Opera prima di Neon Giant, software house indipendente composta da veterani dell’industria e pubblicata da Curve Digital, The Ascent è un twin stick shooter con meccaniche da GDR ed un’ambientazione squisitamente cyberpunk, giocabile anche in co-op, che sarà disponibile da oggi su PC, Xbox One e Xbox Series X|S e gratis sul catalogo di Game Pass per tutti gli abbonati al servizio Microsoft.
Scopriamo insieme tutto quello che The Ascent ha da offrire, nella nostra recensione approfondita.
Al servizio delle MegaCorporazioni
In The Ascent ci troveremo sul pianeta Veles all’interno di una gigantesca Arcologia gestita dalle corporazioni a vestire i panni di un “Indent”, un essere umano qualsiasi anch’esso in pratica di proprietà delle suddette MegaCorporazioni.
Dopo una basilare personalizzazione del personaggio che comprende il genere, una manciata di volti, la carnagione, i tatuaggi in faccia e sul corpo e la colorazione dell’abbigliamento (lo stile è tutto, d’altronde, se no che Cyberpunk sarebbe), veniamo catapultati alla scoperta della gigantesca città verticale in cui affronteremo le nostre avventure, ad eseguire alcuni facili compiti per l’Ascent Group, una delle società corporative più importanti del pianeta Veles.
Ed è proprio nelle prime ore di gioco che scopriremo, oltre alla violenza dei vari settori dell’Arcologia in cui “viviamo”, che la corporazione che ci ha in pugno e per cui siamo sotto contratto è fallita e che dovremo riuscire a guadagnarci la nostra libertà a suon di proiettili e maciullamenti di altri esseri umani, robot, androidi e strani mostriciattoli che abitano i tantissimi piani della grande città, spostandoci da una parte all’altra di essa.
Senza spoilerare ulteriormente la trama, oltre alle missioni principali e alle quest secondarie che si troveranno a decine praticamente in ogni settore della mappa, ad approfondire la lore ci sono tantissimi datapad, cadaveri su cui indagare, taglie da riscuotere e NPC con cui fare due chiacchiere. Veles è un mondo vivo, frenetico e pieno di personaggi variopinti nelle zone abitate, così come di furfanti e bande poco amichevoli nelle zone più esterne.
The Ascent è principalmente un frenetico twin stick shooter, con una grande mappa esplorabile con zone che si sbloccano man mano che si prosegue nella trama principale e con la possibilità, dopo il prologo, di utilizzare un costoso taxi futuristico come trasporto rapido da una zona sbloccata all’altra.
Il nostro silenzioso protagonista avrà a disposizione due bocche da fuoco, una principale e una secondaria (da fucili d’assalto a mitragliette, da revolver ad armi a raggi passando per lanciagranate) e un’accessorio tattico (varie tipologie di granate, oggetti curativi eccetera), tre parti di armatura (testa, torso e gambe) e due “Augmentations” ovvero delle abilità attivabili che svariano da un potente colpo corpo a corpo in grado di abbattere più nemici a varie tipologie di bot (dai ragni esplosivi ad un robot Ranger) e due slot (moduli) passivi collegati ad esse. Armi, armature ed abilità saranno recuperabili dai cadaveri dei nemici, in casse disseminate in ogni angolo della mappa o acquistate presso appositi mercanti nei centri abitati dell’Arcologia. A completare il tutto c’è ovviamente un Cyberdeck che ci permetterà di hackerare porte, macchinari e terminali anch’esso migliorabile nel corso dell’avventura.
Per quanto riguarda la parte più GDR della produzione, avanzando di livello avremo a disposizione dei punti che potremo distribuire a nostro piacere in una delle 8 “Skills”: Senso Tattico, Possibilità/Rateo dei colpi critici, Maneggevolezza delle armi, Mira, Bilanciamento, Evasione, Segni vitali e Batteria corporea. Ogni punto fornisce un’incremento della caratteristica e si potranno assegnare fino a 20 punti per ogni categoria.
Per disintegrare la moltitudine di nemici che saremo chiamati ad affrontare avremo a disposizione due tipologie di mira, una alta ed una bassa (premendo il grilletto sinistro si avrà la mira alta). Mentre la mira bassa è quella standard utile per affrontare nemici che ci corrono incontro o che sono in linea d’aria davanti o attorno a noi, quella alta è utile sia per colpire nemici dietro alle coperture che per sparare abbassandosi e nascondendosi a nostra volta dietro a muretti od oggetti presenti nella mappa, senza sporgerci. Il sistema di coperture è utilissimo soprattutto in alcune situazioni in cui orde di nemici verranno ad affrontarci e non saremo in grado di affrontarli senza perdere brutalmente la vita e contro alcune tipologie di nemici specifiche, anche se nella maggior parte degli scontri a fuoco non sarà necessario utilizzarle.
Le missioni principali sono varie e ben strutturate, nonostante le dinamiche da twin stick shooter ovviamente rendano gli scontri a fuoco il piatto principale di questo banchetto, mentre le secondarie sono per la maggior parte riempitive e dopo averne completate una manciata tenderanno ad essere ripetitive. Per concludere la storia saranno necessarie 15-20 ore, ovviamente senza completare tutte le missioni secondarie e senza raggiungere il level cap e aver potenziato al massimo tutte le caratteristiche.
Le aree ed i settori di Veles sono ben studiati e realizzati, anche se dopo le prime ore si potrà notare una certa ripetitività negli asset, soprattutto per quanto riguarda i palazzi e le location, ma considerato che, pur essendo veterani, gli sviluppatori sono solamente in undici, il lavoro di level design è davvero apprezzabile e curatissimo e soprattutto sprizza atmosfere cyberpunk in ogni angolo, pescando l’ispirazione dalla letteratura, dai fumetti e dalla cinematografia del genere. Il mondo di gioco è vario, denso e ricco di dettagli come forse non si era mai visto in una produzione indie di questo genere.
A livello tecnico, il titolo offre un mondo graficamente molto suggestivo con texture ben realizzate (soprattutto quelle ambientali) un framerate stabilissimo anche nelle situazioni più concitate e effetti luce e particellari di altissimo livello.
Anche il doppiaggio inglese è ottimo, purtroppo però dobbiamo segnalare la totale assenza di localizzazione in italiano dei sottotitoli, che penalizzerà sicuramente chi non dovesse conoscere l’inglese o una delle lingue in cui sono invece disponibili, vista la quantità davvero notevole di dialoghi, lore e datapad da leggere.
In conclusione, The Ascent è un ottimo twin stick shooter, ispiratissimo a livello di ambientazione con un’Arcologia gigantesca tutta da esplorare e ricca di dettagli e con un gameplay semplice ma davvero efficace che riesce a divertire per tutta la durata dell’avventura. A livello narrativo il titolo non è sicuramente al pari di produzioni AAA ma compensa con tantissimi spunti di lore sparsi in giro per la vasta mappa di gioco che faranno sicuramente la felicità di tutti coloro che amano cercare dettagli nascosti e velati per approfondire questo aspetto. Un titolo che è assolutamente consigliato agli amanti del genere e che è godibile anche assieme a tre amici in co-op online o locale. L’unica pecca, se proprio dobbiamo trovarla, è forse la carenza di elementi GDR, poco approfonditi e limitati alle caratteristiche, oltre alla mancanza della localizzazione in italiano.
*Versione testata: Xbox su Xbox Series X e Series S, grazie ad un codice digitale fornito dal publisher.