L’horror affonda da sempre le sue radici nelle atmosfere che come opera porta, che sia un film, un libro o un videogame. Le atmosfere sono la chiave della buona riuscita di un prodotto di questo tipo, dunque, con il loro carico di tensione, pesantezza e mistero.
Prima di giocare a In Sound Mind, perciò, è necessario chiedersi: cosa c’è di più misterioso della mente umana?
Sviluppato da We Create Stuff e edito da Modus Game, In Sound Mind è stato reso disponibile il 28 settembre su Playstation 5, Xbox Series X/S, PC e Nintendo Switch. Si tratta di un prodotto che ha goduto, sin dalle fasi precedenti al lancio, un interesse mediatico notevole e che, dal momento della sua messa in vendita, sta comunque mantenendo molte delle promesse fatte prima, stupendo critici e giocatori anche in un momento in cui il mercato videoludico è trainato da altre produzioni, ben più blasonate e imponenti.
Il titolo di We Create Stuff è un horror psicologico con una scenografia ben orchestrata, che ci farà scendere nei panni, fisici e metafisici, dello psicologo Desmond Wales. Desmond si sveglia nel seminterrato del palazzo in cui si trova il suo ufficio, e subito si rende conto che qualcosa non va: il mondo intorno a lui è ben diverso da quello che si ricordava, e le leggi della fisica non sembrano più valide in questo posto, mentre il protagonista cerca di farsi strada verso la risoluzione di quello che è un enigma ben oscuro. Man mano che prosegue tentando di capire cosa stia succedendo, Desmond scopre di essere sorvegliato da vicino da uno spaventoso stalker dall’aspetto sovrannaturale, che sembra saperla lunga sul passato dello psicologo: lo stalker muove il mondo intorno a noi come fosse una rappresentazione teatrale e continua a ostacolare lo psicologo sia con barriere ambientali sia con la messa in campo di vere e proprie ombre oleose che tenteranno di ucciderci materialmente, mentre nello stesso momento ci sfida a proseguire il nostro percorso per scoprire una verità che sembra sfuggire solo a noi.
Il viaggio del dottor Wales è solo all’inizio, ma risulta sin da subito evidente che la strana piega che hanno preso gli eventi è collegata alla sorte dei pazienti dello psicologo, i cui casi sono tutti precipitati nello stesso momento e in maniera tragica, portando alla fine le loro vite nelle maniere più disparate e misteriose.
Cosa sta succedendo alla mente di Desmond Wales? Chi è il misterioso stalker che lo segue fedelmente assetato del suo sangue? Cosa è capitato ai suoi pazienti, la cui fragile psiche è collassata in un vortice di follia e distruzione? E queste domande sono forse collegate alla presenza per tutta la città di inquietanti barili pieni di una sostanza chimica sconosciuta e pericolosa? Non è chiaro se il viaggio del protagonista sia solo fisico o metafisico, ma ciò che è certo è che dovrà continuare a muoversi per salvare la sua sanità mentale e di conseguenza il suo mondo.
In Sound Mind presenta a livello di gameplay una proposta ottima e ben sviluppata, nella quale saremo chiamati a procedere su un sentiero ben definito dalla sceneggiatura del titolo mentre abbiamo la possibilità di esplorare varie aree collegate alla situazione psichica di ognuno dei pazienti del dottore. Ogni caso clinico sarà infatti collegato ad una zona che dovremo completare, per poi raggiungere il boss a questa collegato, impersonato proprio dal paziente in questione.
Le ambientazioni sono tra loro varie e caratterizzate da un level design davvero molto buono, che ci guida attraverso la sceneggiatura in fasi di esplorazione, enigmi ambientali e backtracking in maniera perfettamente equilibrata e organica, dando l’idea della progressione come il passaggio attraverso un escape room studiata nei minimi particolari. Ad arricchire il comparto esplorativo sono poi presenti numerosi collezionabili, ottenibili con una meticolosa quanto soddisfacente passata al setaccio di ogni area, e varie missioni secondarie, segnalate a schermo grazie al menù, e in grado di ricompensarci con nuovi oggetti e approfondimenti sul mondo di gioco.
Per quanto riguarda il comparto grafico l’impatto di In Sound Mind risulta purtroppo un po’ limitato: dal punto di vista stilistico, infatti, il titolo risulta un po’ datato, soprattutto a causa dell’utilizzo di poligoni semplici e animazioni superficiali.
Certo risulta evidente anche in questo caso una cura importante relativa all’apparato delle luci e del design di ogni livello, ma il lato dove il titolo si mostra maggiormente manchevole è prettamente quello tecnico, non presentandosi in questa sua parte come un prodotto in linea con la nuova generazione di videogiochi in grado di appoggiarsi alle ultime console.
In conclusione, resta il fatto che In Sound Mind è un titolo in grado di stupire grandemente: la sua narrativa horror psicologica di buona qualità è supportata da una sceneggiatura, delle ambientazioni e un level design di prim’ordine, con l’unico neo di un comparto tecnico semplicistico per quanto fluido. Il prodotto sarà apprezzabile sia per i fan dell’horror, che per i fruitori più scanzonati della narrativa noir in generale, e dopo aver toccato con mano l’opera di We Create Stuff sarà manifesto a tutti che quello che si ha davanti è un lavoro davvero ben fatto.
Vestire i panni di Desmond Wales può essere disturbante, scoprire conoscere i casi dei suoi pazienti può inquietare. Vivere però la storia data dall’amalgama delle loro tragedie sarà certamente un’esperienza che non vorrete perdervi.
*Versione testata: PS5, grazie al codice fornito dal publisher
In Sound Mind
€ 40,00
Trama/AmbientazioneGraficaGameplaySonoro
Longevità