Dopo il primo capitolo uscito su PS4 nel 2018 e lo spin-off del 2020 che introduceva nell’universo videoludico dell’arrampicamuri di Insomniac anche Miles Morales, dal 20 ottobre è disponibile, solo su PlayStation 5, Marvel’s Spider-Man 2, che è il sequel diretto di entrambe le precedenti storie dei due supereroi di New York.
Continuate a leggere se volete scoprire tutti i dettagli, senza spoiler, del nuovo attesissimo capitolo videoludico della saga di Insomniac, nella nostra recensione approfondita che non contiene spoiler di trama oltre a quelli intuibili dai trailer rilasciati prima del lancio.
Da grandi fumetti derivano grandi aspettative
Gli eventi di questo secondo capitolo prendono il via esattamente dopo i finali di Marvel’s Spider-Man e Miles Morales ed in caso non li abbiate giocati o vogliate rinfrescarvi la memoria su cosa è successo, gli sviluppatori hanno inserito un breve ma esauriente filmato riassuntivo che fa il punto della situazione (ovviamente il mio consiglio è di giocarli entrambi prima di affrontare questa nuova avventura).
Peter e Miles stanno provando a riuscire a superare i rispettivi lutti e a far conciliare vita privata e doveri da supereroi, ovviamente però nulla andrà come previsto. Peter al primo giorno di lavoro come insegnante nella classe di Miles deve allontanarsi insieme al suo “allievo” dopo pochi minuti dalla sua presentazione agli studenti per affrontare un arrabbiatissimo Sandman che sta devastando New York.
In più, come dai cliffhanger dei precedenti due giochi, ritorna Harry Osborne, migliore amico di Peter che ha curato, grazie al simbionte alieno, la malattia mortale ereditata dalla madre che lo affliggeva da tempo; questo ritorno è l’incipit della storia di Peter, che ritrova l’amico proprio mentre è senza un lavoro e affranto dalla perdita di May, mentre Miles è alle prese con la domanda di ammissione al college e cerca di superare la morte di suo padre per mano di Mr. Negative ed entrambe le storie proseguono parallelamente intrecciandosi e collegandosi con l’arrivo dei villain man mano che esploriamo New York nei panni dei due arrampicamuri.
Senza voler spoilerare troppo la trama principale di Marvel’s Spider Man 2 e parlando solo dei due “cattivi” principali visti nei trailer dei mesi scorsi, Insomniac pesca a mani basse, giustamente, da alcune delle storie più iconiche del supereroe creato da Stan Lee: Kraven è sempre stato un villain ben caratterizzato e l’ispirazione da “L’ultima caccia di Kraven” si sposa benissimo con l’ambientazione, perché New York pullula di eroi e villain che possono essere degne prede per lo spietato cacciatore, mentre il simbionte alieno che da origine a Venom è una delle saghe più amate dai fan di Spidey di ogni generazione, anche se qui giustamente rivisitata per questo universo narrativo.
La trama della storia principale è molto ben scritta, ricca di colpi di scena e l’utilizzo alternato dei due personaggi principali e le specifiche missioni di storia e le attività secondarie studiate per i diversi poteri e i diversi background rendono un po’ più vario, rispetto ai singoli capitoli precedenti, questo titolo.
Il volteggiare per la città con le ragnatele è rimasto pressoché invariato, a parte le ali di ragnatela che permettono di planare a medie distanze e sfruttando le correnti ascensionali (segnalate con dei cerchi appositi) anche di spostarsi velocemente da una parte all’altra della grande mela, rendendo di fatto quasi inutile l’opzione di spostamento rapido che come sempre si può sbloccare nei vari quartieri di New York completando le attività secondarie della zona; inoltre è possibile usare le ragnatele come fionda per lanciarsi in avanti ed un supersalto per portarsi in punti più alti e partire a dondolarsi tra i palazzi.
