Come da tradizione inaugurata lo scorso anno, tutta la redazione di Serial Gamer ed io, che diventerò suo referente per la durata di questo speciale, ci lasciamo alle spalle il precedente anno tirando un po’ le somme di quello che è stato videoludicamente parlando tra i suoi alti e bassi. C’è da dire che di uscite di spicco quest’anno se ne possono contare veramente poche, e non è difficile stabilire quali esse siano perché tornano in maniera ridondante in pressoché ognuna delle categorie che vi andremo via via a delineare di seguito.
Nonostante questa fiacchezza generale, i pochi titoli veramente validi di quest’anno si sono saputi abbondantemente affermare in tutto il loro splendore, conquistando i nostri cuori e riuscendo ad avvincerci. Un primo anno della nuova generazione di certo non brillante, ma ampiamente godibile nonostante tutto.
L’approccio che abbiamo usato per creare queste nostre classifiche è lo stesso dell’anno scorso, che potesse dunque andare a considerare il parere di tutti i nostri collaboratori in maniera dettagliata ed approfondita: ogni redattore ha infatti espresso le proprie preferenze in tutti gli ambiti che troverete di seguito, fino ad un massimo di dieci giochi in modo da variare il più possibile il parco titoli di cui mi accingo a parlarvi. Tutto questo articolo riassume l’opinione di ben tredici persone, ed è qui che collima un mese intero di chiacchierate, spesso anche molto accese; lasciate dunque che vi accompagni in questo viaggio che affronterà il 2021 in ogni aspetto videoludico che è riuscito ad offrirci e che ci apre la strada per un 2022 che, sulla carta, pare molto succulento! Prima di iniziare però colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a tutto questo.
Grazie quindi a
Alessandro, Beppe, Kevin, Luca, Marko, Nipa, Pido, Reb, Saverio, Sbambo, Zì ed il nostro caporedattore-panda Eno
Il vostro Lamentino Senzamani
MIGLIOR COOPERATIVO
Videogiocare in compagnia ha sempre il suo enorme fascino, inutile ribadirlo soprattutto in tempi di pandemia in cui il gaming è riuscito a far sentire meno sole persone che per i motivi che, purtroppo, ben conosciamo non potevano vivere come avrebbero voluto la propria vita sociale. Zone rosse, coprifuochi, quarantene cautelari, scuole ed università che chiudevano e riaprivano a giorni alterni… insomma per molti ritrovarsi su Discord e giocare a qualcosa era davvero un’ancora di salvezza. Andiamo dunque a vedere quali giochi ci hanno tenuto più ore attaccati allo schermo in compagnia dei nostri amici!
3°- Pokémon Unite
Se seguite i miei articoli dovreste sapere che negli anni non ho assolutamente apprezzato le politiche ed i prodotti della Game Freak nonostante il bene che voglia al brand Pokémon, per cui non appena si iniziò a parlare di un MOBA free-to-play gestito da un’altra software house ho gioito… e non poco! Finalmente un progetto che non ristagnasse nella formula classica, decisamente troppo abusata, e che potesse ampliare le decisamente troppo ristrette vedute che il brand stava continuando a perseguire. Esulando momentaneamente dall’argomento principale, per gli stessi motivi ripongo delle speranze in Leggende: Arceus, un progetto che sembra avere delle idee ed una realizzazione davvero nuove ed interessanti rispetto al solito piattume degli anni passati. Unite ha un fascino indiscutibile, in grado di attrarre a se anche a chi dei Pokémon non gli è interessato poi granchè sia per la sua natura di free-to-play sia per il suo genere di appartenenza. Un gioco veloce e divertente che è possibile giocare anche da smartphone con sistema operativo Android oltre che sulla console ibrida Switch. Non lo avete provato ancora? E che state aspettando?!
