Il calcio è chiaramente uno degli sport più popolari e seguiti al mondo. Non sorprende, dunque, che sul tema si sia sempre scatenato il merchandising. Ogni settore commerciale è riuscito nel tempo a creare un legame con il mondo del pallone. Anche l’industria videoludica ci ha messo del suo, avvicinando gli amanti del gamepad allo sport con qualche titolo dedicato. Tutti gli appassionati, dai calciatori a chi conosce le varie tipologie di scommesse sportive, dagli amanti delle statistiche e dei pronostici, tutti conoscono i titoli di videogame sul calcio che hanno fatto storia. Solo i gamer più avanti con l’età, però, ricorderanno sicuramente quali sono stati i giochi più iconici. Elencare tutti i videogame sul calcio usciti nel corso degli ultimi decenni sarebbe praticamente impossibile, ma alcuni dei più vecchi meriterebbero comunque di essere provati anche dalle nuove generazioni.
Impossibile non citare le due serie per eccellenza: FIFA e PES. La prima è legata ufficialmente alla federazione internazionale e non a caso ha prodotto i giochi che hanno riscontrato meno problemi in termini di licenze. Basti pensare che FIFA 23 ha stretto una partnership esclusiva con la Juventus, ad esempio. Sviluppati dalla EA Sports, i giochi FIFA si sono sempre contraddistinti per un’attenzione al dettaglio e per l’impegno nel cercare di trasmettere sensazioni il più realistiche possibili, attraverso un motore grafico continuamente rinnovato. Con PES, sviluppato da Konami, l’impressione è quella di avere a che fare con un videogioco dedicato al calcio e non con una simulazione pallonara, come testimoniano anche alcune feature del passato che permettevano di giocare una partita tra dinosauri e pinguini, tanto per intenderci.
Ma alla fine dei conti, qual è il migliore? Non tutti sanno che il titolo più venduto della serie della EA è stato FIFA 18, mentre in casa Konami in molti ricordano con affetto PES 6, fosse anche solo per una colonna sonora che non ha mai più avuto rivali nei capitoli successivi. Di recente la serie PES ha cambiato nome in EFootball, ma la sfida a distanza con FIFA è sempre aperta. Indicare quale delle due serie sia la più apprezzata è esercizio complicato. Tra i gamer ci sarà sempre chi andrà da una parte e chi dall’altra.
Se ci spostiamo indietro nel tempo, il primo titolo che merita di essere citato è invece Sensible Soccer per Amiga, datato 1992. Una vera e propria pietra miliare del videogame, anche perché il joystick della console possedeva di fatto un unico pulsante e di conseguenza non era necessario imparare lunghissime combinazioni di tasti per avere successo. Il bello è che nonostante all’epoca le componenti hardware fossero generalmente a un punto già più avanzato, Sensible Soccer riusciva nel suo intento con i pochi mezzi a disposizione. Il gioco includeva persino una parte manageriale e tutti i giocatori erano diversi tra loro, ognuno con le proprie capacità e caratteristiche da far valere in campo. A incuriosire era soprattutto la visuale “a volo d’uccello”, qualcosa di indubbiamente originale per un videogame sul gioco del calcio.
Chi ha frequentato spesso le sale giochi sul finire del secondo millennio si sarà imbattuto invece in Virtua Striker, un titolo marchiato SEGA, famosa per la serie di Sonic The Hedgehog per Mega Drive. Il gioco voleva essere evidentemente un omaggio ai Mondiali di USA ’94, come si poteva intuire dalla selezione delle nazionali disponibili. Si tratta di un titolo iconico perché, curiosamente, rimase appannaggio esclusivo delle sale giochi per moltissimo tempo. Solo il seguito, vale a dire Virtua Striker 2, fu rilasciato anche per console. Il primo Virtua Striker contribuì enormemente alla popolarità delle sale giochi del tempo e nonostante il gioco sia indubbiamente invecchiato potrebbe risultare godibile anche ai giorni nostri. Ultimo ma non ultimo, ecco Football Manager della Sports Interactive, il re dei manageriali. Guidare i calciatori sul rettangolo verde e segnare un gol con le proprie mani è sicuramente divertente, ma costruire la propria squadra occupandosi anche delle operazioni di mercato porta il realismo alle stelle. Con Football Manager milioni di ragazzini (e non solo) si sono divertiti negli anni a vestire i panni degli allenatori alle dipendenze delle squadre di club, col rischio di essere esonerati da un momento all’altro. Comporre la rosa, scegliere le tattiche, gestire i rapporti con i giornalisti: la vita di un allenatore è più dura di quanto si potrebbe pensare. Come FIFA e PES, anche quella di Football Manager è una vera e propria serie. Il capitolo più memorabile è probabilmente quello del 2005, il primo edito dalla succitata SEGA.