Kontrakt è un progetto sviluppato e prodotto per PC (via Steam) nel 2018 dalla software house indipendente ShotX Studio, e che è sbarcato di recente, più precisamente il 27 maggio 2021, anche sulla console ibrida Nintendo Switch grazie al sostegno dell’editore Ultimate Games.
Un titolo action ad una prima occhiata interessante, ma che non riesce ad osare, facendo ristagnare il proprio giocatore in una monotonia priva quasi del tutto di senso di progressione ed il cui porting su Switch non viene in aiuto, ma anzi, per quanto possa sembrare paradossale, ne complica l’approccio. Ma lasciate che vi spieghi meglio questo mio difficile rapporto col gioco in questione.
Assassinii su commissione particolarmente ripetitivi
In Kontrakt vestiremo i panni dell’assassino su commissione Leo, assunto nel primo capitolo della vicenda dal potente boss mafioso Mr. Chao. Il nostro compito è semplice: entrare nel luogo dove si troverà il nostro obiettivo, sparare a qualsiasi cosa si muova e far sparire ogni segno del nostro passaggio mettendo a fuoco l’intero edificio. Per poi farlo di nuovo, e di nuovo, e di nuovo ancora.
Insomma, Kontrakt ha appieno il vibe alla John Wick, ma privo di tutto quel mordente che rende quella saga cinematografica così accattivante nella sua semplicità. Il gioco sembra infatti molto piatto sia nel suo progredire che nel suo gameplay, che consisterà banalmente nel scaricare i propri caricatori sui malcapitati delinquenti che ci troveremo di fronte evitandone i colpi con qualche acrobazia alla Max Payne, altro universo narrativo a cui il prodotto si ispira ma di cui manca totalmente il carisma.
I nemici, infatti, non si comportano in maniera intelligente, agendo per lo più a caso ed in modo veramente statico, e dopo diverse ore di gioco non mi è ancora ben chiaro come Leo possa sopravvivere a determinati colpi e sopperire ad altri in un modo che sembra totalmente casuale. Ogni missione in Kontrakt è un marasma di cose che si susseguono in maniera sconnessa, irrealistica ed il più delle volte snervante, rendendola un’esperienza veramente sprecata e frustrante, anche per via del terribile approccio che i JoyCon offrono a tutta l’esperienza. All’analogico destro sarà affidato infatti l’arduo compito di gestire la mira, cosa che sui controller della Switch risulta essere oltremodo impegnativo se non addirittura impossibile, soprattutto se bisogna essere precisi come in un titolo del genere.
Un comparto tecnico che non convince
Altro frangente particolarmente grezzo e ripetitivo diKontraktè il suo comparto tecnico; dal punto di vista grafico esso presenta ambientazioni in isometrica realizzate in 2.5D abbastanza disarmoniche, in cui gli oggetti ed i personaggi che le vanno a comporre sembrano malamente incollate su uno sfondo da essi totalmente estraneo dando al giocatore un’ulteriore sensazione di irrealtà e scompaginatezza del tutto. Come risultato finale lo schermo risulta essere un’accozzaglia di modelli che interagiscono malamente tra loro sia a livello di gioco che a livello di resa grafica. Il comparto sonoro non viene certo in soccorso di Kontrakt, risultando tanto piatto ed insipido quanto i suoi gameplay e grafica.
Conclusioni
Kontrakt non può essere giustificato semplicemente per via della sua natura indie, dato che il suo vero punto carente è la totale mancanza di un leitmotiv che spinga il giocatore ad avanzare al suo interno, a livello narrativo ma soprattutto dal punto di vista ludico. Una volta giocata la prima missione si avrà infatti un quadro generale su quella che sarà l’esperienza in toto al suo interno, mancando assolutamente di un senso vero e proprio di progressione che ne ammazza il già scarso mordente. Un vero peccato, accentuato anche dal fatto che il porting risulta complicare ulteriormente l’approccio al titolo rendendolo meno appetibile nonostante il suo prezzo budget.
*Recensione effettuata grazie ad un codice digitale fornito dal publisher