2°- Back 4 Blood
Il seguito spirituale della saga Left 4 Dead, sviluppato dagli stessi Turtle Rock Studios, ci ha convinti e non poco, tanto da meritarsi la medaglia d’argento nella categoria dei cooperativi. Dopo le numerose turbolenze avute coi diritti del loro storico titolo con la Valve non ci saremmo dovuti certo aspettare un sequel ufficiale, ma Back 4 Blood è riuscito a conquistarci appieno, nonostante alcuni fan di L4D siano rimasti con l’amaro in bocca aspettando qualcosa che questo titolo non poteva essere. Back 4 Blood non è Left 4 Dead 3 … ma ci va abbondantemente bene così!
1°- It Takes Two
Ad incarnare appieno lo spirito cooperativo videoludicamente parlando quest’anno è indubbiamente It Takes Two! Il ritorno sul palcoscenico videoludico di Hazelight Studios è sorprendente da ogni punto di vista, migliorando quello che oggettivamente era l’aspetto più debole di quello che era stato il loro titolo di debutto, A Way Out; nel precedente titolo infatti, sebbene la narrazione ci convinse appieno ed il gioco fu un’esperienza molto divertente, presentava un gameplay decisamente scarno e limitato.
It Takes Two, invece, presenta un gameplay vario ed articolato, seppur semplice e casual per permettere a chiunque di appropinquarvicisi, ma soprattutto in cui la cooperazione è il vero fulcro di tutta la divertentissima e commovente opera, guadagnandosi in questo modo la medaglia d’oro in modo inequivocabile.
MIGLIOR COMPETITIVO
Premessa assolutamente necessaria previo evitare incomprensioni: non stiamo andando a trattare di esports in generale comprendendo di conseguenza anche più o meno vecchi giochi, ma dei migliori titoli dell’anno in cui vi è presente una modalità competitiva online che non deve essere obbligatoriamente classificata. Ho ritenuto necessario specificarlo perché abbiamo avuto lo stesso problema noi redattori, per ben due anni consecutivi, nel capire cosa intendere con questa categoria nello specifico, di conseguenza meglio mettere le mani avanti anche nei confronti dei nostri lettori. Bando alle ciance e scopriamo assieme quali titoli ci hanno offerto il miglior metodo per prenderci a cazzotti/spararci/duellare/ecc… virtualmente quest’anno.
3°- F1 2021
Se amate la Formula 1 non potete perdervi la nuova iterazione della storica saga inaugurata da Codemasters nel lontano 2009; F1 2021 è un punto di svolta per l’intera saga, poiché è il primo ad essere pubblicato dopo l’acquisto della suddetta software house da parte di EA Games, cosa che non fu apprezzata dai molti. A conti fatti però questo titolo sportivo risulta ampiamente godibile, anche e soprattutto per le gare da affrontare in multiplayer, siano esse classificate o meno, agli eventi settimanali ed alla possibilità di partecipare alle Leghe, veri e propri campionati online. Insomma, l’intero spirito di uno sport incarnato e reso giocabile ai fan ed alle new entry che si stanno pian piano appassionandosi ad esso.
2°- Deathloop
Siete Colt Vahn, un assassino provetto, con gravi problemi di memoria e poteri paranormali bloccato in un loop temporale dal quale sembra impossibile uscire. Lo scopo è proprio quello di indagare nella tanto misteriosa quanto inospitale isola di Blackreef un modo per uscire da quella che è a tutti gli effetti una prigione spaziotemporale. Allora vi armate di forza e coraggio, andate tranquillamente in giro cercando qualche indizio o per uccidere qualche Visionario che si frappone tra voi e la libertà, quando all’improvviso un machete vi sfonda il petto e sentite l’irritantissima voce di Julianna che si prende gioco di voi mentre calate nelle tenebre di un nuovo loop grazie alla maestria tecnica di PussySlayer69xXx, abilitò che a voi manca del tutto… soprattutto se siete un Senzamani come me!
Beh, che dire se non: benvenuti in Deathloop, dove il multiplayer è parte integrante (e snervante) di tutta l’esperienza di gioco! E se mai vi doveste stancare di morire da imbecilli nei panni di Colt… beh potrete fare lo stesso nei panni di Julianna, dato che, per qualche inesplicabile scherzo del destino, l’avversario è sempre migliore di te! Buona permanenza a Blackreef, signori!
