Sviluppato da Ninja Theory e pubblicato da Xbox Game Studios, Senua’s Saga: Hellblade II è il sequel diretto di Hellblade: Senua’s Sacrifice, titolo uscito originariamente nel 2017 che ha ottenuto il plauso di pubblico e critica.
Hellblade II, che è disponibile da oggi, 21 maggio, su PC e Xbox Series X|S (incluso nel Game Pass su tutte e tre le piattaforme) è stato annunciato come una delle prime esclusive Microsoft per questa generazione ai The Game Awards del 2019; scopriamo assieme nel dettaglio questo nuovo viaggio in compagnia di Senua nell’Islanda del decimo secolo, con la nostra recensione in anteprima.
Tirannia, schiavitù e miti norreni
La trama di Hellblade 2 prende il via poco dopo la fine del primo capitolo (se non lo avete giocato è presente un riassunto negli Extra del menu di gioco, ma noi vi consigliamo caldamente di recuperarlo) con Senua che si lascia catturare dai Norreni, che hanno trucidato il suo amato e resi schiavi gli abitanti dei villaggi e delle isole limitrofe, per cercare di porre fine a tutto questo orrore.
Senua è ancora tormentata dalle proprie voci interiori e dalla voce oscura, manifestazione del ricordo di suo padre, Zynbel che l’accompagneranno anche in questo viaggio che ci porterà ad esplorare l’Islanda del decimo secolo cercando di liberarla dalla tirannia e dal male che l’affligge. Nel farlo troveremo diversi compagni di viaggio, anch’essi tormentati e vittime o carnefici della situazione nell’isola del nord, tutti caratterizzati in maniera eccelsa, che ci permetteranno di dipanare man a mano che proseguiremo con la storia, i misteri dietro all’oscurità che pervade questa terra.
Per non anticiparvi ulteriormente la trama del gioco ci limitiamo a dirvi che la campagna dura all’incirca 8-10 ore e che come nel primo capitolo il viaggio non ci porterà solo ad esplorare le bellissime terre islandesi ma anche la psiche di Senua e dei suoi comprimari, attraverso colpi di scena e rivelazioni offerte con un ritmo narrativo perfetto.
Lo studio della psiche umana da parte degli sviluppatori riesce a rendere più immersiva tutta l’esperienza e ad enfatizzare, sia a livello visivo che sonoro, gli stati d’animo differenti della protagonista, interpretata di nuovo in maniera magistrale da Melina Juergens, coadiuvata da un cast di attori davvero eccellente.
Hellblade 2 si divide, come il suo predecessore in fasi di esplorazione in cui oltre a proseguire con l’avventura potremo trovare, attraverso il focus attivabile con il grilletto destro del joypad, Volti e Bastoni della Conoscenza, grazie ai quali potremo approfondire la conoscenza dei miti norreni e della lore del gioco, alternate a sequenze di combattimento ed ai puzzle ambientali necessari per trovare la giusta via da seguire.
Il combattimento è stato rivisitato rispetto al primo capitolo e Senua potrà parare, schivare, effettuare attacchi leggeri e pesanti, scattare verso il nemico o usare, una volta caricata la barra visibile nell’amuleto appeso alla cintura della protagonista, il focus per rallentare il tempo e riuscire ad eliminare facilmente i nemici. Le animazioni e i pattern di combattimento sono molto più vari e anche i nemici sono ben diversificati e offrono un buon livello di sfida; come nel primo episodio sarà possibile settare la difficoltà dei combattimenti
I puzzle ambientali invece sono leggermente più vari e diversificati: oltre alle rune da trovare negli ambienti, già presenti nel primo Hellblade, saremo chiamati ad utilizzare e spostare oggetti, usare il fuoco per aprirci un passaggio grazie a dei bracieri, cambiare la percezione del mondo circostante attraverso dei punti su cui usare il focus e così via. Le boss-fight infine, di cui non vi vogliamo spoilerare molto, combinano puzzle ambientali e uso della spada ed in generale Hellblade 2 risulta, a livello di gameplay, decisamente più vario e approfondito.
Terminata la storia la prima volta, sarà possibile sia scegliere il capitolo e la sottosezione da rigiocare per cercare i collezionabili mancati nella prima run che iniziare una nuova partita, questa volta avendo come narratori, al posto di Senua in prima persona, i co-protagonisti dell’avventura. Collezionando tutti i Bastoni della Conoscenza, inoltre, si potrà ottenere una terza opzione che sblocca alcune diramazioni dei personaggi.
