la quale, avvicinandosi al luogo in cui è avvenuta, trova un bambino alieno. Non un bellissimo bambolotto tipo Clark Kent, bensì un corpo umano con testa simil-acquario, al cui interno si trova quello che sembra essere un occhio grande quanto una pallone. Una conformazione che non passa proprio inosservata e che desta facilmente l’attenzione, soprattutto quella indesiderata.
È così che inizia It From Space.
Con un ragazzino venuto dallo spazio, adottato da una famiglia di un campo rom. Il diverso tra i diversi, schernito quotidianamente dai bulletti di scuola, ma sempre protetto dai suoi fratellastri amorevoli. Un giorno però, la scuola viene attaccata da un alieno gigantesco, una creatura molto somigliante a quella dei sogni di It. Durante la fuga disperata degli alunni, It viene pervaso da un’aura energetica che gli permette di abbattere e smembrare l’alieno in men che non si dica.
E così si chiude l’albo pilota della nuova serie targata It Comics.
… E il cinismo di RoboCop.
Tra il ritrovamento di It e il flashforward alla sua quotidianità scolastica, si inserisce un intermezzo molto interessante. Si tratta dello spezzone di un telegiornale in cui vediamo intervistato un politico, tale On. Mabuse, detto anche Cavalier Mabuse. Al microfono di una formosa giornalista, lo vediamo denigrare con frasi fin troppo familiari i campi rom e coloro che li abitano.
E non solo!
Nella sua prima apparizione ricorda il profilo di Mussolini, sebbene il suo abbigliamento sia più casual. Jeans e felpa raffigurante un cartello di pericolo al cui interno è disegnata una ruspa. Nessun richiamo nascosto ad un ben noto politico attuale, ma una narrazione mirata di quel che sta avvenendo proprio in quell’istante all’interno del fumetto, ossia lo smantellamento di un campo rom mediante l’uso di ruspe. Un’operazione che viene detta “bonifica civile”, tanto per chiarirci subito che siamo soffocati dalla deriva fascista di stampo moderno, quella che si ammanta di frasi tipo “ha fatto anche cose buone”.
Ma non finisce qui!
Nel servizio successivo viene richiesta l’opinione di un influencer e blogger. Nulla di strano, se non fosse che viene intervistato a proposito di un argomento scientifico di una certa rilevanza, argomento per cui lui non è affatto qualificato. Lo capiamo immediatamente alle primissime critiche ai poteri forti e ai tipici scetticismi da negazionisti militanti.
Sono solo due tavole, ma delineano un contesto sociale che non può che farci partire i campanelli d’allarme. Un riquadro sociale ottimo, uno spaccato decisamente molto interessante da cui partire per iniziare una serie che si ispira al formato americano. Insomma, un pacchetto da comic, ma un contenuto italiano.
Lo stile.
Il tratto di Fabiano Ambu è tagliente e i colori sono gradevolissimi. I disegni sembrano illustrazioni posterizzate, dalle luci nette e molto colorate. Il nero quasi non esiste nei contorni delle figure, rendendo il tutto molto morbido e scorrevole alla vista. Un piacere per gli occhi che accompagna il lettore ad andare avanti nella storia con leggerezza e curiosità, ma anche stupore e soddisfazione.
Conclusioni.
Insomma, il primo albo di It From Space è decisamente degno di nota. Ogni singola tavola è equilibrata e l’insieme riesce a definire perfettamente il taglio della serie e dell’Ambuniverse in poco più di 20 pagine. Un inizio pressoché perfetto per questo tipo di formato. Non possiamo che sperare che It From Space riesca a parlare dell’Italia e della diversità del suo supereroe con questo taglio fresco, ma cinico, che ci ha regalato in questo #00.
*Recensione effettuata grazie alla copia digitale fornita da IT Comics