1°- Halo Infinite
Per Halo il comparto multiplayer è sempre stato un marchio di fabbrica, cosa che vale sia per le sue vecchie iterazioni, sia per il novello Halo Infinite. Il titolo divide la sua modalità competitiva in Arena (4v4) ed in Grandi battaglie a squadre (12v12, primo della saga a proporlo), a loro volta declinate in sottocategorie, alcune tradizionali come Massacro e Cattura la bandiera in grado di far sentire a casa propria i giocatori veterani nonostante alcune evidenti modifiche alla formula classica. A tutto questo va inoltre ad aggiungersi il fatto che tale modalità sia stata resa totalmente free-to-play, ampliando notevolmente il bacino d’utenza della saga.
MIGLIOR GAMEPLAY
Qui si parla di game design, fluidità tecnica ed innovazione nel settore, ma soprattutto di divertimento allo stato puro! Nonostante la fiacchezza, quest’ormai passato 2021 è stato decisamente divertente… dal punto di vista videoludico almeno…
Molti titoli avrebbero meritato una posizione nel podio, ma alla fine si è dovuto scegliere con sommo rammarico di alcuni e talvolta anche del sottoscritto. Ed eccovi quindi serviti i titoli che sono riusciti più a tenerci incollati di fronte allo schermo!
3°- Ratchet & Clank: Rift Apart
Ratchet & Clank: Rift Apart mantiene intatto ciò che la saga ha costruito anno dopo anno, ed è proprio questo che mi aspettavo da tale titolo. Un gameplay dinamico e divertente, che a tratti potremmo definire cafone anche per via dell’assurdo arsenale che il nostro lombax porta sempre con sé. A tutto questo va ad aggiungersi un’implementazione veramente ottima del nuovo controller targato Sony, il Dualsense, rendendo l’esperienza ancora più divertente ed immersiva. Un gameplay tradizionale che riesce ancora ad avere una buona presa sul pubblico nonostante lo scorrere degli anni!
2°- Deathloop
Scoprire il mistero che avvolge Blackreef è un’esperienza fantastica ed avvincente: tra poteri paranormali, armi modificabili, indizi da raccogliere per proseguire nella narrazione e una marea di nemici a cui far saltare le cervella, Deathloop prende ciò che Arkane Studios aveva presentato in Dishonored e lo va a migliorare esponenzialmente. La libertà di approccio ad ogni singola missione, unita al ben congegnato sistema di poteri e potenziamenti danno una sensazione di vera progressione ed acquisizione di consapevolezza all’interno del titolo, facendoci passare da dei fifoni rannicchiati armati di solo machete a delle vere e proprie macchine da guerra paranormali in grado di distorcere lo spazio-tempo a proprio piacere!
1°- It Takes Two
Ve lo avevo già anticipato prima, ma voglio affermarlo appieno qui: It Takes Two è indubbiamente il titolo più divertente dell’anno! Il suo game design va a cambiare di livello in livello facendo del perno di tutta la sua esperienza il gameplay collaborativo, non stancando mai i giocatori che vi si approcciano. Un titolo a cui tutti, anche i giocatori più casual od addirittura chi di videogiochi non ne ha mai visti, possono approcciarvicisi a cuor leggero e senza impegno. La genialità del suo delinearsi gli assicura indubbiamente il primo posto in questa nostra categoria.
MIGLIOR NARRATIVA
Noi videogiocatori siamo sognatori per antonomasia: ci piace calarci in molteplici avventure e viverle appieno del loro potenziale, non accontentandoci solo di ciò che ci circonda! Per questo spesso ricerchiamo titoli che ci colpiscano dal punto di vista emotivo, che ci facciano empatizzare con i loro personaggi, che ci possano colpire con la loro cruda spietatezza o toccarci con la loro candida tenerezza. Perché molti videogiochi, certo non tutti, accendono quella scintilla nelle recondite profondità dei nostri animi che ci ricorda di essere umani, e di conseguenza passionali, istintuali, viscerali ed emozionali. Molti videogiochi fanno più che distaccarci dalla realtà per qualche ora, riuscendo a divenire un vero e proprio prodotto artistico in grado di scuotere coscienze, farci sciogliere come neve al sole e porre questioni morali a chi vi si appropinqua in modo maturo.