In Marvel’s Spider-Man 2 avremo ovviamente a disposizione due diversi set di mosse e abilità, che rendono il combattimento più vario e diversificato; mentre Miles sfrutterà fin da subito i poteri del Venom, legati all’elettricità ed il poter agire in maniera stealth più facilmente grazie all’invisibilità temporanea, Peter potrà contare sulla forza bruta delle braccia metalliche in dotazione al suo costume e poi sul simbionte. Oltre ai due rami personali, gli Spider-Man ne hanno anche una
I combattimenti rimangono piacevoli e divertenti anche nelle fasi avanzate del gioco, con molti poteri e mosse speciali sbloccate, grazie ai molti modi in cui è possibile utilizzare gli accessori e al buon livello di sfida dell’IA dei nemici, che sono anche ben differenziati ed in grado di impensierire entrambi i supereroi.
Gran parte dei combattimenti possono essere ovviamente affrontati in maniera furtiva, con i classici takedown immediati utilizzabili da punti alti, ponti creabili con le ragnatele, sporgenze, meccanica supportata dal radar che permette di capire quando è sicuro catturare con la tela un nemico.
Oltre alla storia principale ci sono una buona quantità di attività secondarie da svolgere a New York, Miles per esempio ha da scovare tutti i depositi di Prowler alla ricerca di risorse e tecnologie che lo zio ha disseminato nei quartieri e Peter gli esperimenti scientifici EMF, legati alle api e alle sequenze del DNA.
Alcune delle missioni secondarie sono meno riuscite, ma la maggior parte aggiungono vita e aneddoti alla città virtuale e qualcuna riesce anche ad emozionare (soprattutto tra quelle ricevute dall’applicazione) e viene comunque dato un grande risalto ai personaggi “secondari” come Mary Jane, Ganke, la madre ed i compagni di scuola di Miles e gli stessi Osborne.
La campagna dura circa 15-20 ore giocando solo le missioni principali, mentre per i completisti occorrono 35-40 ore per il platino, anche se ovviamente tutto dipende dai vostri ritmi di gioco e potete tranquillamente passare molte più ore a dondolarvi sulle ragnatele a New York.
New York, New York
Tecnicamente Marvel’s Spider-Man 2 offre un colpo d’occhio di New York davvero notevole che apporta miglioramenti sotto tantissimi aspetti alle versioni precedenti, dai modelli poligonali agli effetti luce, ma c’è da dire onestamente che se avete già giocato i precedenti due capitoli non griderete al miracolo per queste migliorie.
Il Dualsense è implementato nei comandi ed oltre al feedback aptico per le oscillazioni con la ragnatela e per il planare con la tuta alare, il touchpad è legato all’app delle segnalazioni dei cittadini ed allo switch tra i due personaggi ed i grilletti vengono utilizzati anche in alcuni mini-giochi, per esempio per aprire i covi di Prowler.
I ragazzi di Insomniac hanno comunque fatto un ottimo lavoro e le nuove zone della città si amalgamano perfettamente nella mappa complessiva ed il maggior numero di NPC e cittadini e di auto nel traffico danno l’idea di una città più viva. Il doppiaggio in italiano è di altissimo livello e le musiche e l’effettistica sono ottime, con brani ben differenziati che rispecchiano bene i due eroi e le loro differenze e con anche minigiochi dedicati abbastanza alla musica.
Il gioco dispone di tre modalità grafiche, con la massima qualità visiva a 30 fps, massima fluidità a 60 fps o un mix delle due a 40 fps, ho provato tutte e tre le modalità e non ho riscontrato particolari cali di frame in nessuna delle tre e non ho riscontrato particolari bug durante le 32 ore della mia partita.
In conclusione, Marvel’s Spider-Man 2 è un buon miglioramento dei suoi due predecessori, che già erano ottimi titoli; i fan dei due arrampicamuri troveranno una bella storia dedicata a Peter e Miles rispettosa dei personaggi e dei villain iconici e con tanti camei ed easter-egg e tutto quello che hanno amato nei primi due capitoli della saga firmata Insomniac più qualche aggiunta a livello di gameplay e di mini-giochi. L’unica “nota negativa” della produzione è forse proprio l’essere un “more of the same” di Marvel’s Spider Man e Miles Morales, ma essendone un sequel diretto non potevamo aspettarci diversamente. Assolutamente consigliato.
*Versione testata: PS5, grazie ad un codice fornito dal publisher