Segnaliamo infine che in qualsiasi fase di gioco è possibile attivare la modalità fotografica per poter immortalare i protagonisti immersi nelle splendide location, ricreate dagli sviluppatori a partire da ambienti realmente esistenti; sono disponibili molte opzioni che vanno dalla velocità di movimento all’esposizione, dal campo visivo alle temperature dei colori passando per luci, saturazioni eccetera, che faranno sicuramente la felicità degli appassionati e permettono di ottenere davvero scatti mozzafiato.
Meravigliosa Islanda!
Tecnicamente Senua’s Saga: Hellblade 2 è sicuramente uno dei videogiochi migliori di questa generazione; il passaggio all’Unreal 5 ha permesso agli sviluppatori di migliorare i modelli 3D dei personaggi e degli ambienti, le animazioni ed in generale tutte le componenti visive e gli effetti particellari. Il motion capture unito all’utilizzo del framework MetaHuman di Epic per le animazioni facciali rendono l’esperienza molto cinematografica e davvero fotorealistica, tanto da non riuscire a distinguere il passaggio dalle cutscene alle fasi di gameplay.
L’Islanda del decimo secolo è stata ricreata utilizzando dati satellitari e offre scorci davvero degni di nota durante l’esplorazione, mentre tutti i costumi e le armi presenti nel gioco sono stati studiati per essere storicamente attendibili e questo lavoro dettagliato è premiato da una resa a schermo che, come dicevamo poco fa, al momento è sicuramente tra le migliori tra i AAA usciti negli ultimi anni.
Il comparto sonoro è eccellente e le musiche, principalmente create dal gruppo folk Heilung ad eccezione della bellissima final track di Aurora, sono perfettamente calzanti e aiutano il giocatore ad immedesimarsi nelle varie situazioni emozionali che Hellblade 2 presenta. Anche il doppiaggio in inglese è davvero di altissimo livello sia per quanto riguarda i protagonisti e le voci interiori di Senua che per i comprimari e le voci di sottofondo, anche grazie all’audio binaurale utilizzato dagli sviluppatori, che permette, con delle buone cuffie o un impianto audio all’altezza di percepire i suoni in maniera tridimensionale.
La localizzazione in italiano (solo sottotitoli) è ben realizzata e priva di errori e sono disponibili diverse opzioni per migliorare la leggibilità, modificando contrasto e dimensioni; la scelta di utilizzare un formato letterbox (con bande nere in alto e in basso nello schermo) permette inoltre, nella maggior parte dei casi, di avere il testo nella parte bassa dello schermo senza che vada a coprire parte della visuale.
In conclusione, Senua’s Saga: Hellblade II è per il momento, narrativamente e graficamente uno dei migliori titoli di questa generazione e riesce a migliorare e perfezionare le già ottime basi poste dal primo capitolo della saga di Ninja Theory. Un’avventura profonda che ci porta ad esplorare i maestosi paesaggi islandesi e ad approfondire ulteriormente la psiche e la diversa visione del mondo da parte di Senua, facendoci immedesimare nelle sue paure e svelandoci il profondo cambiamento interiore che la protagonista sta affrontando dopo gli eventi del primo capitolo.
Hellblade 2 riesce ancora più del suo predecessore a mettere in evidenza la fragile psiche di Senua, a farci ragionare su diversi temi molto importanti come le malattie psichiatriche, l’etica ed il lato oscuro insito nella natura umana e a mischiare sapientemente dinamiche da action-adventure (e hack’n slash) a quelle di un’avventura narrativa.
Un gioco che mi sento vivamente di consigliare a tutti, nonostante le tematiche serie che affronta, proprio perché rappresenta un’unicità in un settore, quello videoludico, che negli ultimi anni non ha certo premiato originalità e coraggio, che invece caratterizzano entrambe le ultime due produzioni di Ninja Theory e proprio per questo motivo, nonostante secondo me Hellblade 2 meritava un voto vicino a 95/100 abbiamo deciso come redazione di premiarlo con un perfect score, nella speranza che, vista anche la presenza al lancio sul Game Pass, molti di voi decidano di dare un’opportunità a questo splendido titolo (e perché no anche al primo capitolo).
*Versione testata: Xbox Series X, grazie ad un codice ricevuto da Microsoft.