3°- Marvel’s Guardians of the Galaxy
I Guardiani della Galassia hanno indiscutibilmente il loro incredibile fascino, soprattutto per via della loro controparte cinematografica che ha risvegliato un interesse notevole nei loro confronti facendoli passare da completi sconosciuti (se non per chi come me li conosceva già dai fumetti) ad essere tra i più acclamati supereroi in voga attualmente… secondi solo agli Avengers. Eidos Montréal e Square Enix hanno deciso di puntare su ambedue i cavalli, proponendone una trasposizione videoludica che fosse altera rispetto al ben noto MCU. Mai cosa fu più sbagliata di proporre quel Marvel’s Avengers.
E per colpa di quel titolo rischiai di non comprare Marvel’s Guardians of the Galaxy, quella che è a tutti gli effetti considerabile una perla videoludica e di cui avremo ulteriormente modo di parlare più avanti. Eidos e Square si sono fatti decisamente perdonare, facendomi totalmente dimenticare l’esperienza scarna di Avengers e rinnovandomi la speranza in altri loro videogiochi supereroistici che seguano la strada delineata dal suddetto titolo.
2°- Deathloop
Blackreef è un casino! Gente che va in giro in maschera, indossando i colori più sgargianti e armata fino ai denti pronta ad uccidervi mentre qualche vanaglorioso psicopatico urla da ogni altoparlante presente sull’isola qualche idiozia senza un apparente senso. Ma che cosa ci facciamo noi lì? A che cosa è dovuto questo loop mortale a cui siamo legati? E sopratutto perché questa Julianna ce l’ha così a morte con noi? Tutte domande che avranno una spiegazione man mano che ci addentriamo all’interno di Deathloop… o almeno quasi tutte, visto il finale molto alla Christopher Nolan che chiude l’opera.
1°- Life is Strange: True Colors
Life is Strange: True Colors si imposta come un degno successore di quanto visto nei precedenti titoli della saga, non solo per il tema, mostrando nuovamente una storia legata ad una ragazza dotata di poteri sovrannaturali che andremo a costruire noi giocatori tramite le nostre scelte, ma anche per l’impatto emotivo che tale storia ha su chi vi si approccia. In questa nuova iterazione della saga andremo a impersonare Alex Chen, in grado di utilizzare il potere dell’empatia per assorbire e manipolare le emozioni altrui, cosa che sfrutterà per scoprire la verità dietro alla tragica morte di suo fratello. Un cammino toccante, tutto da vivere grazie alla maestria dei Deck Nine Games e che lo rende vincitore di questa categoria.
MIGLIOR STILE GRAFICO
In questa sezione non andremo a parlare solo di fotorealismo, ma anche di quanto un titolo riesca ad avere una propria identità artistica nel suo insieme. Il valore artistico di un gioco non sta semplicemente nel suo essere fedele alla realtà, ma nell’impatto visivo che esso ha sul giocatore. Andiamo quindi a vedere quali titoli hanno avuto più carisma e di conseguenza sono riusciti a colpire di più noi redattori di Serial Gamer.
3°- Deathloop
Di Deathloop ne abbiamo già ampiamente parlato, ma il suo peculiare stile grafico meritava una menzione su questo podio. L’opera trasuda anni ‘50 e tecnologia retrofuturistica, ambedue le cose perfettamente rese su schermo. Peccato per i modelli dei nemici un po’ rozzi che stonano vagamente con tutto il piacevolissimo contorno, ma vista la resa finale ci si può tranquillamente passare sopra.
2°- It Takes Two
Altro gran ritorno in questa classifica è quello di It Takes Two, anch’esso incredibilmente realizzato dal punto di vista grafico. Il titolo, dopo un inizio fotorealistico viene a stravolgersi dopo pochi minuti al suo interno, tramutandosi in un gioco dal carattere decisamente spiccato e cartoonesco che ben si sposa con l’assurdo scorrere degli eventi. La piacevolezza di It Takes Two passa anche dalla sua resa grafica, per questo merita un succulento secondo posto.
1°- Forza Horizon 5
Nelle premesse di questa categoria vi ho detto che non è unicamente il fotorealismo a sancire la qualità grafica di un videogioco… ma di prodotti ben realizzati da quel punto di vista come Forza Horizon 5 non ne avevo assolutamente mai visti! Il titolo è forse il primo vero boccone di nuova generazione che abbiamo assaggiato quest’anno insieme a qualche altro sporadico compare. Una realizzazione superba, su cui in effetti c’è ben poco da dire o fare, se non stare lì a contemplare la bellezza di tutto ciò che il gioco offre, dalle macchine alle ambientazioni. Una perla che merita il primo posto in tale categoria.
MIGLIOR STILE SONORO
Raramente un gioco ha un comparto sonoro insufficiente, ma decisamente pochi spiccano dal mucchio e rimangono impressi nelle nostre menti per anni divenendo parte anche della nostra di colonna sonora. Chiaramente non si tratta solo di tracce musicali, ma di una sintesi dell’intero comparto, includendo in sede di valutazione anche doppiaggio ed effetti sonori. Andiamo dunque a vedere cosa ci ha incantato di più dei seguenti titoli.
3°- NieR Replicant ver.1.22474487139…
Tra i maggiori cambiamenti apportati nella version up di NieR Replicant, uno dei più grandi è la nuova colonna sonora, riforgiata sotto nuove e piacevolissime spoglie. L’influenza di NieR Automata è evidente, e il compositore originale Keiichi Okabe non prova nemmeno a nasconderlo in ogni epica traccia che andremo ad ascoltare durante il viaggio di crescita personale di Nier. Unico vero dispiacere in tutto questo è che al giocatore non è offerta minimamente la possibilità di giocare con la colonna sonora originale del 2009 di sottofondo, nemmeno dopo numerose run all’interno del titolo.
2°- Marvel’s Guardians of the Galaxy
Il connubio perfetto tra i Guardiani della Galassia e la musica oramai non riguarda solo l’MCU, in quanto anche la loro controparte videoludica sa ampiamente difendersi. Che Marvel’s Guardians of the Galaxy puntasse molto sul suo comparto musicale c’è stato chiaro fin dal trailer di presentazione mostrato all’E3 dello scorso anno con Holding Out for a Hero che sanciva il ritmo delle legnate che Star Lord e compari elargivano generosamente ai propri nemici. Questo ritmo viene tenuto alto durante tutto il percorso all’interno del gioco, rendendolo un’esperienza decisamente memorabile anche per questo.
1°- Forza Horizon 5
Se c’è qualcosa che riesce ad aumentare esponenzialmente il coinvolgimento emotivo che il giocatore prova nei confronti di Forza Horizon 5, quello è senza ombra di dubbio il suo comparto sonoro. Ma qui non si parla semplicemente di effetti sonori, seppur superbamente resi, ma proprio della colonna sonora che accompagna egregiamente tutto il viaggio compito all’interno del titolo… ma non solo, dato che il suo vibe si può adattare bene ad ogni situazione se provvisti di un paio di cuffie. Primo posto meritato a dir poco!
MIGLIOR SPORTIVO
I titoli sportivi vivono di regole proprie, avendo parametri abbastanza unici da dover essere presi in considerazione e di conseguenza valutati usando un metro di giudizio differente da tutto quello che si è visto finora. Il più grande obiettivo, oltre a divertire chiaramente, deve essere una verosimilarità ed una buona dose di fedeltà a ciò che accade nelle varie leghe sportive corrispettive creando un ambiente dinamico che si comporti in maniera intelligente, e pochi riescono in questo intento… o almeno: pochi ci riescono bene, vero eFootball 2022?
3°- Riders Republic
Il bello di Riders Republic è il suo riuscire a spaziare diverse tipologie di sport in modo particolarmente cafone, rendendolo un prodotto molto casual e di conseguenza più abbordabile a qualsiasi tipo di pubblico. Si va dall’utilizzare una tuta alare a propulsione, lo snowboard, gli scii e la mountain bike nelle varie gare poste all’interno della mappa open world… un marasma di esperienze da vivere al cardiopalma!
2°- NBA 2K22
NBA 2K fa sempre parlare di sé, nel bene e nel male viste le numerose controversie che la saga ha attraversato negli anni. NBA 2K22, come ogni iterazione della suddetta saga, lo ritroviamo in top, questa volta però meritandoselo il podio e non, come talvolta è successo, semplicemente per il brand di cui porta il marchio. Ci ritroviamo di fronte ad un ottimo titolo dedicato al basket, forse il migliore che la stessa 2K abbia mai sviluppato, sebbene qualche problemuccio iniziale post-lancio. Un secondo posto meritato nonostante ciò.
1°- Forza Horizon 5
Se si ha una passione abbastanza marcata per l’automobilismo, la saga Forza Horizon è uno step videoludico assolutamente necessario. Questo Forza Horizon 5 non fa eccezione, risultando come un paradiso dove poter collezionare auto, gareggiare o banalmente farsi un giro per le superbe ambientazioni. A questo si aggiungono tutte le ottime qualità di cui abbiamo precedentemente parlato, ed il primo posto nella categoria sportiva è bello che fatto.
MIGLIOR INDIE
Spesso ingiustamente sottovalutate, le produzioni indie sono un ricettacolo incredibile di creatività dal grande potenziale e dal quale spesso fuoriescono perle videoludiche di rara bellezza. Proprio per questo invitiamo sempre qualunque giocatore a non partire prevenuto in ambito e di buttare un occhio in questa nicchia, che spesso offre un parco titoli decisamente più vario ed artisticamente valido rispetto a quelli prodotti da software house ben più che affermate. Ecco quelli del 2021 che vi consigliamo maggiormente.
3°- 12 Minutes
12 Minutes è un thriller psicologico ambientato anch’esso in dei loop temporali della durata esatta di dodici minuti, perlappunto, e del quale dovremo risolvere il mistero. Nonostante la sua realizzazione piuttosto grezza, ne abbiamo apprezzato ampiamente i risvolti psicologici, consigliandovelo soprattutto per la sua narrazione concitata e assolutamente non frustrante nel suo ripetersi costantemente.
2°- Death’s Door
Death’s Door è un action-rpg isometrico nei quali ci caleremo nei panni di un corvo antropomorfo incaricato di condurre gli spiriti nell’aldilà. Un aldilà molto asettico e burocratico, le cui porte si aprono su numerosi e strampalati mondi nei quali ci caleremo di volta in volta. Una perla da non lasciarsi scappare, soprattutto tenendo conto del gargantuesco lavoro che un team piccolissimo come Acid Nerve è riuscito a tirar fuori dal cappello.
1°- Kena: Bridge of Spirits
Indiscutibilmente uno dei giochi che più ho preferito di tutto l’anno scorso, Kena: Bridge of Spirits è realizzato in modo così eccellente da non sembrare nemmeno una produzione indipendente. Tutto in questo stupendo titolo di Ember Lab è una gioia, dal comparto ludico, a quello grafico passando per l’ottima colonna sonora che esprime al meglio la dolcezza che pervade l’opera tutta. Il viaggio di Kena è toccante ed avvincente, al punto da risultare il miglior indie che il 2021 abbia visto.
MIGLIOR SVILUPPATORE
Prima di arrivare al clou del discorso presentandovi i nostri podi Top & Flop, abbiamo ritenuto necessario occuparci anche di chi i giochi li crea. Dietro a qualunque progetto ci sono anni di duro lavoro oltre che alla “semplice” passione ed è proprio per questo che abbiamo reputato necessario citare coloro che rendono possibile tutto questo. Categoria questa che però, col passare degli anni, risulta sempre più difficile stilare visti i numerosi scandali e controversie (sessuali o lavorativi che fossero) in ambito; nonostante ciò abbiamo abbondantemente riflettuto su quali software house meritassero un posto su tale podio traendo le seguenti conclusioni.
3°- Insomniac Games
Non è solo l’aver prodotto Ratchet & Clank: Rift Apart, ma è la cura che questo team sta mettendo in ciascuna delle proprie creazioni da qualche anno a questa parte a giustificare appieno la presenza di questa caparbissima software house indie nel nostro podio; se a questo aggiungiamo anche i trailer di Marvel’s Spider-Man 2 e Marvel’s Wolverine al calderone, quello che otteniamo è una software house che ha le idee chiare sul proprio futuro. Futuro che attendo con molta ansia.
2°- Hazelight Studios
Come detto poco sopra, i ragazzi di Hazelight Studios sono riusciti a migliorare i punti deboli riscontrabili nel loro titolo di debutto, a tal punto da farli diventare un punto di forza in It Takes Two, titolo che abbiamo, come avete potuto notare, ampiamente apprezzato in quasi ogni suo aspetto. Un percorso migliorativo il loro che va premiato con un meritatissimo secondo posto.
1°- Arkane Studios
Arkane Studios adotta un game design particolare in ogni suo titolo, una sorta di firma riconoscibilissima ed ampiamente godibile, che però viene di volta in volta rivista e rimaneggiata a seconda di ciò che questo intraprendente team vuole andare a raccontare. In Deathloop non ho visto falle di design, tutt’altro: Deathloop è intricato, ben costruito e arzigogolato praticamente in ogni suo aspetto, facendo trasparire la passione che i ragazzi di Arkane ci hanno buttato in fase di progettazione; motivazione più che valida per onorarli col primo posto.
FLOP
Il meglio lo lasciamo per ultimo, in modo da poterci rifare la bocca dopo aver parlato dei peggiori scivoloni dell’anno. Ogni anno ha i suoi titoli che, non appena finiti, suscitano nel giocatore immediato pentimento anche per il solo aver pensato di comprarli. Il 2021 è stato vagamente più clemente rispetto agli anni passati, complice anche la penuria di uscite in alcuni periodi, ma anche quei pochi scivoloni non possono non essere tenuti da conto qui.
3°- Biomutant
Ci siamo un po’ tutti illusi col primo trailer di Biomutant, che altro non era che un’illusione appunto. Illusione di qualcosa che ci siamo costruiti da soli, senza che qualcuno montasse su hype e mentisse sul proprio titolo (vero CD Projekt?), ma pur sempre una mera illusione. Il gioco in sé non è brutto, ma neanche così entusiasmante: tante idee ma dalla realizzazione carente. In potenza un titolo veramente interessante, nella pratica un titolo ripetitivo, non coinvolgente e tecnicamente debole. Un gigantesco peccato…
2°- Balan Wonderworld
Balan Wonderworld è un gioco che, banalmente, non sa dove voglia andare a parare! Il titolo in questione affonda le proprie radici dai classici platform old school, ritrovandosi però privo di un game design compatto, rivelandosi anzi uno spiacevole miscuglio di idee che cozzano tra loro senza una minima connessione logica. Il risultato finale è un gioco tecnicamente debole che non riesce a divertire e di cui, sinceramente, io non ho ancora capito gli intenti.
1°- Baldo: The Guardian Owls
Sia chiaro, Baldo: The Guardian Owls è un prodotto che, contrariamente al precedente titolo affrontato, sa bene dove vuole andare a parare, ma in questo caso probabilmente è questo il problema! Un titolo che, nel suo omaggiare i vecchi Zelda, non riesce a inserirsi in maniera ottimale nell’attuale palcoscenico videoludico, risultando poco intuitivo, grezzo tecnicamente parlando e soprattutto legnoso nel suo gameplay. Un titolo in cui è visibile la passione che ha spinto il nostrano Naps Team, ma che nonostante ciò non ci ha per nulla convinti.
GIOCO DELL’ANNO
Ed eccoci arrivati alla fine del percorso con l’assegnazione del nostro personalissimo GOTY made in Serial Gamer! Di sicuro dopo aver letto tutti i nostri pareri vi sarete fatti un’idea di quali titoli potreste trovare di seguito. Quale sarà il titolo che più ha segnato questo nostro anno? Andiamolo a scoprire assieme.
3°- It Takes Two
Sarebbe inutile starvi a rispiegare perché il divertentissimo It Takes Two si trovi qui, dopotutto ne abbiamo parlato in modo particolarmente abbondante e dettagliato poco sopra! Un efficiente mix tra gameplay, realizzazione tecnica e narrativa che lo porta sicuramente ad essere uno dei titoli migliori del 2021. Ma non il migliore, dato che c’è chi, per un motivo o per l’altro, è riuscito a fare di meglio.
2°- Deathloop
Nessuna sorpresa anche qui, vero? Deathloop è un titolo fantastico, che è riuscito ad intrappolarci appieno nel suo intricato mistero tra le numerosi morti affrontate nei panni di Colt e Julianna. Un titolo in cui è raccolta tutta l’esperienza di un team capace e di cui non vedo l’ora di un sequel… che spero con tutto me stesso esca, visto l’ambiguo finale al quale abbiamo assistito!
1°- Halo Infinite
Halo è tornato. Semplicemente e banalmente, c’è poco da aggiungere. Master Chief è tornato a farci emozionare con le sue mirabolanti avventure spaziali, permettendoci di mietere numerose vite aliene in singleplayer e al contempo deliziarci nelle sopraccitate modalità multiplayer. Halo Infinite, nonostante la sua travagliata vicenda mediatica è riuscito ad essere il titolo che più ci è piaciuto l’anno scorso, ma che di sicuro non mancherà d’accompagnarci in questo novello 2022!
PIU’ ATTESO
Pensavate di esservi liberati di me, eh? La redazione però aveva intenzione di concludere quest’articolo con uno sguardo al futuro, ai titoli che più attendiamo e che non vediamo l’ora di avere tra le mani, figurativamente o meno che sia. Essi non si riferiscono a specifiche piattaforme, ma esprimono l’impellenza di noi redattori nei confronti dei titoli più o meno futuri in generale. Ed è con questi che vi auguriamo un buon anno, nella vivissima speranza che possa essere migliore di quello che ci siamo lasciati alle spalle!
3°- Dying Light 2: Stay Human
Il mondo che Techland ci ha mostrato nei primi trailer di Dying Light 2: Stay Human è terrificante; ambientato diversi anni dopo il suo predecessore, il titolo sembra catapultarci in uno scenario ancora peggiore di quanto visto prima, per quanto possibile ciò possa sembrare ed apparire. Dopo queste premesse non vediamo l’ora di poterlo esplorare in prima persona, e manca veramente poco a quel momento considerando che sarà disponibile a partire dal 4 febbraio per PC, PlayStation ed Xbox. Nel frattempo vi lascio ad intrattenervi col trailer!
2°- Starfield
La prima IP originale Bethesda in un decennio non poteva certo mancare qui, sebbene al momento non vi sia altro che un trailer di pochi minuti in cui non si capisce poi molto di quello che vorrà essere il prodotto finale. Dire altro oltre ad invitarvi a vedere (o rivedere) il trailer che trovate in calce sarebbe semplice speculazione, ma attendiamo con ansia nuove news in ambito!
1°- Elden Ring
Al primo posto non poteva che esserci il nuovo titolo di Hidetaka Miyazaki e George R.R. Martin, del quale abbiamo avuto un corposo assaggio grazie alla beta e che non ha fatto altro che aumentare il già gargantuesco hype che avevamo nei suoi confronti. Quello che abbiamo visto, alcuni di noi addirittura giocato, di Elden Ring ci ha notevolmente colpito, e nonostante l’uscita temporalmente molto vicina prevista per il 25 febbraio, il titolo è assolutamente quello che attendiamo di più. Vi lascio, come al solito, il trailer in calce e vi rinnovo ulteriormente gli auguri per un 2022 ricco, non solo videoludicamente parlando!